Nel recente corto Famigliuola mostrai un mio vecchio disegno realizzato quando avevo 3 anni e 5 mesi (il foglio è datato).
Il disegno raffigura “babbo”, “mamma” e “KGB” con la particolarità che questi ultimi due hanno la bocca sopra il naso (cfr. con i disegni delle nonne nel corto Ritratti di nonne).
Incuriosito ho provato a cercare in rete se questo tipo di errore ha significati particolari (ho la teoria che sia una forma di leggera dislessia) ma non mi è riuscito trovare niente...
Comunque la ricerca non è stata completamente infruttuosa: ho infatti scoperto che, per la mia età, disegnavo piuttosto bene (v. alcuni esempi qui) ma soprattutto era atipico per la mia età disegnare le orecchie! Secondo diverse fonti (v. ad es. Le tappe di sviluppo del disegno infantile) infatti le orecchie iniziano a essere disegnate verso i 5 anni di età...
Ho chiesto a mio padre se ero stato “guidato” durante l'esecuzione del disegno: secondo lui assolutamente no.
Ho trovato anche il mio primo “disegno” realizzato (è datato) a 2 anni e 5 mesi:
A me pare “bruttino” però confrontandolo, ad esempio, col disegno di “Jhonny”, di quasi un anno più vecchio di KGB, non sembra poi così terribile: sicuramente non è casuale come avevo pensato in un primo tempo...
Se qualcuno scopre informazioni sul significato del naso invertito con la bocca mi faccia sapere che sono molto curioso!
domenica 30 dicembre 2012
sabato 29 dicembre 2012
Strategia errata
Il grande tecnico dell'economia, nella sua Montazzata (v. Montazzata), ha ribadito che il suo obiettivo è di ridurre il debito pubblico fino a portarlo al 60% del PIL (attualmente, nel 2012, è al 120%) in circa 25 anni (*1).
In quella parte del programma il linguaggio era molto tecnico: evidentemente Monti voleva dare la sensazione di conoscere la materia e rassicurare così i suoi potenziali elettori.
In realtà, usando una briciola di buon senso, avevo già fatto notare l'incongruenza di voler ridurre il debito con misure che contraggono il PIL (*2).
Comunque la mia ignoranza in questo aspetto della matematica economica mi infastidiva e così ho studiato l'articolo di Wikipedia.it Pareggio di bilancio (peraltro citato più volte nella Montazzata).
In tale articolo è presente una formuletta (*3) che permette di calcolare il rapporto fra debito e PIL conoscendo il valore iniziale di questo rapporto (b[t-1]) e altri parametri considerati costanti nel tempo (che a mio avviso porta a una stima estremamente rozza), cioè il tasso di interesse sul debito (i), l'avanzo primario (*4) in percentuale sul PIL (d) e il tasso di crescita del PIL (n).
La formula dice che:
b[t]=b[t-1]*(1+i)/(1+n)+d
Per capirla mi sono divertito a calcolare per mio conto b[t] usando gli stessi parametri di cui sopra. Esula dall'argomento di questo post analizzare i passaggi che ho fatto ma, per chi è curioso, ripropongo la scansione (*5) dei miei conti:
Comunque ho inserito questa formula in un foglio di calcolo e ho provato a mettere dati ottimistici ma realistici: in particolare ho messo il tasso di interesse sul debito al 4,5%, una crescita del PIL dell'1% e un avanzo primario di circa 500 milioni di euro pari allo 0,03% (*7) del PIL.
Sotto queste condizioni si può notare che il rapporto debito/PIL non diminuisce ma aumenta: in 20 anni arriva al 236%!
Allora ho provato a inserire dei parametri assurdamente ottimistici: tasso di interesse al 3%, PIL al 2% e avanzo primario di 1000 milioni di euro pari allo 0,06% del PIL.
Anche in questo caso il rapporto debito/PIL non diminuisce ma aumenta: in 20 anni arriva al 160%...
A questo punto credo di aver capito l'arcano e provo a inserire un avanzo primario di 2 miliardi di euro, ovvero lo 0,12% del PIL...
Il rapporto debito/PIL continua ad aumentare e diminuisce solo di un'inezia rispetto al caso precedente: in 20 anni arriva infatti al 158%...
Il motivo è che il debito italiano è talmente alto (nel 2011 debito=1.794.416 milioni di euro e PIL=1.579.659) che anche un enorme avanzo primario (come in questo esempio 2 miliardi di euro) è quasi ininfluente rispetto alle altre due variabili in gioco: il tasso di crescita del PIL e il tasso d'interesse sul debito.
A conforto di questa mia osservazione basata sui grafici c'è anche il seguente paragrafo tratto da Wikipedia.it: «3) il tasso di crescita del PIL n risulta minore del tasso di interesse dei titoli di Stato i, ma si è intervenuti aumentando le tasse, per cui non c'è un disavanzo primario e le entrate sono più delle uscite. In tal caso il rapporto debito/PIL decrescerà annullandosi dopo un certo tempo se, e solo se, il rapporto debito/PIL iniziale è minore dello stato stazionario. In particolare, affinché il rapporto debito/PIL decresca, occorre che la differenza n-i sia sufficientemente piccola e che le entrate siano sufficientemente grandi. Se invece il rapporto debito/PIL iniziale è maggiore dello stato stazionario, il rapporto debito/PIL tenderà ad aumentare all'infinito.» (l'Italia è, ovviamente, nel secondo caso...)
In altre parole se l'obiettivo di Monti fosse veramente arrivare al 60% di rapporto fra debito e PIL allora l'unica strada percorribile non è tanto ottenere un avanzo primario quanto invece aumentare il PIL con un tasso di crescita superiore a quello del debito. È matematico. Non ci sono altre possibilità (*6).
Per divertimento ho provato a inserire i parametri della “cura” Monti: interesse sul debito (ad oggi) 4,5%, crescita del PIL -2% e pareggio di bilancio (AP=0). Ecco cosa otterremo in 20 anni:
Wow! Il rapporto debito/PIL arriva al 433%: record del mondo!!
La conclusione è sconfortante: sembra che quanto scrissi nel mio vecchio intervento Ancora sul debito, fosse corretto: «Conclusione? Alla luce dei nuovi elementi penso che l'insolvenza sovrana sia inevitabile: in questo caso meglio prima che dopo aver spolpato ancor di più gli italiani...
Cosa succederebbe in caso di default? Booo!
Ma se veramente è inevitabile meglio prima che dopo...
E poi servirebbe un governo serio che sappia ripartire da zero: è infatti evidente che, considerate le tasse altissime e i servizi scadenti che si ottengono in cambio, devono esserci nascosti, nelle pieghe del bilancio, degli sprechi colossali. Attenzione non sto parlando di "spese" ma di "sprechi" e quindi, come tali, se fossero tagliati gli italiani non ne risentirebbero (anzi!)...»
Altra conclusione: la strategia di Monti per diminuire il rapporto debito/PIL è totalmente sbagliata e, anzi, controproducente!
Nota (*1): In effetti già Passera aveva anticipato questo obiettivo (v. Passera becca il debito) suscitando in me forti perplessità sulla maniera di raggiungere lo scopo (una specie di gioco delle tre carte). Dubbi poi non diradati nonostante il volenteroso intervento del mio amico economista...
Nota (*2): Richiamandomi al corto PIL x Polli avevo fatto notare come, se il PIL si contrae, automaticamente il rapporto fra debito e PIL aumenta anche quando il debito resta costante...
Nota (*3): Scriverò gli indici delle variabili matematiche usate ponendoli dentro parentesi quadre [].
Nota (*4): In realtà l'avanzo primario (che abbrevio con AP) è dato da Uscite-Entrate: inizialmente io avevo pensato fosse Entrate-Uscite e mi risultava poi un segno invertito!
Nota (*5): Formula scritta a modo mio perché non pensavo di pubblicarla: non c'è coerenza di stile, introduco una correzione a metà delle formule senza riscrivere i passaggi precedenti, arrivo a una formula lievemente diversa e la correggo sostituendo AP(t) ad AP(t-1) ovviamente sempre senza ricambiare i passaggi precedenti!
Nota (*6): Per “divertimento” ho provato a trovare a quanto dovrebbe ammontare l'avanzo primario in maniera da diminuire il rapporto debito/PIL considerando il tasso d'interesse al 4,5% e la crescita del PIL al 1%. Risultato: il 4,2% (ci porterebbe in 20 anni al 119%...) ovvero qualcosa come 66 miliardi di euro!!
Nota (*7): Ricordo che nella formula si usa il valore Uscite-Entrate e quindi, se le entrate sono maggiori delle uscite, tale differenza è negativa!
In quella parte del programma il linguaggio era molto tecnico: evidentemente Monti voleva dare la sensazione di conoscere la materia e rassicurare così i suoi potenziali elettori.
In realtà, usando una briciola di buon senso, avevo già fatto notare l'incongruenza di voler ridurre il debito con misure che contraggono il PIL (*2).
Comunque la mia ignoranza in questo aspetto della matematica economica mi infastidiva e così ho studiato l'articolo di Wikipedia.it Pareggio di bilancio (peraltro citato più volte nella Montazzata).
In tale articolo è presente una formuletta (*3) che permette di calcolare il rapporto fra debito e PIL conoscendo il valore iniziale di questo rapporto (b[t-1]) e altri parametri considerati costanti nel tempo (che a mio avviso porta a una stima estremamente rozza), cioè il tasso di interesse sul debito (i), l'avanzo primario (*4) in percentuale sul PIL (d) e il tasso di crescita del PIL (n).
