Pochi giorni fa il mio amico egiziano, quello dell'intervista (vedi Intervista esclusiva), ha condiviso su FB una foto turbante (*1): una bambina palestinese tenuta a terra dallo stivale di un militare (presumibilmente israeliano) e la canna del fucile puntata a pochi centimetri dal volto; poco discosta una donna, forse la madre, in ginocchio e implorante (*4).
Insieme all'immagine c'erano centinaia di commenti: alcuni in inglese altri in arabo (credo!).
Tutti questi commenti erano indignati e, molti, contro Israele.
Forse perché in fondo in fondo sono una pecora nera, mi era venuta voglia di inserire un mio commento ma poi ho desistito.
Il mio commento sarebbe stato la domanda: “Ma siamo sicuri che si tratti di un soldato israeliano? Dopotutto non si vede la faccia né la parte superiore del corpo e io non sono in grado di capire dagli stivali, i pantaloni e il fucile se si tratti dell'uniforme israeliana”. In parole meno diplomatiche avrei voluto dire: “Siete sicuri che non si tratti di una montatura?”.
Poi, lo sapete, già sul mio blog mi astengo dall'esprimermi liberamente, figuriamoci quindi se vado a esporre idee potenzialmente esplosive su FB.
La mia perplessità non era solo una provocazione ma era reale: oltre all'impossibilità di vedere il volto del militare c'erano altri particolari che non mi convincevano. La foto sembra scattata da distanza ravvicinata e non mi risulta che i soldati si facciano fotografare in questo genere di atteggiamenti, la corporatura del militare sembra piuttosto esile e potrebbe anche essere compatibile con quella di un adolescente, sopratutto però, alle spalle del militare ci sono numerose di gambe di civili che sembrano tranquillamente in fila.
Insomma la foto potrebbe essere vera oppure falsa: non ne ho idea...
Mentre osservavo la sfilza di commenti ho visto un tasto di FB che non avevo mai notato prima: si tratta di un “traduci” che prende il testo del commento e lo converte in inglese (io ho FB in inglese: non so se questa possibilità è prevista anche per l'italiano).
Così mi sono divertito a tradurre i commenti in arabo (credo fossero in arabo: per me ERA arabo!). Trattandosi di una traduzione automatica il risultato era piuttosto approssimativo ma era comunque possibile indovinarne il tono turbato e l'ostilità contro Israele il tutto condito con invocazioni ad Allah e al suo Profeta (*2).
Inoltre c'erano vari commenti composti da poche parole che mi venivano invariabilmente tradotti con un incomprensibile: “Chipped and Yes Proxy” (*3).
Incuriosito ho mandato una email all'amico egiziano per conoscerne il vero significato. Mi ha risposto: “This is an expression the helpless say which means that they leave the whole matter to hands of god, because they are helpless to change it” (*2).
Immagino che la vera traduzione sia quindi qualcosa di analogo a “Sia fatta la volontà del Signore” o forse meglio “Siamo nelle mani del Signore”.
Però continua a divertirmi il fallimento catastrofico della traduzione di FB: voglio vedere come se la cava Google...
Un po' meglio ma non troppo: “God and yes agent” (“Dio e sì agente”)...
La conclusione di questo post è che, ancora per qualche tempo, i traduttori non rischiano di essere soppiantati dai computer!
Nota (*1): Avevo in mente il termine inglese “disturbing” ma non mi veniva nessuna buona traduzione: poi su internet ho trovato questa soluzione il cui senso è effettivamente quello che intendo io ma che però suona buffa... Suggerimenti per una alternativa migliore?
Nota (*2): Sto leggendo il Corano (presto un post MOLTO interessante) e questo atteggiamento di apparente rassegnazione ormai non mi stupisce più ma preferisco non divagare...
Nota (*3): “Chipped and Yes Proxy” non ha senso in inglese: in italiano una traduzione letterale potrebbe essere: “Scalfito e Sì Delegato”.
Nota (*4): L'immagine dovrebbe essere visibile a tutti qui...
alla prima stazione
1 ora fa
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