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domenica 17 luglio 2016

Sons of the Pick

Un'improvvisa “disgrazia” mi ha spinto a scrivere la seguente canzone. Per il testo e i suoi temi mi sono ispirato ai Manowar/Dreamtale/Majesty ma in realtà ho finito per farne una caricatura... con qualche sconfinamento in quello che IO considero (*1) boccaccesco!
Di seguito la mia lirica con, fra parentesi quadre, delle note su come mi immagino la base musicale

Sons of the Pick
==========

[Melodia introduttiva lenta e serena]
In the coldest night
The fire is burning low
Ready for the show
Just before the fight,
Our brave paean song
Is growing very strong.


[Parte vivace, fortemente ritmata sullo stile di Son of Metal ← molto bella, da ascoltare!]
With brothers on our side
We are going to ride
We don't know any fear
But we laugh and sneer

Chorus:
Pick of steel
Never bends
Pick of steel
Ready for the kill

With our cold metal picks
We squash enemies like ticks


[Assolo vivace → la battaglia]

When the foe is dead or lame
Then our prize we claim
With our hard picks
We bang all the chicks

Chorus:
Pick of steel
Never bends
Pick of steel
Ready for the kill

Chorus:
Pick of steel
Never bends
Pick of steel
Breaking the seal

With our hard picks
We fight the naked brawl
And breed all the chicks
Because we are all...
Sons of the pick!


[Al termine della musica voce femminile disgustata fuoricampo: “You are just a son of bi-BEEP...”]

Ed ecco la fonte della mia ispirazione:

Probabilmente questo plettro ha sempre avuto una piccola crepa che, molto lentamente, si è allungata sempre di più. Come si vede dall'usura, particolarmente evidente nell'ultima foto, sono occorsi diversi mesi di uso affinché si rompesse del tutto (anche se nelle ultime settimane, diciamo passati i 2/3 della lunghezza complessiva, il plettro è peggiorato e si è poi rotto molto rapidamente).
Per la cronaca gli è stato fatale Hard Rock Hallelujah...

Infine vale forse la pena sottolineare che “pick” significa plettro: inutile dire che tale termine ha anche una forte assonanza (basta sosituire la “p” con una “d”) con un'altra parola dal significato molto diverso e sul quale mi sono divertito a giocare...

Conclusione: temo che non sarò mai in grado di musicarla... Magari potrei cederla al mio maestro e divenire così il suo Mongol... (*2)

Nota (*1): sì perché la mia interpretazione di “boccaccesco” è un po' più spinta di quanto comunemente inteso visto che, dal mio punto di vista, nel Decameron (v. marcatore Boccaccio) di boccaccesco c'è ben poco!
Nota (*2): ;-)

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