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giovedì 27 maggio 2021

E la Lega poi?

[E] Attenzione! Per la comprensione di questo pezzo è necessaria la lettura della mia Epitome (V. 1.7.1 "Sherlochulhu").

All’indomani dell’appoggio di Salvini al governo Draghi rimasi decisamente deluso: dal 2018 in pratica mi chiedevo se la nuova Lega di Salvini, rispetto alla Lega Nord di Bossi, fosse un populismo reale o apparente ([E] 13.4) secondo le definizioni della mia Epitome.
È una distinzione fondamentale: un populismo apparente (come il M5S) equivale a un partito sistemico, cambia semplicemente come si presenta agli elettori. Un populismo reale è, anche questo detto in parole povere, una forza politica che vorrebbe effettivamente realizzare ciò che promette anche se non è detto che vi riesca.

Sicuramente nella Lega esiste un’anima da partito sistemico (*1) (cioè partito tradizionale, asservito o almeno molto cooperativo con i parapoteri) che io, per semplicità, avevo identificato nella figura di Giorgetti. Mi rimaneva da capire cosa fosse e intendesse Salvini. Non facile capirlo a causa del suo grande pragmatismo e cinismo che spesso piegano i principi ideologici all’opportunità politica del momento.

La fine del primo governo Conte poteva poi essere interpretata in più maniere e, senza conoscere i veri “dietro le quinte” poteva essere la scelta di un populismo reale in buona fede o di un populismo apparente che aveva sbagliato i suoi calcoli politici (credendo in un immediato ritorno alle urne).

Quando poi un partito è all’opposizione diviene molto più difficile valutarlo perché a parole è facile fare affermazioni giuste…

Ero in questa situazione di incertezza e dubbio quando si arrivò alla formazione del governo Draghi sul cui carro TUTTI i partiti (*2) si affrettarono a salire.
Ora dal mio punto di vista non importa quale sia la tua motivazione ma se sostieni un banchiere mandato da Bruxelles, non eletto, che da anni ha mostrato di non aver a cuore gli interessi dell’Italia ma solo di essere un ubbidiente servo del potere finanziario, allora non puoi che essere un partito sistemico o, similmente, un populismo apparente.

Nei giorni successivi mi parve però giusto capire cosa ne pensassero Borghi e, soprattutto, Bagnai che per primo mi aveva fatto guardare alla Lega con interesse e speranza.
La loro posizione è, grossomodo, che per influire sulle importanti scelte che questo governo dovrà compiere si deve essere al suo interno: dall’opposizione non si potrebbe fare niente.

Una posizione politicamente forse sensata ma moralmente errata.
Credo nella buona fede di Borghi e Bagnai ma temo che il loro giudizio sia alterato da due fattori: il primo è quello di illudersi di riuscire realmente a limitare i danni del governo Draghi; il secondo deriva dalla loro formazione culturale da economisti: per loro se -1000 è molto male allora -900 è di +100 meno peggio. Questo è sicuramente vero quando si parla di denaro ma non ha senso quando si passa a valutare diritti e, soprattutto, libertà.

Secondo Hobbes sapete com’è definita la forma più basilare di libertà? Come possibilità di movimento senza limitazioni. Capite quindi che se abbiamo un “coprifuoco” che inizia alle 23:00 invece che alle 22:00 si è comunque NON liberi. Non ha senso di parlare di queste sfumature irrilevanti: io non mi sento più libero perché posso tornare a casa alle 23:00 ma mi sento esattamente frustrato e arrabbiato come quando ero obbligato a rientrare alle 22:00.

La forza politica che riesce, dall’interno del governo, a posticipare l’inizio del coprifuoco NON è migliore delle altre ma, semplicemente, loro complice nel derubare gli italiani, senza alcun motivo (neppure pseudo scientifico come va di moda oggi), della loro libertà.

Il partito non buono ma solo meno peggio degli altri è comunque cattivo ed è sia politicamente che moralmente sbagliato votarlo.

Di fronte a un governo Draghi l’unica scelta di un partito che ha a cuore gli interessi degli italiani non può che essere l’opposizione la quale dovrebbe essere il più dura possibile (*2).

Può darsi che Salvini, in cuor suo populista reale, abbia di nuovo sbagliato i calcoli: cioè che davvero pensi, come si illudono Bagnai e Borghi, di poter influire significativamente sul governo? Che magari sia stato costretto ad accontentare le richieste della corrente di Giorgetti per evitare potenziali scissioni?
Certo è possibilissimo: però quando gli indizi che suggeriscono il contrario continuano a sommarsi insieme allora la legittima speranza diviene pericolosa volontà di illudersi.

Comunque fra un po’ ci sarà la riprova del nove: valuterò con attenzione cosa riuscirà a fare la Lega, e soprattutto Borghi e Bagnai, quando ci sarà da gestire il minuscolo prestito europeo (*3).
Io sono convinto che l’opposizione interna al governo della Lega sarà totalmente irrilevante…

Conclusione: l’Italia è messa veramente male ma gli italiani ancora non se ne rendono conto. Del resto se è corretto il recente sondaggio (v. il corto Realtà parallela), secondo il quale la maggioranza degli italiani ha speranza in Speranza, allora come possiamo illuderci di avere un futuro migliore?

Nota (*1): Oops: la definizione di “partito sistemico” è presente solo nella versione 1.7.2 che ufficialmente non ho pubblicato anche se è comunque scaricabile insieme alle altre…
Nota (*2): Ma FdI della Meloni è all’opposizione! No: sta lì solo per intercettare i delusi della Lega. Lo dimostra che non fa un’opposizione dura al governo Draghi ma solo di facciata.
Nota (*3): “Minuscolo” è il termine giusto: sapete quanto ha stanziato Biden per la crisi post covid? 1.900 miliardi di dollari e questi (credo) in aggiunta a quanto fatto da Trump (mi pare circa la metà. Sì ho verificato: aveva stanziato 900 miliardi). Certo l’Italia non è gli USA ma vedete che, al netto delle relative dimensioni economiche, la differenza è di un paio di ordini di grandezza.

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