La formula dice che:
b[t]=b[t-1]*(1+i)/(1+n)+d
Per capirla mi sono divertito a calcolare per mio conto b[t] usando gli stessi parametri di cui sopra. Esula dall'argomento di questo post analizzare i passaggi che ho fatto ma, per chi è curioso, ripropongo la scansione (*5) dei miei conti:
Comunque ho inserito questa formula in un foglio di calcolo e ho provato a mettere dati ottimistici ma realistici: in particolare ho messo il tasso di interesse sul debito al 4,5%, una crescita del PIL dell'1% e un avanzo primario di circa 500 milioni di euro pari allo 0,03% (*7) del PIL.
Sotto queste condizioni si può notare che il rapporto debito/PIL non diminuisce ma aumenta: in 20 anni arriva al 236%!
Allora ho provato a inserire dei parametri assurdamente ottimistici: tasso di interesse al 3%, PIL al 2% e avanzo primario di 1000 milioni di euro pari allo 0,06% del PIL.
Anche in questo caso il rapporto debito/PIL non diminuisce ma aumenta: in 20 anni arriva al 160%...
A questo punto credo di aver capito l'arcano e provo a inserire un avanzo primario di 2 miliardi di euro, ovvero lo 0,12% del PIL...
Il rapporto debito/PIL continua ad aumentare e diminuisce solo di un'inezia rispetto al caso precedente: in 20 anni arriva infatti al 158%...
Il motivo è che il debito italiano è talmente alto (nel 2011 debito=1.794.416 milioni di euro e PIL=1.579.659) che anche un enorme avanzo primario (come in questo esempio 2 miliardi di euro) è quasi ininfluente rispetto alle altre due variabili in gioco: il tasso di crescita del PIL e il tasso d'interesse sul debito.
A conforto di questa mia osservazione basata sui grafici c'è anche il seguente paragrafo tratto da Wikipedia.it: «3) il tasso di crescita del PIL n risulta minore del tasso di interesse dei titoli di Stato i, ma si è intervenuti aumentando le tasse, per cui non c'è un disavanzo primario e le entrate sono più delle uscite. In tal caso il rapporto debito/PIL decrescerà annullandosi dopo un certo tempo se, e solo se, il rapporto debito/PIL iniziale è minore dello stato stazionario. In particolare, affinché il rapporto debito/PIL decresca, occorre che la differenza n-i sia sufficientemente piccola e che le entrate siano sufficientemente grandi. Se invece il rapporto debito/PIL iniziale è maggiore dello stato stazionario, il rapporto debito/PIL tenderà ad aumentare all'infinito.» (l'Italia è, ovviamente, nel secondo caso...)
In altre parole se l'obiettivo di Monti fosse veramente arrivare al 60% di rapporto fra debito e PIL allora l'unica strada percorribile non è tanto ottenere un avanzo primario quanto invece aumentare il PIL con un tasso di crescita superiore a quello del debito. È matematico. Non ci sono altre possibilità (*6).
Per divertimento ho provato a inserire i parametri della “cura” Monti: interesse sul debito (ad oggi) 4,5%, crescita del PIL -2% e pareggio di bilancio (AP=0). Ecco cosa otterremo in 20 anni:
Wow! Il rapporto debito/PIL arriva al 433%: record del mondo!!
La conclusione è sconfortante: sembra che quanto scrissi nel mio vecchio intervento Ancora sul debito, fosse corretto: «Conclusione? Alla luce dei nuovi elementi penso che l'insolvenza sovrana sia inevitabile: in questo caso meglio prima che dopo aver spolpato ancor di più gli italiani...
Cosa succederebbe in caso di default? Booo!
Ma se veramente è inevitabile meglio prima che dopo...
E poi servirebbe un governo serio che sappia ripartire da zero: è infatti evidente che, considerate le tasse altissime e i servizi scadenti che si ottengono in cambio, devono esserci nascosti, nelle pieghe del bilancio, degli sprechi colossali. Attenzione non sto parlando di "spese" ma di "sprechi" e quindi, come tali, se fossero tagliati gli italiani non ne risentirebbero (anzi!)...»
Altra conclusione: la strategia di Monti per diminuire il rapporto debito/PIL è totalmente sbagliata e, anzi, controproducente!
Nota (*1): In effetti già Passera aveva anticipato questo obiettivo (v. Passera becca il debito) suscitando in me forti perplessità sulla maniera di raggiungere lo scopo (una specie di gioco delle tre carte). Dubbi poi non diradati nonostante il volenteroso intervento del mio amico economista...
Nota (*2): Richiamandomi al corto PIL x Polli avevo fatto notare come, se il PIL si contrae, automaticamente il rapporto fra debito e PIL aumenta anche quando il debito resta costante...
Nota (*3): Scriverò gli indici delle variabili matematiche usate ponendoli dentro parentesi quadre [].
Nota (*4): In realtà l'avanzo primario (che abbrevio con AP) è dato da Uscite-Entrate: inizialmente io avevo pensato fosse Entrate-Uscite e mi risultava poi un segno invertito!
Nota (*5): Formula scritta a modo mio perché non pensavo di pubblicarla: non c'è coerenza di stile, introduco una correzione a metà delle formule senza riscrivere i passaggi precedenti, arrivo a una formula lievemente diversa e la correggo sostituendo AP(t) ad AP(t-1) ovviamente sempre senza ricambiare i passaggi precedenti!
Nota (*6): Per “divertimento” ho provato a trovare a quanto dovrebbe ammontare l'avanzo primario in maniera da diminuire il rapporto debito/PIL considerando il tasso d'interesse al 4,5% e la crescita del PIL al 1%. Risultato: il 4,2% (ci porterebbe in 20 anni al 119%...) ovvero qualcosa come 66 miliardi di euro!!
Nota (*7): Ricordo che nella formula si usa il valore Uscite-Entrate e quindi, se le entrate sono maggiori delle uscite, tale differenza è negativa!
venerdì 28 dicembre 2012
Montazzata
Vincendo il disgusto ho deciso di leggere l'agenda di Monti che ho subito ribattezzato Montazzata. Ho comunque provato a leggerla cercando di essere equilibrato nei miei giudizi: dubito di esserci riuscito pienamente...
Comunque proverò a esporre le mie impressioni sulle prime pagine di essa.
Di seguito ho cercato di riassumere quanto letto e di mettere fra parentesi quadre [] le mie considerazioni. Il problema è che in molte sezioni del programma, dato il tono piuttosto ambiguo e generico, ho trovato ben poco di concreto da riassumere...
Prima parte: Italia, Europa
Introduzione sull'Europa: ovvietà e affermazioni vaghe interpretabili come si vuole (tipo un Europa... ...più democratica).
Cosa chiede l'Italia all'Europa: per contare in Europa l'Italia deve essere “credibile”. Proposte per l'Europa finanziarie e/o vaghe (tipo un mercato interno più integrato e dinamico).
Cosa chiede l'Europa all'Italia: per essere credibile l'Italia deve mantenere sotto controllo i conti pubblici. Con un lungo giro di parole viene detto anche che “bisogna abituarsi” che, le scelte che spettano agli italiani (tramite il proprio governo), vengano supervisionate dai partner europei...
[Le argomentazioni fin qui emerse sono:
1) Per contare in Europa l'Italia deve essere credibile e, per essere credibile, deve proseguire con l'austerità.
Io ritengo invece che, per essere credibile, l'Italia dovrebbe ottenere risultati concreti, economici ma non solo. Per adesso abbiamo ottenuto un effimero pareggio di bilancio al costo di enormi sacrifici sia economici (tasse) che sociali. La presunta credibilità vantata da Monti si vaporizzerà quando risulterà evidente, anche se dovrebbe già esserlo a tutti, i danni che ha provocato.
2) Viene auspicata un trasferimento parziale di sovranità nazionale a favore dell'Europa.
Gli interessi dei grandi gruppi finanziari vengono spacciati per democrazia e integrazione europea! Senza parole...]
Italia nel mondo: L'Italia ha aumentato la sua visibilità internazionale grazie al suo impegno su più fronti a partire dalle missioni militari di "pace".
[Personalmente non avevo notato nessun successo internazionale. Abbondano banalità, buonismo e retorica tipo “Occorre maggiore attenzione alle relazioni con i Paesi in via di sviluppo improntandole alla difesa della pace e alla solidarietà, allo sradicamento della povertà e della insicurezza alimentare.”]
Seconda Parte: La strada per la crescita
Si comincia con l'affermazione “La crescita non nasce dal debito pubblico” che suggerisce l'errata conclusione che l'unica e sola maniera per avere la crescita sia abbattere il debito pubblico.
Una premessa vera non giustifica una conclusione se l'argomentazione non è valida (*1).
Viene affermata l'importanza dello spread e quanto ci costi annualmente il debito pubblico di interessi.
Si afferma anche che, per avere crescita, bisogna partire da finanze sane: ovvero il primo obiettivo del governo sarà continuare a cercare di ridurre il debito.
[Ironicamente anch'io credo che il debito pubblico sia il problema principale dell'Italia ma la mia soluzione sarebbe totalmente diversa: ne scriverò però in un altro intervento.
