Stamani, durante una brevissima ed estemporanea visita su FB, ho trovato un articolo interessante e leggero condiviso da una mia amica: Dieci abitudini che differenziano una persona intelligente da una stupida. Nove di queste, non le avrei mai immaginate. da ActionWeb.com
Come si intuisce dal titolo dell'articolo si tratta di un elenco di dieci comportamenti che, secondo alcuni studi, differenziano le persone intelligenti dalle stupide.
Ovviamente l'ho subito letto per verificare in quanti dei comportamenti indicati mi ritrovo: dopo tutto è una maniera semplice e divertente per riflettere su noi stessi, cosa che non manca mai di intrigarmi. Vediamo i diversi punti e il mio commento a essi.
1. Le persone intelligenti sono più calme.
Bo... negli anni sono diventato un po' più intollerante e meno comprensivo verso gli altri: soprattutto con furbi e furbetti. Al supermercato ricordo a chi non lo fa di toccare frutta e verdura con i guanti, segnalo ai commessi chi vedo sgraffignare qualcosa (in realtà è successo una sola volta) e guai a chi tenta di sorpassarmi in fila (non solo al supermercato).
In passato invece sarei stato più tollerante: avrei aspettato di conoscere meglio una persona prima di giudicarla negativamente. Adesso sono rimasto deluso così frequentemente che se la prima pagina non mi piace non leggo più le seguenti.
Soprattutto ho degli argomenti, soprattutto con mio padre (e prima anche con mia madre), che subito mi fanno schizzare il sangue agli occhi: però non si tratta dell'argomento in sé e per sé; esso è solo la punta di un iceberg, di un contrasto non risolto che ha una vita di ramificazioni e implicazioni: diciamo quindi che è un qualcosa di molto particolare e a parte.
D'altro canto, non vorrei ricordare male, ma mi pare che un amico mi disse che ero la persona più calma e imperturbabile che conoscesse: ma magari l'ho sognato!
2. Mentre le persone stupide si sentono più capaci della media, quelle intelligenti tendono a non confrontarsi con gli altri, consapevoli del proprio valore e anzi sono sinceramente liete del successo altrui.
In passato (intendo quando avevo vent'anni) il mio comportamento era sicuramente come quello della persona intelligente descritto dall'articolo. Ma anche in questo caso il tempo ha avuto un impatto negativo sul mio carattere. La verità è che adesso mi sento circondato da idioti, anzi non idioti ma bambini. Bambini incapaci di vedere quello che vedo io e, in generale, di capire pienamente me e le mie idee.
Il giro di boa è stato nel 2001 quando sono andato a lavorare come esterno all'ESA in Olanda: pensavo che mi sarei ritrovato circondato dai maggiori geni europei mentre invece erano solo individui leggermente superiori alla media. Davvero sono passato da un atteggiamento “che lo mando a fare il mio CV a questi: non sono degno di allacciargli le scarpe!” a qualcosa del tipo “se avessi la fortuna (perché solo di quella si tratta) di entrarci a pieno titolo sarei dieci volte più produttivo...”
Riguardo il successo altrui, se lo ritengo giustificato, in effetti ne sono lieto.
3. Le persone intelligenti ammettono i propri errori.
Può darsi: è che io sbaglio così poco che è difficile giudicare! ;-)
Per le questioni di poco conto (tipo le previsioni calcistiche) sbaglio come tutti e non mi costa niente ammettere l'errore.
Sulle questioni importanti, dove quindi sento un investimento della mia credibilità, ammettere l'errore è forse più difficile. C'è però da dire che considero l'errore inevitabilmente connaturato nel giudizio umano: da ex scacchista poi eseguo sempre, con una certa oggettività, un'analisi spassionata del mio comportamento alla ricerca di errori. Insomma mi sentirei stupido se mi dicessi di non sbagliare mai e questo mi facilita eventuali ammissioni.
E poi, in genere, sono prudentissimo nelle valutazioni: prima di sbilanciarmi in un'affermazione netta devo essere sicuro al 99,99%. La conseguenza è che se dico “molto probabilmente succede questo” e poi “questo” non si verifica, non mi sento comunque completamente in errore perché se ritengo che qualcosa è vero il 90% delle volte sono contemporaneamente consapevole che il 10% non lo è. Non so se mi sono spiegato: avendo opinioni molto fluide e che lasciano spazio a molte possibilità è difficile che mi ritrovi totalmente in errore...
4. Le persone intelligenti sono empatiche.
Io credo di sì. Spesso riesco a intuire l'essenza di una persona da pochi dettagli e più volte ho avuto la riprova di aver visto giusto.
5. Le persone intelligenti sono solitarie.
Sì, decisamente... e con “decisamente” intendo molto più di quanto il lettore che non mi conosce possa immaginarsi!
6. Le persone intelligenti sono disordinate.
Io sono il caos... come sopra, io sono di un paio di ordini di grandezza più disordinato di quanto i miei lettori possano immaginarsi...
Anche perché mettere in ordine mi pare una fatica inutile: vedi poi...
7. Le persone intelligenti spesso imprecano.
Bo, non mi pare di farlo particolarmente: ma sono un toscano... Però sono andato a scuola dalle monache... Ricorda che da bambino, quando andavo a confessarmi, dicevo al prete che bestemmiavo, poi iniziavo a fargli degli esempi (per fargli capire che non mi pareva di dire niente di esageratamente grave) e lui mi interrompeva tutto allarmato dicendomi: “Sì, sì ho capito! non c'è bisogno che tu me li ripeta!”. C'è da dire che, un anno, a lavoro mi ritrovai accanto a un collega che imprecava di continuo: fu allora che coniai il tecnicismo POB, ovvero “Programmazione Orientata alla Bestemmia” e, dopo un po', mi resi conto che iniziai a seguirne l'esempio. Programmare può essere molto frustrante (un sacco di tecnologie non funzionano come dovrebbero o, soprattutto, come si pensa che dovrebbero fare) e l'imprecazione giusta può essere utilissima per scaricare la tensione.
8. Le persone intelligenti sono nottambule.
Abbastanza. Soprattutto negli ultimi anni mi sono reso conto che mi bastano pochissime ore di sonno. Idealmente io credo che potrei stare benissimo facendo brevi riposini per tutto l'arco della giornata: non ho mai provato però...
9. Le persone intelligenti sono pigre.
Decisamente. Sfortunatamente sono molto pigro: anche perché poche cose meritano un grande impegno...
10. Le persone intelligenti usano il pulsante “snooze” della sveglia.
Bo... questo punto mi sembra un po' una sciocchezza...
Di solito però programmo la sveglia in maniera tale da non potermi permettere di perdere un solo minuto e comunque sono sempre già sveglio quando l'allarme suona (vuoi per abitudine se è l'ora a cui sono abituato o per ansia se devo fare qualcosa di diverso dal solito). Mi sarà capitato solo una manciata di volte di essere veramente svegliato dalla sveglia.
Conclusione: per le risposte 4, 5, 6 e 9 mi do un punto (anche se mi conformo ai relativi comportamenti a un livello tale che forse mi meriterei uno speciale bonus!) per le 1, 2, 3 e 8 mi do invece solo mezzo punto. Alla 7 e 10 mi do zero punti. Totale 6 su 10: decisamente troppo poco! Comunque divertente...
sabato 29 luglio 2017
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