Come scrissi nel mio primo pezzo, Voterò il M5S, il motivo iniziale per cui mi ero orientato verso tale movimento fu la speranza che un suo successo portasse a una sua imitazione virtuosa da parte dei partiti tradizionali.
In effetti qualche cambiamento, in verità piuttosto di facciata, c'era già stato: i programmi politici di PD e PDL, almeno a parole, riprendono molte idee da quello del M5S; i presidenti di Camera e Senato, sebbene tutt'altro che cittadini comuni, sono comunque stati scelti nella direzione giusta...
Eppure, proprio ieri, è diventato evidente un cambiamento REALE: non tanto nei partiti ma quanto nelle basi di questi.
In particolare mi riferisco alla sollevazione degli elettori del PD contro l'ipotesi Marini presidente della Repubblica.
Io credo che questo sia un benefico, quanto imprevisto (almeno da me!), effetto derivato dal M5S e dal suo modo di coinvolgere attivamente i propri attivisti: è vero che a scegliere il candidato presidente alla “quirinarie” sono state solo 40-50.000 persone ma il segnale è stato comunque chiaro. Il M5S ascolta la propria base: i cittadini non sono visti come dei semplici elettori che, dopo averne carpito il voto, possono essere ignorati per cinque anni fino alle elezioni successive...
I media ovviamente hanno come al solito schernito le “quirinarie”, ad esempio dopo l'annullamento del primo voto a causa dell'attacco degli hacker, ma comunque il senso vero di queste, quello della partecipazione attiva e non subordinata nella politica, è stato assimilato anche da chi non vota il M5S.
Io credo che, anche solo pochi mesi fa, non ci sarebbe stata una rivolta così esplicita della base del PD: probabilmente avrebbe prevalso la rassegnazione e si sarebbe fatto buon viso a cattivo gioco, pensando magari qualcosa del tipo “Meglio Marini che Berlusconi presidente...”
I piddiessini hanno cioè visto che il M5S ascolta la sua base e, giustamente, si sono detti: “ma perché "loro" vengono ascoltati e noi no? Non è il PD il vero baluardo della democrazia?” e allora è scattata la reazione rabbiosa...
La seconda novità è che almeno parte del PD, immagino i deputati dalla mente più moderna (meno miopi dei vertici), si siano resi conto che sarebbe stato estremamente rischioso non tentare di assecondare il volere della propria base. Ancora una volta, ho la sensazione, che in circostanze analoghe le opinioni degli elettori del PD sarebbero state completamente ignorate...
Anche in questo caso credo che gran parte del merito sia da attribuire al cambiamento di mentalità portato dal M5S.
venerdì 19 aprile 2013
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