Poi ci sono molti numeri e tecnicismi sui quali non azzardo ipotesi ma faccio notare una prima contraddizione:
Si afferma che il debito pubblico è il 120% del PIL e, successivamente, che l'obiettivo del governo è ridurlo, a partire dal 2015, fino a portarlo al 60% del PIL.
Questa è l'idea di Monti e, coerentemente, ha imposto una politica fatta di tasse che, lo confermano i dati, ha portato a una grande diminuzione del PIL. Come ho scritto nel corto PIL x Polli una diminuzione del PIL del 3% corrisponde ad aumentare il rapporto debito pubblico/PIL dal 120 al 124%!
In altre parole, come ho già più volte scritto, Monti per tappare un buco ne ha aperto un altro più grosso: se il suo obiettivo è, come dice, ridurre il rapporto fra debito e PIL allora, in tutto questo anno di governo, siamo andati nella direzione sbagliata...]
Questo anno si è raggiunto l'avanzo primario grazie al quale sarà possibile ridurre il debito pubblico. L'avanzo primario si è ottenuto grazie al sacrificio degli italiani che hanno pagato le nuove tasse. Continuando su questa strada sarà possibile ridurre anche le tasse.
[Pure ammettendo di avere realmente un avanzo primario (ovvero la differenza fra entrate e uscite prima del pagamento degli interessi sul debito è positiva) quest'anno, considerato il calo del PIL, le entrate diminuiranno di svariati miliardi di euro il prossimo anno (quando si pagheranno le tasse sul 2012) e allora addio avanzo primario.
Lo ripeto per l'ennesima volta: è l'intera concezione economica di Monti che non funziona e i fatti, per quanto faccia finta di non vederli, lo dimostrano.]
Segue aria fritta su un fisco più “equo” e migliore: frasi vaghe sulle quali non si può dissentire ma che in sostanza non propongono niente di concreto.
Poi c'è una sezione sulla riduzione della spesa dove vengono sbandierati i microscopici successi ottenuti (riduzione auto blu, “ridotte le retribuzioni dei manager pubblici e costosi benefit”) e ci si vanta di un risparmio complessivo di 12 miliardi.
[Peccato che ad esempio, se non erro sui 5 miliardi (ma non ricordo e potrei sbagliarmi), sono stati tolti alla sanità con il risultato che saranno i cittadini a ripagarli di tasca proprio con ticket e quant'altro. In pratica si è ottenuta una riduzione della spesa dello Stato accollandola alle regioni! Insomma un gioco di prestigio mal riuscito: il trucco c'è e si vede]
Usare meglio i fondi europei.
[Sono d'accordo ma perché questo è in programma solo per il prossimo governo? Perché Monti non ha già agito in questa direzione? Risposta: sono chiacchiere.]
Maggiori liberalizzazioni. Elenco (molto vago) di cosa è già stato fatto...
[D'accordo in teoria. Peccato che nella sostanza le liberalizzazioni del governo Monti siano state poco più che cosmetiche.]
Rivitalizzare l'industria in crisi (anche per colpa della congiuntura internazionale). Cose fatte.
[Mi pare evidente che i provvedimenti presi non siano stati assolutamente sufficienti!
Monti sorvola sul fatto che molta colpa è attribuibile al calo dei consumi dovuti alla stretta fiscale su cui si basa la sua politica: se gli italiani non hanno soldi difficilmente le industrie riusciranno a fare grandi vendite. A me sembra evidente, a Monti no.]
Si ventilano altre “liberalizzazioni” nel mercato del lavoro (“decentramento della contrattazione salariale”).
[Sull'argomento ho già scritto tempo fa: in tempi di crisi queste liberalizzazioni vanno a discapito del lavoratore dipendente (cfr. Mea Culpa) perché è la parte più debole. Insomma bisogna essere molto cauti...]
E con questo sono arrivato alla pagina 8 della Montazzata: l'agenda di Monti piena di montazzate...
In realtà, da un punto di vista tecnico, il programma di Monti è costruito in maniera molto migliore di quelli di Renzi e Grillo.
C'è indicata una chiara priorità (riduzione del debito pubblico) e una strategia generale che ruota intorno all'economia (beh, forse più sul debito pubblico e solo in seconda battuta sull'economia reale). Apprezzabile anche il tentativo di scrivere in corsivo i termini stranieri (ad esempio spread).
Detto questo, sfortunatamente, le soluzioni proposte sono sbagliate, inutili e dannose. Sono contro gli italiani, la loro libertà e a favore degli interessi finanziari e industriali internazionali.
La strategia proposta porterà solo a un impoverimento degli italiani, a renderli meno liberi e a proteggere e arricchire i cosiddetti poteri forti dei quali Monti è il burattino.
Se ho voglia andrò avanti nella lettura della Montazzata ma per adesso non voglio annoiare oltre i miei lettori. Soprattutto non voglio annoiarmi (e irritarmi) io...
Nota (*1): la validità di un'argomentazione è un concetto basilare spiegato nel corso “Think again...” (v. Think again). In pratica un'argomentazione è valida quando, se le sue premesse sono vere, la conclusione deve esserlo a sua volta.
Comunque proverò a esporre le mie impressioni sulle prime pagine di essa.
Di seguito ho cercato di riassumere quanto letto e di mettere fra parentesi quadre [] le mie considerazioni. Il problema è che in molte sezioni del programma, dato il tono piuttosto ambiguo e generico, ho trovato ben poco di concreto da riassumere...
Prima parte: Italia, Europa
Introduzione sull'Europa: ovvietà e affermazioni vaghe interpretabili come si vuole (tipo un Europa... ...più democratica).
Cosa chiede l'Italia all'Europa: per contare in Europa l'Italia deve essere “credibile”. Proposte per l'Europa finanziarie e/o vaghe (tipo un mercato interno più integrato e dinamico).
Cosa chiede l'Europa all'Italia: per essere credibile l'Italia deve mantenere sotto controllo i conti pubblici. Con un lungo giro di parole viene detto anche che “bisogna abituarsi” che, le scelte che spettano agli italiani (tramite il proprio governo), vengano supervisionate dai partner europei...
[Le argomentazioni fin qui emerse sono:
1) Per contare in Europa l'Italia deve essere credibile e, per essere credibile, deve proseguire con l'austerità.
Io ritengo invece che, per essere credibile, l'Italia dovrebbe ottenere risultati concreti, economici ma non solo. Per adesso abbiamo ottenuto un effimero pareggio di bilancio al costo di enormi sacrifici sia economici (tasse) che sociali. La presunta credibilità vantata da Monti si vaporizzerà quando risulterà evidente, anche se dovrebbe già esserlo a tutti, i danni che ha provocato.
2) Viene auspicata un trasferimento parziale di sovranità nazionale a favore dell'Europa.
Gli interessi dei grandi gruppi finanziari vengono spacciati per democrazia e integrazione europea! Senza parole...]
Italia nel mondo: L'Italia ha aumentato la sua visibilità internazionale grazie al suo impegno su più fronti a partire dalle missioni militari di "pace".
[Personalmente non avevo notato nessun successo internazionale. Abbondano banalità, buonismo e retorica tipo “Occorre maggiore attenzione alle relazioni con i Paesi in via di sviluppo improntandole alla difesa della pace e alla solidarietà, allo sradicamento della povertà e della insicurezza alimentare.”]
Seconda Parte: La strada per la crescita
Si comincia con l'affermazione “La crescita non nasce dal debito pubblico” che suggerisce l'errata conclusione che l'unica e sola maniera per avere la crescita sia abbattere il debito pubblico.
Una premessa vera non giustifica una conclusione se l'argomentazione non è valida (*1).
Viene affermata l'importanza dello spread e quanto ci costi annualmente il debito pubblico di interessi.
Si afferma anche che, per avere crescita, bisogna partire da finanze sane: ovvero il primo obiettivo del governo sarà continuare a cercare di ridurre il debito.
[Ironicamente anch'io credo che il debito pubblico sia il problema principale dell'Italia ma la mia soluzione sarebbe totalmente diversa: ne scriverò però in un altro intervento.
Poi ci sono molti numeri e tecnicismi sui quali non azzardo ipotesi ma faccio notare una prima contraddizione:
Si afferma che il debito pubblico è il 120% del PIL e, successivamente, che l'obiettivo del governo è ridurlo, a partire dal 2015, fino a portarlo al 60% del PIL.
Questa è l'idea di Monti e, coerentemente, ha imposto una politica fatta di tasse che, lo confermano i dati, ha portato a una grande diminuzione del PIL. Come ho scritto nel corto PIL x Polli una diminuzione del PIL del 3% corrisponde ad aumentare il rapporto debito pubblico/PIL dal 120 al 124%!
In altre parole, come ho già più volte scritto, Monti per tappare un buco ne ha aperto un altro più grosso: se il suo obiettivo è, come dice, ridurre il rapporto fra debito e PIL allora, in tutto questo anno di governo, siamo andati nella direzione sbagliata...]
Questo anno si è raggiunto l'avanzo primario grazie al quale sarà possibile ridurre il debito pubblico. L'avanzo primario si è ottenuto grazie al sacrificio degli italiani che hanno pagato le nuove tasse. Continuando su questa strada sarà possibile ridurre anche le tasse.
[Pure ammettendo di avere realmente un avanzo primario (ovvero la differenza fra entrate e uscite prima del pagamento degli interessi sul debito è positiva) quest'anno, considerato il calo del PIL, le entrate diminuiranno di svariati miliardi di euro il prossimo anno (quando si pagheranno le tasse sul 2012) e allora addio avanzo primario.
