Due giorni fa, sul FattoQuotidiano.it, ho trovato questa notizia: Montecitorio inizia l'esame della legge che sanziona il negazionismo.
Mi immagino già i baci e gli abbracci fra i deputati di tutti gli schieramenti, magari anche in buona fede, quando otterrà il via libera finale. Eppure...
Eppure io, pur non essendo un negazionista, sono totalmente avverso a questa legge che, al contrario, trovo gravissima e, paradossalmente, controproducente.
Al riguardo avrei almeno quattro grosse obiezioni ma, per motivi di sintesi e chiarezza, sono tentato di soffermarmi solo su quella che mi pare essere la più importante. Magari esprimerò le altre tre in una piccola appendice separata, riservandomi di approfondire tali temi successivamente...
Passiamo quindi direttamente alla mia argomentazione principale.
Questa legge in pratica renderebbe un reato avere e diffondere un'opinione/teoria sbagliata/errata.
Esatto: non discuto sulla verità dell'olocausto e affermo anzi che le teorie negazioniste sono errate.
E allora, direte voi, cosa c'è di male a proibire la diffusione di tali idee visto che, siamo tutti d'accordo, sono sbagliate?
Il punto è che anche le opinioni errate hanno un'importanza fondamentale.
La loro importanza sta nel far risaltare maggiormente, grazie alla loro contrapposizione, la verità; fanno in modo che la verità non diventi uno sterile dogma di fede: forse creduto, ma sul quale non si riflette. Infatti è proprio quando si devono confutare le teorie avverse che per farlo si è costretti ad approfondire la verità: solo allora però la si comprende pienamente.
Se non si vuole che l'olocausto diventi solo un mito ma che, al contrario, lo si ricordi e capisca veramente allora, paradossalmente, questa legge va nella direzione sbagliata.
So che i miei lettori, essendo umani, credono e concordano con le mie parole solo fino a un certo punto: come nel medioevo, l'uomo moderno ha ancora bisogno (v. Auctoritates, auctoritas e bifidus actiregularis) di un'auctoritas, vera o presunta, che confermi la bontà o la semplice ragionevolezza di un'idea.
Ebbene, la mia precedente argomentazione, è un'estrema sintesi del pensiero di John Stuart Mill espresso in Saggio sulla libertà. Se non ne avete mai sentito parlare vi consiglio di dare uno sguardo ai miei pezzi Libertà d'opinione 1 di 2 e Libertà d'opinione 2 di 2 o, molto meglio, leggervi direttamente tale libretto, piuttosto corto sebbene impegnativo. Si tratta realmente di un'opera fondamentale che, se fosse studiata al posto degli inutili se non diseducativi Promessi sposi, permetterebbe alla scuola di sfornare cittadini, muniti di coscienza civica, piuttosto che dei tifosi di calcio obliosi al resto del mondo.
Conclusione: a mio avviso questa legge in discussione è assolutamente sbagliata: ma dopotutto, da un Parlamento che ne ha combinate di cotte e di crude, andando spesso scientemente contro gli interessi diretti degli italiani, era possibile aspettarsi, anche per sbaglio, una buona legge?
APPENDICE
Di seguito, brevemente, le altre mie obiezioni.
1. Questa legge è un pericoloso precedente perché erode il principio della libertà d'opinione (che, per inciso, Mill fa direttamente discendere dalla libertà di pensiero). In futuro questa legge potrà essere usata per giustificare moralmente ulteriori limitazioni alle più intime libertà personali. A un principio assoluto non possiamo porre eccezioni altrimenti non è più tale.
2. In generale, per qualsiasi opinione un po' articolata, non è significativo che si sia tutti d'accordo sulla sua correttezza (o errore!): potremmo semplicemente essere tutti nel torto. Di queste allucinazioni collettive la storia ci fornisce molteplici esempi: per questo importante concetto rimando ai miei pezzi Epoca e Corollario a epoca. Come al solito scoprii poi che Mill aveva espresso, e molto più chiaramente, questa mia stessa idea sempre in Saggio sulla libertà.
