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lunedì 19 novembre 2012

Brutto e bello

Ho appena finito di leggere un libro di fantascienza che ho comprato nei giorni scorsi. Si è trattato di un mezzo esperimento: volevo dimostrarmi che qualsiasi libro della “Serie Oro” dell'editrice Nord è migliore dei pretenziosi romanzetti della serie “Fantascienza” della “Sellerio editore Palermo” che mi sono costretto a leggere ultimamente.

Qualche settimana fa infatti, nonostante le precedenti esperienze negative, avevo terminato di leggere anche il quarto volume della serie: Desolate città del cuore di Lewis Shiner, Sellerio editore Palermo, 1995, trad. Paola Bertante.
A differenza dei precedenti libri (v. Signore dei sogni, Il sistema riproduttivo e Barbagrigia di noia) questo fu scritto nel 1988 e per questo speravo che venisse maggiormente incontro ai miei gusti. Invece no: il curatore della serie è stato coerente nelle sue scelte e anche questo libro è noioso come i precedenti tanto che non mi sono nemmeno preoccupato di scriverci sopra la mia solita recensione...
Per la verità ci sarebbe da aggiungere che non si tratta di un libro di fantascienza: la parte propriamente fantastica descrive solo delle allucinazioni prodotte da un fungo e, oltretutto, ad occhio corrisponde a una dozzina scarsa di pagine su quasi 400...

Invece Le armi di Isher di A. E. Van Vogt, Editrice Nord, 1978, trad. Riccardo Valla è stato un autentico piacere: non per niente ho letto le circa 450 pagine in pochissimi giorni...
In realtà questa versione italiana comprende due libri di cui il primo fu scritto nel 1943 (e il secondo nel 1952!) ma l'età, che pure si fa sentire, non è un problema.
Entrambi i volumi sono ottimamente scritti, si basano su delle idee ottime e i protagonisti sono dei personaggi che non si dimenticano.
L'età si fa sentire: non si parla di calcolatori, l'accento è posto sull'energia atomica e il background è un po' troppo semplicistico per i miei gusti: per capirci più alla Asimov che alla Herbert...
Ma questo, se non si è schizzinosi, non è un problema.
Il primo è nettamente migliore del secondo (dove viene messa troppa carne al fuoco con trovate un po' rozze in puro stile anni '50). L'idea di fondo è infatti brillante: si dà per scontato che nessun governo, non importa quale sia la sua forma, finirà inevitabilmente per opprimere i suoi cittadini; in particolare le grandi organizzazioni (banche e grandi industrie) riusciranno sempre a trovare la maniera per aggirare le leggi o volgerle a proprio vantaggio. Partendo da questa considerazione un genio (e pure immortale!) ha creato un'organizzazione segreta il cui scopo non è quello di opporsi direttamente al governo ma di dare ai cittadini la possibilità di farlo. Il mezzo è quello di fornire ai cittadini delle armi potentissime, che possono essere usate solo per difendersi, che surclassano nettamente quelle in dotazione alle forze del governo.
È ovvio che, pensandoci un attimo, sarebbe possibile trovare numerose contraddizioni nell'idea che basti vendere delle super armi alle persone per renderle libere eppure, la teoria di fondo, quella del governo che inevitabilmente finisce per opprimere i suoi cittadini è molto attuale. Personalmente ho letto con vivo interesse e divertimento le considerazioni fatte dall'autore: prima o poi tornerò sull'argomento perché mi sta molto a cuore.

In conclusione questo vecchio libro dell'editrice Nord stravince il confronto: ogni volta che vado in libreria e vedo la scarsità di fantascienza (*1) attualmente disponibile non posso non rimpiangere la Nord (*2) che mi ha permesso di sognare negli anni della mia adolescenza...

Nota (*1): soprattutto pochi autori: Asimov (che non mi piace), Dick (che non mi piace), Gibson, Sterling e qualche altro...
Nota (*2): che da quando, nei primi anni del 2000, è stata acquisita da un altro gruppo editoriale non pubblica quasi più niente...

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