Lo ripeto per l'ennesima volta: è l'intera concezione economica di Monti che non funziona e i fatti, per quanto faccia finta di non vederli, lo dimostrano.]
Segue aria fritta su un fisco più “equo” e migliore: frasi vaghe sulle quali non si può dissentire ma che in sostanza non propongono niente di concreto.
Poi c'è una sezione sulla riduzione della spesa dove vengono sbandierati i microscopici successi ottenuti (riduzione auto blu, “ridotte le retribuzioni dei manager pubblici e costosi benefit”) e ci si vanta di un risparmio complessivo di 12 miliardi.
[Peccato che ad esempio, se non erro sui 5 miliardi (ma non ricordo e potrei sbagliarmi), sono stati tolti alla sanità con il risultato che saranno i cittadini a ripagarli di tasca proprio con ticket e quant'altro. In pratica si è ottenuta una riduzione della spesa dello Stato accollandola alle regioni! Insomma un gioco di prestigio mal riuscito: il trucco c'è e si vede]
Usare meglio i fondi europei.
[Sono d'accordo ma perché questo è in programma solo per il prossimo governo? Perché Monti non ha già agito in questa direzione? Risposta: sono chiacchiere.]
Maggiori liberalizzazioni. Elenco (molto vago) di cosa è già stato fatto...
[D'accordo in teoria. Peccato che nella sostanza le liberalizzazioni del governo Monti siano state poco più che cosmetiche.]
Rivitalizzare l'industria in crisi (anche per colpa della congiuntura internazionale). Cose fatte.
[Mi pare evidente che i provvedimenti presi non siano stati assolutamente sufficienti!
Monti sorvola sul fatto che molta colpa è attribuibile al calo dei consumi dovuti alla stretta fiscale su cui si basa la sua politica: se gli italiani non hanno soldi difficilmente le industrie riusciranno a fare grandi vendite. A me sembra evidente, a Monti no.]
Si ventilano altre “liberalizzazioni” nel mercato del lavoro (“decentramento della contrattazione salariale”).
[Sull'argomento ho già scritto tempo fa: in tempi di crisi queste liberalizzazioni vanno a discapito del lavoratore dipendente (cfr. Mea Culpa) perché è la parte più debole. Insomma bisogna essere molto cauti...]
E con questo sono arrivato alla pagina 8 della Montazzata: l'agenda di Monti piena di montazzate...
In realtà, da un punto di vista tecnico, il programma di Monti è costruito in maniera molto migliore di quelli di Renzi e Grillo.
C'è indicata una chiara priorità (riduzione del debito pubblico) e una strategia generale che ruota intorno all'economia (beh, forse più sul debito pubblico e solo in seconda battuta sull'economia reale). Apprezzabile anche il tentativo di scrivere in corsivo i termini stranieri (ad esempio spread).
Detto questo, sfortunatamente, le soluzioni proposte sono sbagliate, inutili e dannose. Sono contro gli italiani, la loro libertà e a favore degli interessi finanziari e industriali internazionali.
La strategia proposta porterà solo a un impoverimento degli italiani, a renderli meno liberi e a proteggere e arricchire i cosiddetti poteri forti dei quali Monti è il burattino.
Se ho voglia andrò avanti nella lettura della Montazzata ma per adesso non voglio annoiare oltre i miei lettori. Soprattutto non voglio annoiarmi (e irritarmi) io...
Nota (*1): la validità di un'argomentazione è un concetto basilare spiegato nel corso “Think again...” (v. Think again). In pratica un'argomentazione è valida quando, se le sue premesse sono vere, la conclusione deve esserlo a sua volta.
giovedì 27 dicembre 2012
Non ci credo!!
Io non me ne ero nemmeno accorto ma il non-eletto Monti è riuscito addirittura a modificare la nostra costituzione per imporre il pareggio di bilancio!!
Cito da Wikipedia «Nell'Aprile 2012 il parlamento italiano ha definitivamente introdotto, come principio costituzionale nell'ordinamento giuridico italiano, il pareggio di bilancio (modificando gli artt. 81-117-119.97 della Costituzione italiana). La legge costituzionale è stata approvata sia dalla Camera dei Deputati e sia dal Senato della Repubblica a maggioranza dei due terzi nella seconda votazione precludendo cosi la possibilità di un referendum costituzionale dei cittadini. »
W la democrazia!!
Altalena - 2/1/2013
Dopo la mangiata pantagruelica dell'ultimo dell'anno ero preoccupato di aver vanificato gli sforzi della mia dieta...
Ieri però non ho mangiato praticamente niente (e non mi è costato fatica perché non avevo fame!) e oggi il mio peso è ritornato in linea con quello della scorsa settimana: 64.7Kg ovvero 2 etti in meno della volta scorsa...
Peccato però, perché nei giorni del mio disturbo intestinale (v. Altro che Bifröst: Enterogermina) il mio peso si era stabilizzato intorno ai 64 Kg. Credo insomma che questo 64.7Kg sia un po' bugiardo e che il mio peso vero sia di qualche etto inferiore...
Complessivamente ho perso 2.6Kg in quattro settimane, cioè circa 6 etti a settimana.
Stupidità - 4/1/2013
Qual è il cibo più stupido?
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La patata: non capisce un tubero...
Riflessione su guerre democratiche - 7/1/2013
Ho appena trovato un interessante video di Massimo Fini (v. Democrazia dirottata e Imbarazzante) rilanciato dal M5S tramite FB: conoscendo l'autore mi ha incuriosito questa collaborazione col movimento di Grillo e così l'ho subito visto con curiosità.
Nella prima parte Fini punta il dito contro le recenti guerre combattute nel nome della “democrazia”: in particolare (verso il minuto 5) fa notare come questi conflitti siano stati resi possibili dall'implosione dell'URSS e alla fine (a circa 5:50) usa la parolina magica “imperialismo”. Ovviamente mi è subito tornato in mente quanto avevo scritto appena ieri alla nota 5 di Scipione e Annibale...
Interessante anche la parte finale (da circa 10:30) dove fa una riflessione, che condivido pienamente, sulla “demonizzazione” del M5S da parte dei partiti tradizionali.
Infine non posso non ricordare il mio vecchio post del 2010 Democrazia al lavoro dove ironizzo sulle guerre per portare la "democrazia"...
Aggiornamento sul M5S - 11/1/2013
Volevo essere un po' più assiduo nei mie commenti pre elettorali ma poi non ne ho avuto voglia...
In realtà non ho scritto anche perché non ho niente di nuovo da dire: continuo a pensarla come scrissi in Voterò il M5S.
Credo cioè che votare per il M5S sia l'unico modo per dare un impulso significativo allo sviluppo della politica italiana: questo, non tanto per le qualità del M5S, quanto per la paura che un suo successo metterebbe ai partiti tradizionali...
Comunque sto seguendo ormai da giorni il blog di Grillo e adesso sono dell'opinione che il suo movimento venga boicottato dai media addirittura di più di quanto non pensassi prima!
Per questo consiglio a tutti coloro che sono interessati a farsi un'idea sul M5S di andare ANCHE a leggere il blog di Grillo. Da parte mia segnalo la pagina con le tappe del suo giro pre elettorale: di nuovo suggerisco di partecipare a chi ha la possibilità di farlo...
Cito da Wikipedia «Nell'Aprile 2012 il parlamento italiano ha definitivamente introdotto, come principio costituzionale nell'ordinamento giuridico italiano, il pareggio di bilancio (modificando gli artt. 81-117-119.97 della Costituzione italiana). La legge costituzionale è stata approvata sia dalla Camera dei Deputati e sia dal Senato della Repubblica a maggioranza dei due terzi nella seconda votazione precludendo cosi la possibilità di un referendum costituzionale dei cittadini. »
W la democrazia!!
Altalena - 2/1/2013
Dopo la mangiata pantagruelica dell'ultimo dell'anno ero preoccupato di aver vanificato gli sforzi della mia dieta...
Ieri però non ho mangiato praticamente niente (e non mi è costato fatica perché non avevo fame!) e oggi il mio peso è ritornato in linea con quello della scorsa settimana: 64.7Kg ovvero 2 etti in meno della volta scorsa...
Peccato però, perché nei giorni del mio disturbo intestinale (v. Altro che Bifröst: Enterogermina) il mio peso si era stabilizzato intorno ai 64 Kg. Credo insomma che questo 64.7Kg sia un po' bugiardo e che il mio peso vero sia di qualche etto inferiore...
Complessivamente ho perso 2.6Kg in quattro settimane, cioè circa 6 etti a settimana.
Stupidità - 4/1/2013
Qual è il cibo più stupido?
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La patata: non capisce un tubero...
Riflessione su guerre democratiche - 7/1/2013
Ho appena trovato un interessante video di Massimo Fini (v. Democrazia dirottata e Imbarazzante) rilanciato dal M5S tramite FB: conoscendo l'autore mi ha incuriosito questa collaborazione col movimento di Grillo e così l'ho subito visto con curiosità.
Nella prima parte Fini punta il dito contro le recenti guerre combattute nel nome della “democrazia”: in particolare (verso il minuto 5) fa notare come questi conflitti siano stati resi possibili dall'implosione dell'URSS e alla fine (a circa 5:50) usa la parolina magica “imperialismo”. Ovviamente mi è subito tornato in mente quanto avevo scritto appena ieri alla nota 5 di Scipione e Annibale...