3. La proposta di legge italiana non aspira solo a punire chi nega l'olocausto ma anche tutti i crimini contro l'umanità. Benissimo: sapete quali sono gli altri crimini contro l'umanità? Io no. Ed essendo scettico e dubbioso di natura sono andato a documentarmi per evitare di dubitare "per errore" di qualche nuovo dogma a me ignoto e, per questo, essere punito dalla legge visto che essa "non ammette l'ignoranza della stessa". (Cioè ma vi rendete conto della follia di queste implicazioni? Non sto scherzando!). Per prima cosa ho scoperto che, almeno da una rapidissima ricerca su Google, non esiste una lista chiara ed esaustiva di questi crimini (perfetto!): ad esempio Milosevic fu processato per crimini contro l'umanità (benissimo: non ne dubiterò più anche se non mi è chiaro esattamente di cosa...) ma anche Saddam fu accusato di essi. In passato avevo il forte sospetto che, così come per le inesistenti armi di distruzione di massa, anche l'accusa di crimini contro l'umanità fosse pretestuosa per giustificare un attacco preventivo all'Irak (leggi “impossessarsi di una fondamentale fonte di petrolio”) ma, ovviamente, da oggi mi guarderò bene dal pensarlo...
In altre parole (lasciando momentaneamente perdere sarcasmo e ironia) questa legge permetterà a dei giudici (scelti come? da chi? con quale mandato?), che non sappiamo quali enormi pressioni politiche subiscano, di decidere che cosa potremo pensare, giudicare o negare.
4. Io non mi sono mai informato per bene (vedi leggere un libro di storia al riguardo) sull'olocausto. Da domani sicuramente NON lo farò né penserò di farlo: sicuramente non mi verrebbero dubbi, ma se mi venissero? L'idea di non poterli tranquillamente condividere, e magari farmi spiegare dove sbaglio o cosa non ho compreso, mi disgusta profondamente. E io preferisco non correre rischi. È questo l'effetto sperato di questa legge? Non credo...
Conclusione: si, me ne sono accorto, nell'appendice ho elencato quattro argomentazioni invece delle tre previste: ma questa legge è così sbagliata che più ci penso e più mi appare contraddittoria, ingiusta e intrinsecamente assurda. Comunque la mia conclusione odierna è più propositiva: perché, invece di legiferare contro chi nega i crimini contro l'umanità accaduti in passato, non si cerca di prevenire quelli in corso? Non so... tipo la fame nel mondo... ah già! Quella non è un crimine contro l'umanità...
PS: ho cercato di trattenermi (con qualche cedimento) ma permettetemi adesso un po' di sarcasmo...
Essere d'accordo solo al 99% che qualcosa sia un crimine contro l'umanità sarà reato? E al 99,99%? No, crederci al 99,99% potrebbe comunque andare bene? E allora perché non anche all'80%? O magari basterebbe il 51%?
E se IN PASSATO avevo dei dubbi e spiego quali fossero IN PASSATO tali dubbi compio un reato? “Sì, perché altrimenti, con questa scusa, tutti potrebbero continuare a negare questo e quello”. Capisco... Ma se però queste mie opinioni sbagliate le avevo scritte e magari qualche editore stravagante le aveva pubblicate? Che facciamo, raduniamo tutti questi libri in strada, ne facciamo un bel mucchio e gli diamo fuoco? È veramente questo lo scopo di questa legge? Comprendere gli errori della storia per evitare di ricommetterli? Bene, bravi... la direzione è quella giusta...
Permettetemi un'ultima frecciatina: in passato ho visto molti miei amici/conoscenti, che adesso inneggiano a questa legge, condividere su FB meme del tipo (cito a memoria, quindi potrei sbagliare parole e autore) «Non condivido ciò che pensi ma mi batterò affinché tu possa esprimerlo. (Voltaire)».
Forse avrebbero dovuto condividere qualcosa espresso in forma leggermente diversa: “Mi batterò affinché tu possa esprimere qualcosa su cui non sono troppo contrario. (Voltaire)”, anzi “Mi batterò affinché tu possa esprimere qualcosa su cui anch'io sono d'accordo. (Voltaire)”, anzi “Ti do il permesso di batterti affinché tu possa esprimere qualcosa che anch'io condivido. (Voltaire)” oppure, più adeguato all'abulia di questi tempi, “Condivido quello che vorresti esprimere ma tu battiti da solo che io ti metto un like sulla tua pagina FB. (Voltaire)”...
mercoledì 14 ottobre 2015
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