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martedì 21 agosto 2012

Lezione XXXVI: Obtortoca

Titolo. Disastro. Ma ne parlerò dopo...

Dopo la pausa di ferragosto ho avuto oggi una nuova lezione. L'idea di prepararmi bene le domande (v. Domande al maestro) è stata un successone: la lezione mi è sembrata molto più “densa” del solito... o magari è solo una mia sensazione dovuta alla lunga pausa...
Comunque riassumo qui di seguito, come al solito, la situazione:

Riscaldamento: niente di nuovo!

Brani: su mia richiesta abbiamo tolto Whizz: in realtà il maestro è stato molto professionale perché, solo dopo avermela sentita suonare, ha confermato che potevo eliminarla. Ormai avevo infatti appreso gli elementi didattici che la caratterizzavano: i due hammer-on e una nota lontana e difficile da “chiappare” col mignolo...
Nonostante io stia ancora imparando Rock Face ha deciso di assegnarmi comunque un nuovo brano: infatti il nuovo "brano" non è un brano ma un ritmo chiamato blues vamp. E così si ritorna al blues!
Mesi fa (cfr. Lezione XV e precedenti) agonizzai a lungo su esercizi di cui non capivo lo scopo: adesso verificherò se le “basi costruite” allora mi serviranno a qualcosa...

Pattern: noto adesso che dalla scorsa lezione sono passato da 62 a 68bpm: non male!
La mia bellissima idea di suonare i giri al contrario mi è stata bocciata: il maestro mi ha spiegato che i giri hanno nell'ordine degli accordi, anche se forse ancora non lo percepisco, un senso musicale compiuto e quindi è bene non modificarli.
In compenso mi ha dato due nuovi giri: F|Fm|Dm|G e D|D|F|G(barrè).
Ah! gli ho detto anche delle mie nuove difficoltà col D e lui, dopo una breve riflessione, mi ha subito dato un esercizio ad hoc che dovrebbe aiutarmi a risolvere il problema:
Mi ha specificato che il verso della pennata deve essere Giù/Su/Giù etc... (quindi: G/S/G/G/S/G !)
Io ho trascritto il brano su Tuxguitar usando tutte note da ¼ perché avevo solo la tablatura: non credo che la durata sia importante altrimenti me l'avrebbe detto...

Power Chord: il maestro mi ha confermato che usare il mixer per abbassare il volume della chitarra che mi confonde è un'ottima idea. Anzi, ampliando il concetto, mi ha suggerito di provare a suonare il pezzo eliminando alternativamente gli altri strumenti come la batteria o il basso: questo, mi pare, dovrebbe aiutarmi a capirne il senso musicale ovvero come la melodia che suono si lega assieme a quella degli altri strumenti. Temo che per me questo sia ancora esoterismo musicale ma magari farò una prova per curiosità...

Colonna Sonora: sorprendentemente i miei abbruttimenti all'intro di Conan vanno bene! Per la precisione ci avevo messo diversi vibrati, un pre bending (mi ha confermato che si chiamano così) e uno slide...
Poi mi ha trascritto la seconda parte: sono preoccupato perché si va a usare anche il 22° tasto! Non so come farò perché è talmente piccolino che, anche col mignolo, si fa fatica a premerlo...
Comunque sono ansioso di provare perché è un pezzo che mi piace molto!

Edited (28/8/2012): mi ero dimenticato di aggiungere le ultime sul brano Hotel California! Come spiegato in Domande per il maestro avevo numerosi dubbi al riguardo...
Alla fine non c'erano grandi misteri da svelare: già da solo, con un po' di pratica, ero riuscito a cantare e suonare gli accordi al giusto ritmo (beh, adesso a 50bpm il cantato mi finisce prima dell'ultimo accordo ma questo non è un problema: mi basterà aumentare i bpm successivamente). L'altro dubbio era sulla ritmica che dovevo usare nel ritornello (“Welcome to the hotel California/ such a lovely place/ such a lovely place/ such a lovely face”). È facile: la ritmica non cambia: 4/4 di F da Welcome fino a "Cali-", poi da "-fornia" inizio con i 4/4 di C e non importa se poi devo suonare gli ultimi 3/4 di C senza cantare perché anche nella canzone c'è una pausa; l'unica complicazione è che subito dopo il quarto 1/4 di C devo attaccare con l'inizio della strofa successiva perché è "in levare": quindi il primo "such a" lo canto dopo aver suonato l'ultimo accordo C e attacco i 4/4 di Dm sul primo "lovely". Più complicato a dirsi che a farsi...

Altro: il maestro mi ha dato anche un semplice esercizio per aumentare la resistenza delle dita: si tratta di ripetere, magari davanti alla TV, le seguenti note fin quando la mano non inizia a essere indolenzita per la stanchezza:
Come per il diagramma precedente non sono sicuro della durata delle note: anche in questo caso non credo però che sia importante...

Ah, e il titolo e il disastro di cui ho accennato in apertura del post?
Beh, appena arrivato a lezione ho spiegato al maestro che avevo problemi ad accordare la chitarra: lui l'ha presa in mano, ha fatto qualche prova, e poi si è messo a studiare la 6° corda, quella spessa del MI e...
…e allora mi si è storto il manico della chitarra!
E non è banale aggiustarlo: ci vuole un liutaio che, a detta del maestro, mi prenderà almeno sui 60€...
Ora visto che la chitarra l'ho pagata poco più di 100€ ho forti dubbi che valga la pena farla aggiustare e sarei invece tentato di prendere l'occasione per comprarmene una un po' meglio: oltretutto, ho detto al maestro - «ho sempre avuto un brutto feeling con questa chitarra a causa della corda del MI che vibrando sbatte fastidiosamente sui tasti...». E lui - «Eh! Il feeling è importante: pensa che qualcuno dà anche un nome alla propria chitarra!».
L'idea di dare un nome alla chitarra mi è subito piaciuto e così ho iniziato a pensarci: prima “Vipera”, poi “Traditrice” infine mi è venuta in mente la locuzione “obtorto collo” che ha però il difetto di essere maschile, così vi ho aggiunto “oca” ottenendo “obtorto collo oca” e, contraendo il tutto, è nato “Obtortoca”: il nome della mia infida chitarra!

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