Interessante anche la parte finale (da circa 10:30) dove fa una riflessione, che condivido pienamente, sulla “demonizzazione” del M5S da parte dei partiti tradizionali.
Infine non posso non ricordare il mio vecchio post del 2010 Democrazia al lavoro dove ironizzo sulle guerre per portare la "democrazia"...
Aggiornamento sul M5S - 11/1/2013
Volevo essere un po' più assiduo nei mie commenti pre elettorali ma poi non ne ho avuto voglia...
In realtà non ho scritto anche perché non ho niente di nuovo da dire: continuo a pensarla come scrissi in Voterò il M5S.
Credo cioè che votare per il M5S sia l'unico modo per dare un impulso significativo allo sviluppo della politica italiana: questo, non tanto per le qualità del M5S, quanto per la paura che un suo successo metterebbe ai partiti tradizionali...
Comunque sto seguendo ormai da giorni il blog di Grillo e adesso sono dell'opinione che il suo movimento venga boicottato dai media addirittura di più di quanto non pensassi prima!
Per questo consiglio a tutti coloro che sono interessati a farsi un'idea sul M5S di andare ANCHE a leggere il blog di Grillo. Da parte mia segnalo la pagina con le tappe del suo giro pre elettorale: di nuovo suggerisco di partecipare a chi ha la possibilità di farlo...
Altro che Bifröst: Enterogermina...
A CAUSA DELLA CRUDEZZA DELLE IMMAGINI, SI CONSIGLIA LA LETTURA DEL SEGUENTE PEZZO SOLO AD UN PUBBLICO ADULTO DALLO STOMACO E, SOPRATTUTTO, INTESTINO FORTI
Ieri, Natale, avevo mal di stomaco ed ero di cattivo umore e, conseguentemente, avevo scritto un pezzo ugualmente irritato.
I fatti seguenti hanno dimostrato che avevo le mie buoni ragioni...
La notte fra il 25 e il 26 sono stato completamente insonne: pensavo fosse colpa dell'improvvisa abbuffata e/o dell'ansia per il giro a parenti e amici che mi attendeva l'indomani.
La mattina, visto che non avevo chiuso occhio, decido di alzarmi alle 8:00 senza attendere l'allarme della sveglia in maniera da prepararmi con più calma. È superfluo per il racconto ma divertente: non erano le 8:00 ma le 7:00 perché evidentemente quando avevo impostato l'allarme, con un gioco di prestigio, ero anche riuscito ad aggiungere un'ora all'orario!
Comunque mi metto i pantaloni che avevo più volte indossato nel corso della settimana senza problemi: mi accorgo subito che mi stanno stretti ma non ci faccio troppo caso: penso che sia solo colpa dell'abbuffata del giorno prima e che la sensazione svanirà da sola.
Durante il viaggio in macchina mi accorgo che sono veramente “strizzato” ma sono troppo pigro per fermarmi a slacciarmi i pantaloni; contemporaneamente inizio a espellere dalla bocca del gas dall'odore di uova marce...
Arrivato da mio padre sto ancora bene, mi slaccio i pantaloni e questo dà sollievo alla mia pancia: certo il fastidio è ora evidente ma do tutta la colpa ai pantaloni e mi aspetto che passi da solo.
Partiamo in direzione mare e sull'autostrada alterno momenti di nausea a momenti in cui mi pare di stare bene: non mi preoccupo perché fortunatamente è mio padre che guida.
Arrivati dagli zii vado per la prima volta in bagno: non succede niente di anormale e ripartiamo poco dopo per andare a trovare altri parenti che ci hanno invitato a pranzo.
Il viaggio è simile a quello in autostrada: non mi sento benissimo ma non sono nemmeno preoccupato. Sono sicuro che il leggero malessere se ne andrà da solo.
La pancia è sempre più gonfia e i rigurgiti al gusto uovo marcio sempre più numerosi: arrivati da mio cugino me ne sto con i pantaloni slacciati (sono talmente strizzato che comunque non mi calano!).
Si arriva all'ora di pranzo e io sono ancora tranquillo: dopotutto in certi momenti mi sento benissimo e sicuramente non ho febbre. Cinque minuti prima di pranzo sento per la seconda volta l'urgenza di andare in bagno: ho un po' di diarrea ma niente di speciale; oltretutto mi capita quando dei pantaloni troppo stretti mi strizzano l'addome...
Finalmente siamo a tavola, ho il piatto bello fumante sotto il naso e viene fatto un brindisi alla mia salute (!). A quel punto mi devo rialzare e scappare in bagno per la terza volta.
E allora succede il finimondo: ho un attacco di diarrea come mai mi era capitato nella mia vita!
Probabilmente mi crolla anche la pressione: entrambe le mani mi si intorpidiscono e iniziano a formicolarmi; respiro a fatica; sento anche il bisogno di vomitare ma senza provarne un impulso abbastanza forte; le gambe mi si fiaccano e dubito che potrebbero sorreggermi; ho brividi e freddo come se avessi la febbre alta; sono ripiegato su me stesso, seduto sulla tazza, con la testa fra le ginocchia. Ogni tanto qualcuno preoccupato mi chiede se sto bene e io rispondo con un filo di voce solo dopo aver radunato le forze per parlare.
Ammetto di aver provato anche un po' di panico perché non avevo mai sperimentato un attacco del genere: il mio panico è buffo però! Mentre sono piegato in due e respiro a fatica inizio a considerare vari scenari e mi chiedo come fare per spostare la mia macchina lasciata in un posto dove l'indomani sarebbe stata multata: prendo nota di ricordarmi di consegnare le mie chiavi a chi di dovere e considero se sia il caso o meno di alzarmi per aprire la serratura del bagno nel caso che svenissi...
Lentamente riprendo a respirare meglio e la nausea diminuisce: in cinque minuti torno a stare decentemente e torno a farmi vivo dagli altri. In totale sono stato via sui 20-25 minuti!
Ovviamente non mangio e anzi passo un po' di tempo sdraiato sul divano (veramente comodo!). Sono fiacco ma sto benino dopo un po' mi rialzo bevo dell'acqua e non resisto ad assaggiare un po' di adorato pandoro (a me il panettone non piace).
Dopo un'ora sto di nuovo benissimo: inizio a chiedermi quale sia stata la causa del malessere. I pantaloni stretti possono essere forse stati un'aggravante ma non certo il motivo principale: sospetto un virus intestinale (però non ho febbre) oppure del cibo avariato (*1) mangiato il giorno prima.
Poi arriva il momento di passare dall'amico, a quel punto però ho paura di essere contagioso e mi trattengo pochissimo. Mi sento molto meglio che al mattino ma ho paura di ripeggiorare considerato che, una volta tornati a casa di mio padre, dovrò riprendere la mia macchina e fare almeno un 40 minuti di strada.
Il viaggio di ritorno va benissimo e continuo ad avere solo qualche sporadico rigurgito al gusto uovo marcio.
Finalmente a casa, nonostante mi senta benino, per cena mi limito a del riso in bianco. Vado a letto presto anche se, nonostante la stanchezza, non riesco a dormire: mentre sono a letto infatti mi sento rigonfiare lo stomaco e i rigurgiti all'uovo marcio si fanno più insistenti. Verso le 3:00 però l'intestino inizia ad agitarsi e sento un grande sommovimento interiore (ma non è commozione!) ma tutto si placa: anzi finalmente mi sparisce la sensazione di uova marce...
Da allora non ho avuto più niente e quindi credo non sia stato un virus ma realmente del cibo avariato o contaminato che mi ha fatto male: ora cercherò su internet i vari sintomi e, nel caso, aggiungerò le mie scoperte...
Modificato (27/12/2012): è Salmonellosi minore! Torna tutto: tipo di cibo ingerito (crema), tempi d'incubazione, «un sapore in bocca di "uova marce"». Oggi dovrei avere un giorno di stasi e domani «feci liquide, gialle, particolarmente odorose e a pH acido». Vedremo...
Modificato (10/3/2013): no, probabilmente si è trattato di qualcosa di diverso perché nei giorni successivi non ebbi nessuno dei sintomi descritti...
C'è però qualcosa di estremamente positivo in questo incidente: la mia dieta ne ha estremamente beneficiato!
La mattina di Natale (come riportato nel corto Peso di Natale) pesavo 64.9Kg.
All'indomani dell'abbuffata per pranzo e della cena modesta, la mattina del 26, pesavo 65.5Kg ma, il giorno stesso, appena rientrato a casa, ero passato a 64.1Kg.
Stamani, dopo la cena leggera di ieri sera, ero 63.9Kg!!
Sono consapevole che il calo è tutto dovuto ai liquidi e che lo riprenderò presto comunque è confortevole ripartire dal 27 pesando un chilo in meno di Natale mattina invece che due in più!
Nota (*1): ero stato il solo ad abbuffarsi di pasticcini (con crema e cioccolato) Coop che però, onestamente, mi erano parsi buonissimi...
Ieri, Natale, avevo mal di stomaco ed ero di cattivo umore e, conseguentemente, avevo scritto un pezzo ugualmente irritato.
I fatti seguenti hanno dimostrato che avevo le mie buoni ragioni...
