La lettura della Bibbia ha portato i suoi primi frutti: stanotte ho sognato una preghiera!
Sfortunatamente non l'ho finita di leggere e, come al solito, la ricordo solo in maniera molto incompleta. Comunque la sua struttura era semplice e sono quindi in grado di darne una buona ricostruzione.
Si tratta infatti di una lunga supplica nella quale si chiede a Dio di uccidere una lunga serie di creature malvagie. Già durante il sogno avevo la sensazione che il testo fosse stato scritto nel basso medioevo, probabilmente da un chierico nel nord Europa: ricordo infatti che c'erano termini in latino ma anche richiami alla mitologia sia nordica che classica...
Ho la sensazione che la preghiera terminasse con un “colpo di scena” ma, non avendo finito di leggerla, non ne sono sicuro: ma procediamo con ordine...
«Ti prego di uccidere il lupo mannaro (uno), la lupa mannara (una), …
…
uccidi il folletto dei boschi e il fauno.
{Sorta di domanda regolarmente intercalata al lungo elenco} Ma ne sei sicuro?
…
uccidi la donna straniera istruita (demone malvagio) e la donna straniera (barbara)
Ma ne sei sicuro?
…
…
{4/5 righe finali che non ho letto...}
»
L'invito al “femminicidio” mi è rimasto particolarmente impresso perché oltretutto distingue fra “istruita” e non (*1). Ricordo comunque che si trattava di una lista molto lunga (una pagina?) e che questi due termini non erano particolarmente evidenziati...
Le parole fra parentesi erano anche nel testo della preghiera del sogno.
Infine la mia sensazione è che nella parte finale (4-5 righe) venisse spiegato che non tutte queste uccisioni sono giustificate e che quindi si invitasse alla tolleranza o almeno alla prudenza.
Nota (*1): durante il pranzo ho ripensato a quale potrebbe essere stato il materiale inconscio che ha portato all'elaborazione di questo particolare passaggio della “preghiera”.
Il riferimento alla “donna straniera” è facilissimo: come ho scritto nell'introduzione sto leggendo la Bibbia e, in particolare, al momento sono impegnato con il libro dei Proverbi. In esso ci sono continui riferimenti alla “donna straniera” che già in prima lettura mi avevano fatto sorridere.
Esempi: Prv 6, 24 «{gli insegnamenti dei tuoi genitori ti serviranno} per preservarti dalla donna altrui, dalle lusinghe della straniera.»; Prv 7, 5 «perché ti preservi dalla donna forestiera, dalla straniera che ha parole di lusinga.»; oppure Prv 5, 3 «Stillano miele le labbra di una straniera e più viscida dell'olio è la sua bocca;» (insomma è un continuo!)
Il riferimento all'istruzione credo possa essere fatto risalire a un proverbio in latino letto qualche anno fa e che aspettavo di poter sfruttare per prendere in giro un'amica alla prima occasione propizia: ovviamente non lo ritrovo (uffa!) ma era qualcosa del tipo “Donna che sa il latino è rara cosa, ma guardati dal prenderla in isposa.”
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