Ho comprato la nuova chitarra! Però non ne rivelo subito il nome perché voglio creare un minimo di suspense...
Come spiegai in Lezione XXXVI l'infida Obtortoca, la vecchia chitarra, mi aveva tradito per l'ennesima volta. Le si era leggermente piegato il manico e, per farla aggiustare, avrei dovuto spendere un po' troppo considerato il suo prezzo. Così decisi di cogliere l'occasione di comprarmi una nuova chitarra di livello qualitativamente migliore.
Non essendo un esperto mi affidai completamente al mio maestro che, conoscendomi, mi suggerì i seguenti modelli: Fender Squier Standard Tele RW BK, Epiphone ES-335 PRO VS, DBZ Guitars Barchetta ST Lotus Aubergine, Ibanez DN300-BK e Ibanez RGA32-WH...
Inoltre mi consigliò di non comprarle su internet ma direttamente in un negozio specializzato in chitarre che fornisce la garanzia a vita, inclusa la manutenzione e il cambio corde. Considerata la cattiva esperienza avuta con Obtortoca ero più che deciso a spendere qualcosa in più in cambio di un servizio di assistenza migliore...
Così scrissi una breve email chiedendo informazioni su quali modelli, fra quelli consigliatimi dal maestro, fossero disponibili e il loro costo.
Nel frattempo io, dopo una lunga riflessione basata unicamente sull'aspetto e sul come mi “vedevo” con ogni chitarra, avevo optato per la Ibanez DN300-BK e, come seconda scelta, per la DBZ Guitars Barchetta ST Lotus Aubergine.
Il giorno dopo, parlo del 22 agosto, non avevo ancora ricevuto risposta alla email e così telefonai direttamente al negozio per avere informazioni: mi rispose un signore che mi spiegò che avevano appena riaperto quella stessa mattina e non avevano ancora avuto tempo di controllare la posta. Spiegai brevemente che genere di informazioni mi interessavano e rimasi d'accordo per ritelefonare la sera stessa.
Verso le 18:00 richiamo ma, dopo avermi rinnovato le scuse, mi viene risposto che ancora non aveva avuto modo di guardare la posta. Così si rimanda tutto all'indomani.
Ieri pomeriggio, il 23 agosto, ho richiamato e finalmente ho ottenuto le informazioni che cercavo: l'unico modello nuovo disponibile era il DBZ, la mia seconda scelta, usata c'era invece anche la Fender Squier; oltre a questi modelli mi sono state proposte una Yamaha 612 JS (usata), una Greg Bennet (usata e non meglio identificata!) e una Fender Standard messicana (sempre usata).
Così riscrissi al mio maestro chiedendo cosa ne pensava delle tre nuove proposte del negoziante e se c'era da fidarsi a comprare le chitarre usate. Dopo varie email e telefonate (che non sto a descrivere), per ottenere e inoltrare qualche informazione aggiuntiva, la sentenza del maestro è stata: solo la Fender messicana è interessante e che, almeno in quel negozio, mi potevo fidare anche dell'usato...
Oggi sono andato al negozio con l'intenzione di prendere la DBZ perché l'idea di comprare una chitarra usata non mi convinceva. Mentre ero in macchina mi divertivo a immaginarmi il nome da dare alla nuova chitarra: vista la silhouette aggressiva pensavo a qualcosa di forte come “Caina”, "Crudelia" o magari “Vendela” (*1) ma senza riuscire a decidermi. Sapevo che l'ispirazione giusta mi sarebbe venuta prendendola in mano sul momento...
Arrivato al negozio la delusione: il modello DBZ disponibile non era quello segnalatomi dal maestro!
A dire il vero non mi dispiaceva l'aspetto della nuova chitarra però non volevo correre il rischio di comprare un modello che non fosse esattamente fra quelli che mi erano stati suggeriti. A quel punto il negoziante ha avuto vita facile a magnificarmi la Fender messicana: senza un graffio e usata pochissimo (conosceva il precedente proprietario).
Così ho preso in mano la Fender e subito il suo vero nome si è materializzato nella mia mente: Colita!
Nella canzone “Hotel California” degli Eagles c'è infatti il verso: “warm smell of colitas, rising up through the air”. Ma cosa sono queste “colitas”? Google translate non è di aiuto perché traduce con un incomprensibile “code” ma, su Wikipedia, alla pagina Hotel Califonia c'è la spiegazione del mistero: «The term "colitas" in the first stanza of the song is a Spanish term for "little tails" and in Mexican slang it is a reference to the buds of the Cannabis plant». In breve “colita” è slang messicano (come la mia chitarra) che sta per marijuana!
Mi pare un nome adattissimo considerando che fra i miei nickname, oltre a KGB, uso spesso Igrino (*2)...
Nota (*1): nota modella svedese (vedi qui) che mi piaceva quando ero ragazzino...
Nota (*2): l'igrina è uno degli alcaloidi della coca: non il principale, che si chiama cocaina, ma uno il cui effetto è quello di aumentare la salivazione!
venerdì 24 agosto 2012
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