La notte fra il 25 e il 26 sono stato completamente insonne: pensavo fosse colpa dell'improvvisa abbuffata e/o dell'ansia per il giro a parenti e amici che mi attendeva l'indomani.
La mattina, visto che non avevo chiuso occhio, decido di alzarmi alle 8:00 senza attendere l'allarme della sveglia in maniera da prepararmi con più calma. È superfluo per il racconto ma divertente: non erano le 8:00 ma le 7:00 perché evidentemente quando avevo impostato l'allarme, con un gioco di prestigio, ero anche riuscito ad aggiungere un'ora all'orario!
Comunque mi metto i pantaloni che avevo più volte indossato nel corso della settimana senza problemi: mi accorgo subito che mi stanno stretti ma non ci faccio troppo caso: penso che sia solo colpa dell'abbuffata del giorno prima e che la sensazione svanirà da sola.
Durante il viaggio in macchina mi accorgo che sono veramente “strizzato” ma sono troppo pigro per fermarmi a slacciarmi i pantaloni; contemporaneamente inizio a espellere dalla bocca del gas dall'odore di uova marce...
Arrivato da mio padre sto ancora bene, mi slaccio i pantaloni e questo dà sollievo alla mia pancia: certo il fastidio è ora evidente ma do tutta la colpa ai pantaloni e mi aspetto che passi da solo.
Partiamo in direzione mare e sull'autostrada alterno momenti di nausea a momenti in cui mi pare di stare bene: non mi preoccupo perché fortunatamente è mio padre che guida.
Arrivati dagli zii vado per la prima volta in bagno: non succede niente di anormale e ripartiamo poco dopo per andare a trovare altri parenti che ci hanno invitato a pranzo.
Il viaggio è simile a quello in autostrada: non mi sento benissimo ma non sono nemmeno preoccupato. Sono sicuro che il leggero malessere se ne andrà da solo.
La pancia è sempre più gonfia e i rigurgiti al gusto uovo marcio sempre più numerosi: arrivati da mio cugino me ne sto con i pantaloni slacciati (sono talmente strizzato che comunque non mi calano!).
Si arriva all'ora di pranzo e io sono ancora tranquillo: dopotutto in certi momenti mi sento benissimo e sicuramente non ho febbre. Cinque minuti prima di pranzo sento per la seconda volta l'urgenza di andare in bagno: ho un po' di diarrea ma niente di speciale; oltretutto mi capita quando dei pantaloni troppo stretti mi strizzano l'addome...
Finalmente siamo a tavola, ho il piatto bello fumante sotto il naso e viene fatto un brindisi alla mia salute (!). A quel punto mi devo rialzare e scappare in bagno per la terza volta.
E allora succede il finimondo: ho un attacco di diarrea come mai mi era capitato nella mia vita!
Probabilmente mi crolla anche la pressione: entrambe le mani mi si intorpidiscono e iniziano a formicolarmi; respiro a fatica; sento anche il bisogno di vomitare ma senza provarne un impulso abbastanza forte; le gambe mi si fiaccano e dubito che potrebbero sorreggermi; ho brividi e freddo come se avessi la febbre alta; sono ripiegato su me stesso, seduto sulla tazza, con la testa fra le ginocchia. Ogni tanto qualcuno preoccupato mi chiede se sto bene e io rispondo con un filo di voce solo dopo aver radunato le forze per parlare.
Ammetto di aver provato anche un po' di panico perché non avevo mai sperimentato un attacco del genere: il mio panico è buffo però! Mentre sono piegato in due e respiro a fatica inizio a considerare vari scenari e mi chiedo come fare per spostare la mia macchina lasciata in un posto dove l'indomani sarebbe stata multata: prendo nota di ricordarmi di consegnare le mie chiavi a chi di dovere e considero se sia il caso o meno di alzarmi per aprire la serratura del bagno nel caso che svenissi...
Lentamente riprendo a respirare meglio e la nausea diminuisce: in cinque minuti torno a stare decentemente e torno a farmi vivo dagli altri. In totale sono stato via sui 20-25 minuti!
Ovviamente non mangio e anzi passo un po' di tempo sdraiato sul divano (veramente comodo!). Sono fiacco ma sto benino dopo un po' mi rialzo bevo dell'acqua e non resisto ad assaggiare un po' di adorato pandoro (a me il panettone non piace).
Dopo un'ora sto di nuovo benissimo: inizio a chiedermi quale sia stata la causa del malessere. I pantaloni stretti possono essere forse stati un'aggravante ma non certo il motivo principale: sospetto un virus intestinale (però non ho febbre) oppure del cibo avariato (*1) mangiato il giorno prima.
Poi arriva il momento di passare dall'amico, a quel punto però ho paura di essere contagioso e mi trattengo pochissimo. Mi sento molto meglio che al mattino ma ho paura di ripeggiorare considerato che, una volta tornati a casa di mio padre, dovrò riprendere la mia macchina e fare almeno un 40 minuti di strada.
Il viaggio di ritorno va benissimo e continuo ad avere solo qualche sporadico rigurgito al gusto uovo marcio.
Finalmente a casa, nonostante mi senta benino, per cena mi limito a del riso in bianco. Vado a letto presto anche se, nonostante la stanchezza, non riesco a dormire: mentre sono a letto infatti mi sento rigonfiare lo stomaco e i rigurgiti all'uovo marcio si fanno più insistenti. Verso le 3:00 però l'intestino inizia ad agitarsi e sento un grande sommovimento interiore (ma non è commozione!) ma tutto si placa: anzi finalmente mi sparisce la sensazione di uova marce...
Da allora non ho avuto più niente e quindi credo non sia stato un virus ma realmente del cibo avariato o contaminato che mi ha fatto male: ora cercherò su internet i vari sintomi e, nel caso, aggiungerò le mie scoperte...
Modificato (27/12/2012): è Salmonellosi minore! Torna tutto: tipo di cibo ingerito (crema), tempi d'incubazione, «un sapore in bocca di "uova marce"». Oggi dovrei avere un giorno di stasi e domani «feci liquide, gialle, particolarmente odorose e a pH acido». Vedremo...
Modificato (10/3/2013): no, probabilmente si è trattato di qualcosa di diverso perché nei giorni successivi non ebbi nessuno dei sintomi descritti...
C'è però qualcosa di estremamente positivo in questo incidente: la mia dieta ne ha estremamente beneficiato!
La mattina di Natale (come riportato nel corto Peso di Natale) pesavo 64.9Kg.
All'indomani dell'abbuffata per pranzo e della cena modesta, la mattina del 26, pesavo 65.5Kg ma, il giorno stesso, appena rientrato a casa, ero passato a 64.1Kg.
Stamani, dopo la cena leggera di ieri sera, ero 63.9Kg!!
Sono consapevole che il calo è tutto dovuto ai liquidi e che lo riprenderò presto comunque è confortevole ripartire dal 27 pesando un chilo in meno di Natale mattina invece che due in più!
Nota (*1): ero stato il solo ad abbuffarsi di pasticcini (con crema e cioccolato) Coop che però, onestamente, mi erano parsi buonissimi...
mercoledì 26 dicembre 2012
Bifröst
Ho mangiato troppo. Per Natale intendo. Dopo tre settimane di dieta ho deciso di abbuffarmi: l'idea è quella di verificare la teoria secondo la quale se si mangia molto, tutto insieme, non si ingrassa perché l'organismo, più di tanto, non riesce ad assorbire.
Comunque adesso ho la pancia gonfia, una sonnolenza che sconfina nel mal di testa e un pessimo umore.
Vorrei protestare contro il Natale ma temo di cadere nello stereotipo della persona sola che vive le feste nella melanconia.
Però c'è del vero: oramai il Natale è un grande affare per le aziende che concentrano in questo periodo dell'anno le vendite. Le luci e gli addobbi hanno solo lo scopo di attirare i possibili acquirenti: non c'è sincerità dietro il sorriso di babbo Natale...
Se però non si partecipa al vortice degli acquisti allora cosa rimane?
Il significato religioso?
D'accordo, ma se non si è religiosi?
Resta la scusa per farsi un regalo, oppure per salutare i parenti o, come ho fatto io, per una mangiata?
Sì, però è un po' pochino, mi sembra, per tutto l'entusiasmo con cui la società vuol farci vivere questo periodo...
I bambini invece amano il Natale: cioè, non il Natale ma i regali.
I bambini hanno cioè dei desideri, delle speranze, e ancora non sanno che sono illusioni: pensano che il gioco atteso con ansia per giorni e scartato con frenesia in un attimo, li renderà felici per “sempre” (hanno uno strano senso del tempo...) mentre magari il divertimento durerà solo per qualche ora. A quel punto inizieranno a desiderare un altro gioco, magari visto a un amico oppure alla tivvù. È una lezione dura da imparare: forse perché va contro la natura umana. Oppure è la società che fin dall'infanzia ci inculca il principio “compra e sarai felice”. Sinceramente non ne sono sicuro.
Poi a una certa età, quasi improvvisamente, i vecchi balocchi non dicono più niente. Ma ancora il ragazzino non ha capito come va il mondo e, semplicemente, sposta i suoi desideri su qualcosa di diverso: magari il motorino, uno strumento musicale, un abito firmato...
La speranza della felicità è sempre viva, solo che ci si illude di raggiungerla attraverso oggetti meno banali dei vecchi balocchi: si è vissuto abbastanza per averi desideri più complessi del semplice “giocare e divertirsi” e i metodi per soddisfarli, a volte, diventano molto più indiretti.
