«Capisco Maestro Yury! Ma non esiste una linea guida, un suggerimento utile a tutti per indirizzarci nella direzione giusta?»
«Sì. Certamente esiste»
«E di cosa si tratta?»
3.1 «La comprensione della realtà porta al perfezionamento»
«Come Maestro? Io a Fisica I ho preso 25 e a Fisica II ho preso 27...»
«Prima dovresti chiederti cosa intendo per realtà, mio piccolo ingegnere...» - disse il Maestro sorridendo al discepolo.
«La realtà... beh la realtà è tutto ciò che ci circonda...»
«Anche, ma non solo: la realtà fisica quantificabile è importante ma ancor di più lo è la realtà intangibile. Sapere perché un ponte sta in piedi è utile ma lo è ancor di più capire le motivazioni di chi l'ha costruito o, più semplicemente, la fantasia, la speranza e i sogni. Inoltre, fondamentale, è la conoscenza di se stessi»
«Quindi Maestro?»
1.2 «La realtà è divisa in realtà interna ed esterna»
«Non sono sicuro di aver capito: per favore Maestro Yury mi mostri qualche esempio...»
«La divisione è molto semplice: tutto ciò che non è in noi è esterno. Ad esempio il ponte oppure il concetto di fantasia o di speranza. Tutto il resto è considerato interno incluse la nostra specifica fantasia o speranza.»
«Ma Maestro, non è egoistico dare tanta rilevanza a noi stessi?»
«È vero ma non hai ragione!» - disse il Maestro Yury ridacchiando di fronte allo sguardo perplesso del suo discepolo.
«Ascoltami: noi, nella nostra individualità, non siamo particolarmente importanti. Lo siamo, né più né meno, come i miliardi di nostri simili. Eppure tutto ciò che vediamo e conosciamo della realtà esterna è mediato dalla nostra persona. Non solo i nostri sensi (la vista o l'olfatto) influenzano ciò che sappiamo del mondo ma anche le nostre emozioni, la nostra capacità di ricordare e di mettere insieme fatti correlati modificano la nostra interpretazione del reale. In altre parole l'intera nostra persona è come uno specchio attraverso cui osserviamo la realtà esterna. Per capire quanto questo specchio deformi le immagini è necessario conoscere se stessi nella maniera migliore. Se non conosci te stesso avrai del mondo solo una visione deformata, confusa e frammentaria...»
«Ora credo di aver capito... grazie Maestro Yury!»
«Tornando alla tua domanda iniziale, con “comprensione della realtà” si intende sia la realtà interna che esterna...»
«Ma come è possibile che questa comprensione porti al perfezionamento?»
«Ascoltami: il conoscere mille o, addirittura, un milione di granelli di sabbia non serve praticamente a niente, invece conoscere la spiaggia può essere utile. Più vasta e multiforme è la tua conoscenza e migliore sarà la tua comprensione dell'insieme. L'insieme è la realtà e la comprensione perfetta è la perfezione»
«Ok... Penso di aver capito... quindi la comprensione della realtà è l'unica via per il perfezionamento?»
«No! Come ti ho già spiegato le vie per perfezionarsi sono molteplici. La comprensione della realtà è un'indicazione generica: una direzione con la quale orientarsi. Persone diverse hanno esigenze diverse e, per alcune, potrebbe essere più indicato concentrarsi su alcuni aspetti della realtà dove sono più carenti... l'assettato dovrà cercare l'acqua e l'affamato il pane» - disse il Maestro Yury sospirando per la stoltezza del suo discepolo.
«Già dimenticavo: perdono Maestro!»
Il discepolo finalmente si zittì e, accovacciato ai piedi del Maestro, iniziò a concentrarsi intensamente strizzando gli occhi per lo sforzo.
«Maestro Yury, riflettevo che nessuno può raggiungere la conoscenza perfetta della realtà: di conseguenza nessuno può raggiungere lo scopo finale della vita... è così?»
«No»
continua...
alla prima stazione
1 ora fa
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