Ma l'illusione di fondo, quella di raggiungere la felicità tramite un qualcosa, è ancora intatta.
A volte ci si può nascondere dietro a un “questo oggetto mi serve”. Ma anche la presunta utilità spesso è un inganno: ma questo non tutti arrivano a capirlo. Si maschera col dire “mi serve” qualcosa che, in ultima analisi, ci illude di poter renderci felici.
Il ragazzino diventa uomo e insegue altre illusioni: l'amore, la famiglia, il lavoro e/o il successo...
E i desideri, i regali, diventano funzionali a questi obiettivi. E chi dice “mi sto realizzando” viene stimato, magari anche invidiato, e invece non sta realizzando niente: cerca la base dell'arcobaleno ma non la raggiungerà mai...
Per i vichinghi l'arcobaleno, chiamato Bifröst, era un ponte infuocato sul quale vigilava costantemente il dio Heimdallr per proteggerlo dai giganti: esso collegava la terra al luogo mistico dove gli dèi tengono consiglio, le norne decidono il fato degli uomini e dove si erge il sacro Yggdrasill, l'albero cosmico. L'arcobaleno è quindi la manifestazione fisica di una soglia per l'aldilà.
La vanità dello sforzo con cui gli uomini che si affannano a raggiungere obiettivi illusori appare quindi evidente: a che pro impegnarsi così strenuamente per raggiungere una meta irraggiungibile quando basta chiudere gli occhi per oltrepassarla?
Io invece non desidero niente ma non per questo sono più felice. Annoiato sì, felice no.
Decisamente necessito di un digestivo...
Comunque adesso ho la pancia gonfia, una sonnolenza che sconfina nel mal di testa e un pessimo umore.
Vorrei protestare contro il Natale ma temo di cadere nello stereotipo della persona sola che vive le feste nella melanconia.
Però c'è del vero: oramai il Natale è un grande affare per le aziende che concentrano in questo periodo dell'anno le vendite. Le luci e gli addobbi hanno solo lo scopo di attirare i possibili acquirenti: non c'è sincerità dietro il sorriso di babbo Natale...
Se però non si partecipa al vortice degli acquisti allora cosa rimane?
Il significato religioso?
D'accordo, ma se non si è religiosi?
Resta la scusa per farsi un regalo, oppure per salutare i parenti o, come ho fatto io, per una mangiata?
Sì, però è un po' pochino, mi sembra, per tutto l'entusiasmo con cui la società vuol farci vivere questo periodo...
I bambini invece amano il Natale: cioè, non il Natale ma i regali.
I bambini hanno cioè dei desideri, delle speranze, e ancora non sanno che sono illusioni: pensano che il gioco atteso con ansia per giorni e scartato con frenesia in un attimo, li renderà felici per “sempre” (hanno uno strano senso del tempo...) mentre magari il divertimento durerà solo per qualche ora. A quel punto inizieranno a desiderare un altro gioco, magari visto a un amico oppure alla tivvù. È una lezione dura da imparare: forse perché va contro la natura umana. Oppure è la società che fin dall'infanzia ci inculca il principio “compra e sarai felice”. Sinceramente non ne sono sicuro.
Poi a una certa età, quasi improvvisamente, i vecchi balocchi non dicono più niente. Ma ancora il ragazzino non ha capito come va il mondo e, semplicemente, sposta i suoi desideri su qualcosa di diverso: magari il motorino, uno strumento musicale, un abito firmato...
La speranza della felicità è sempre viva, solo che ci si illude di raggiungerla attraverso oggetti meno banali dei vecchi balocchi: si è vissuto abbastanza per averi desideri più complessi del semplice “giocare e divertirsi” e i metodi per soddisfarli, a volte, diventano molto più indiretti.
Ma l'illusione di fondo, quella di raggiungere la felicità tramite un qualcosa, è ancora intatta.
A volte ci si può nascondere dietro a un “questo oggetto mi serve”. Ma anche la presunta utilità spesso è un inganno: ma questo non tutti arrivano a capirlo. Si maschera col dire “mi serve” qualcosa che, in ultima analisi, ci illude di poter renderci felici.
Il ragazzino diventa uomo e insegue altre illusioni: l'amore, la famiglia, il lavoro e/o il successo...
E i desideri, i regali, diventano funzionali a questi obiettivi. E chi dice “mi sto realizzando” viene stimato, magari anche invidiato, e invece non sta realizzando niente: cerca la base dell'arcobaleno ma non la raggiungerà mai...
Per i vichinghi l'arcobaleno, chiamato Bifröst, era un ponte infuocato sul quale vigilava costantemente il dio Heimdallr per proteggerlo dai giganti: esso collegava la terra al luogo mistico dove gli dèi tengono consiglio, le norne decidono il fato degli uomini e dove si erge il sacro Yggdrasill, l'albero cosmico. L'arcobaleno è quindi la manifestazione fisica di una soglia per l'aldilà.
La vanità dello sforzo con cui gli uomini che si affannano a raggiungere obiettivi illusori appare quindi evidente: a che pro impegnarsi così strenuamente per raggiungere una meta irraggiungibile quando basta chiudere gli occhi per oltrepassarla?
Io invece non desidero niente ma non per questo sono più felice. Annoiato sì, felice no.
Decisamente necessito di un digestivo...
martedì 25 dicembre 2012
Vecchi auguri natalizi
Trentadue anni fa la maestra mi fece scrivere il seguente bigliettino di auguri natalizi per i miei genitori.
L'immagine della fiamma e della cera della candela era stata preparata da lei mentre il resto della "personalizzazione" è mio.
Nel complesso mi pare passabilmente brutto:
Invece, per il messaggio vero e proprio del bigliettino, la maestra ci dette carta bianca e io mi sforzai di essere sì poetico ma anche attento al sociale. Devo anche aggiungere che, andando a scuola dalle suore e mangiando pochissimo (v. KGB le origini: ME.RIT.ANO) al loro refettorio, mi veniva costantemente rinfacciato che in Africa i bambini morivano di fame.
Così il mio pensiero volò, con innocenza infantile, anche a loro...
Ricordo che ci rimasi male quando vidi i miei genitori sghignazzare leggendo il bigliettino...
Stranamente la maestra non mi corresse il "vio gia" in luogo di "vi ho già", classico esempio della mia imperizia ortografica!
L'immagine della fiamma e della cera della candela era stata preparata da lei mentre il resto della "personalizzazione" è mio.
Nel complesso mi pare passabilmente brutto:
Invece, per il messaggio vero e proprio del bigliettino, la maestra ci dette carta bianca e io mi sforzai di essere sì poetico ma anche attento al sociale. Devo anche aggiungere che, andando a scuola dalle suore e mangiando pochissimo (v. KGB le origini: ME.RIT.ANO) al loro refettorio, mi veniva costantemente rinfacciato che in Africa i bambini morivano di fame.
Così il mio pensiero volò, con innocenza infantile, anche a loro...
Ricordo che ci rimasi male quando vidi i miei genitori sghignazzare leggendo il bigliettino...
Stranamente la maestra non mi corresse il "vio gia" in luogo di "vi ho già", classico esempio della mia imperizia ortografica!
lunedì 24 dicembre 2012
Voterò il M5S
Recentemente mi sono messo a “studiare” il M5S: è facile perché in pratica basta leggere il Blog di Beppe Grillo...
Mi sarebbe piaciuto potermi documentare anche su altre fonti ma i giornali italiani, schierati con questo o quel partito tradizionale, sono quasi totalmente inaffidabili quando descrivono il M5S: si affannano a trovare qualsiasi notizia per screditarlo e, ovviamente, non si preoccupano di pubblicare articoli che possano metterlo in buona luce.
Personalmente non apprezzavo Beppe Grillo e le sue iniziative tipo il “Vaffa day” o simili: troppo facile puntare il dito contro le cose che non vanno (del resto in Italia basta chiudere gli occhi, fare tre giri su sé stessi, e indicare a caso...). Avrei apprezzato invece un movimento più propositivo: che indicasse sì i problemi ma che proponesse anche delle soluzioni concrete (nel senso di attuabili) per risolverli...
Comunque, dopo l'esperienza un po' deludente del programma elettorale di Matteo Renzi (v. Programma Renzi), mi sono deciso a leggere quello del M5S.
Uffa, proprio in questo momento il sito è diventato inaccessibile...
Comunque, vado a memoria (lo lessi due settimane fa), il programma non mi impressionò per niente: in questo caso si tratta solo di una lista di idee, scarsamente organizzata, senza menzione delle priorità e degli obiettivi da raggiungere...
Più o meno era quello che mi aspettavo ma mi ha stupito per l'eccessiva sintesi: in pratica una frase per ogni idea. Insomma non si è voluto nemmeno dare l'illusione di avere un vero programma per attuare le idee degli slogan.
Volendo essere positivi si può pensare che il M5S sia consapevole di non avere alcuna possibilità di vincere le elezioni e, solo per questo, non cioè per incapacità, non si preoccupi di proporre un programma approfondito ai suoi elettori e non.
Il blog in sé stesso mi è piaciuto molto: i vari pezzi sono scritti molto bene e di gradevolissima lettura.
Del resto per me sarebbe difficile non apprezzare chi spara a zero su Monti!
Ho letto diversi interventi e in genere concordo con quanto viene scritto anche se, troppo spesso, l'accento è posto sulle cose che non vanno in Italia e nei suoi partiti tradizionali, sia di destra che di sinistra. Ecco, da questo punto di vista, apprezzo che vengano considerati (come faccio io stesso) sullo stesso basso livello sia la destra che la sinistra, con Berlusconi e il PD in primis...
In definitiva il M5S sembra essere il classico movimento di protesta: bravissimo a evidenziare le cose che non funzionano ma con poche soluzioni concrete. Insomma un movimento che deve il suo successo non tanto ai propri meriti quanto alla quasi completa incapacità dei partiti tradizionali.
Però, nonostante che la mia considerazione del M5S sia per i motivi sopraddetti piuttosto bassa, credo che molto probabilmente (direi al 90%) voterò per esso.
Col mio voto non spero di fare eleggere Beppe Grillo primo ministro (anche se sarebbe divertente!) quanto piuttosto di dare un forte segnale ai partiti tradizionali.
Se il M5S prendesse un 20% dei voti sono convinto che i partiti tradizionali si impaurirebbero molto in prospettiva delle elezioni successive dove, a seconda dei casi, il M5S potrebbe avere reali possibilità di vittoria. Un successo del M5S a queste elezioni farebbe sì, ad esempio, che il PD andasse in ginocchio a chiedere a Renzi di diventare il leader della sinistra! Ma anche nella destra, anche a causa dell'età di Berlusconi, sono convinto ci sarebbe un rinnovamento più o meno profondo...
Insomma voterò il M5S con la speranza di ottenere un rinnovamento della politica italiana.
Il problema è che, con un parlamento frammentato, è probabile che il giovane 87enne Presidente Napolitano rimetta al governo il suo amato, quanto deleterio per il paese, Monti...
Se ci fosse la possibilità di votare per un partito che mi garantisse l'esilio di Monti a Sant'Elena (ma mi accontenterei dovunque fuori dall'Italia e soprattutto fuori dai “cosiddetti”...) non esiterei a votarlo: ma attualmente il centro di Casini gli sta avvinghiato al collo come un amante desideroso, Bersani gli fa l'occhiolino e Berlusconi alterna schizofrenicamente fasi di amore e odio...
Comunque, via via che ci si avvicina alle elezioni, aggiornerò i miei lettori se cambio idea sulla mia intenzione di voto...
Mi sarebbe piaciuto potermi documentare anche su altre fonti ma i giornali italiani, schierati con questo o quel partito tradizionale, sono quasi totalmente inaffidabili quando descrivono il M5S: si affannano a trovare qualsiasi notizia per screditarlo e, ovviamente, non si preoccupano di pubblicare articoli che possano metterlo in buona luce.
Personalmente non apprezzavo Beppe Grillo e le sue iniziative tipo il “Vaffa day” o simili: troppo facile puntare il dito contro le cose che non vanno (del resto in Italia basta chiudere gli occhi, fare tre giri su sé stessi, e indicare a caso...). Avrei apprezzato invece un movimento più propositivo: che indicasse sì i problemi ma che proponesse anche delle soluzioni concrete (nel senso di attuabili) per risolverli...
Comunque, dopo l'esperienza un po' deludente del programma elettorale di Matteo Renzi (v. Programma Renzi), mi sono deciso a leggere quello del M5S.
Uffa, proprio in questo momento il sito è diventato inaccessibile...
Comunque, vado a memoria (lo lessi due settimane fa), il programma non mi impressionò per niente: in questo caso si tratta solo di una lista di idee, scarsamente organizzata, senza menzione delle priorità e degli obiettivi da raggiungere...
Più o meno era quello che mi aspettavo ma mi ha stupito per l'eccessiva sintesi: in pratica una frase per ogni idea. Insomma non si è voluto nemmeno dare l'illusione di avere un vero programma per attuare le idee degli slogan.
Volendo essere positivi si può pensare che il M5S sia consapevole di non avere alcuna possibilità di vincere le elezioni e, solo per questo, non cioè per incapacità, non si preoccupi di proporre un programma approfondito ai suoi elettori e non.
Il blog in sé stesso mi è piaciuto molto: i vari pezzi sono scritti molto bene e di gradevolissima lettura.
Del resto per me sarebbe difficile non apprezzare chi spara a zero su Monti!
Ho letto diversi interventi e in genere concordo con quanto viene scritto anche se, troppo spesso, l'accento è posto sulle cose che non vanno in Italia e nei suoi partiti tradizionali, sia di destra che di sinistra. Ecco, da questo punto di vista, apprezzo che vengano considerati (come faccio io stesso) sullo stesso basso livello sia la destra che la sinistra, con Berlusconi e il PD in primis...
In definitiva il M5S sembra essere il classico movimento di protesta: bravissimo a evidenziare le cose che non funzionano ma con poche soluzioni concrete. Insomma un movimento che deve il suo successo non tanto ai propri meriti quanto alla quasi completa incapacità dei partiti tradizionali.
Però, nonostante che la mia considerazione del M5S sia per i motivi sopraddetti piuttosto bassa, credo che molto probabilmente (direi al 90%) voterò per esso.
Col mio voto non spero di fare eleggere Beppe Grillo primo ministro (anche se sarebbe divertente!) quanto piuttosto di dare un forte segnale ai partiti tradizionali.
Se il M5S prendesse un 20% dei voti sono convinto che i partiti tradizionali si impaurirebbero molto in prospettiva delle elezioni successive dove, a seconda dei casi, il M5S potrebbe avere reali possibilità di vittoria. Un successo del M5S a queste elezioni farebbe sì, ad esempio, che il PD andasse in ginocchio a chiedere a Renzi di diventare il leader della sinistra! Ma anche nella destra, anche a causa dell'età di Berlusconi, sono convinto ci sarebbe un rinnovamento più o meno profondo...
Insomma voterò il M5S con la speranza di ottenere un rinnovamento della politica italiana.
Il problema è che, con un parlamento frammentato, è probabile che il giovane 87enne Presidente Napolitano rimetta al governo il suo amato, quanto deleterio per il paese, Monti...
Se ci fosse la possibilità di votare per un partito che mi garantisse l'esilio di Monti a Sant'Elena (ma mi accontenterei dovunque fuori dall'Italia e soprattutto fuori dai “cosiddetti”...) non esiterei a votarlo: ma attualmente il centro di Casini gli sta avvinghiato al collo come un amante desideroso, Bersani gli fa l'occhiolino e Berlusconi alterna schizofrenicamente fasi di amore e odio...
Comunque, via via che ci si avvicina alle elezioni, aggiornerò i miei lettori se cambio idea sulla mia intenzione di voto...
domenica 23 dicembre 2012
Altra ipocrisia
Volevo scrivere d'altro (di due cose che odio: la revisione dell'auto e il controllo della caldaia) ma il solito articolo del Corriere.it è riuscito a trasmettermi una scarica d'irritazione tale da farmi cambiare idea.
L'articolo è Gli argomenti del capo dello Stato dove viene ricostruito, non so con quale accuratezza, l'ultimo colloquio fra Monti e il giovane Presidente 87enne della Repubblica Italiana.
Il passaggio che mi ha irritato è questo:
«...i sondaggisti hanno cominciato a saggiarne [di Monti] il peso elettorale, che oscilla intorno al 15 per cento. Non oltre, a quanto pare.
Gli basta rappresentare una simile quota di cittadini? È l'interrogativo che si è posto, e che gli ha posto, il capo dello Stato. Può, con un seguito del genere, intestarsi la missione che ritiene necessaria per riequilibrare i sacrifici e far ripartire la crescita dell'Italia? Insomma, come potrebbe ricavarsi davvero un ruolo significativo, se alla verifica del voto le sue prospettive si fermassero a quel debole punteggio?»
Si tratta di domande retoriche e la loro risposta è "no".
In altre parole il passaggio dice: se Monti “scendesse in campo” il suo partito/movimento otterrebbe circa il 15% dei voti. Napolitano si chiede se, avendo alle spalle una legittimazione così esigua, potrebbe poi porsi a capo di una coalizione per continuare la propria missione di “salvare” l'Italia.
Nel prosieguo dell'articolo gli viene consigliato di non prendere posizioni precise, di non schierarsi, per rimanere “neutrale”...
Possibile che non si veda l'ipocrisia di questa affermazione?
Cioè, che non la veda il nostro Presidente non mi stupisce: è un politico, così abituato al cinismo e all'ipocrisia della politica da non rendersi conto di quanto le proprie parole siano contraddittorie e ipocrite. E il giornalista che ha redatto questo articolo? Anch'egli è talmente assuefatto al linguaggio politico da aver sospeso la propria capacità di giudizio? Probabilmente sì...
Ma gli italiani? Possibile che ai lettori del Corriere.it non sia rimasta una stilla di buon senso sufficiente a individuare immediatamente l'ipocrisia insita in quelle parole?
Bo... magari è colpa dell'ottimo corso Think again (consigliato a tutti) che ha esaltato la mia capacità di analizzare le argomentazioni contenute nelle frasi...
Comunque la contraddizione nelle parole del Presidente, spiegabile solo con estrema ipocrisia, mi appare evidente.
In pratica si ammonisce Monti a non rendere palese la propria impopolarità presentandosi in prima persona alle elezioni. La motivazione è che sarebbe poi estremamente difficile giustificare al rimanente 85% degli italiani (votanti) le sue scelte, a dir poco impopolari, se dovesse comunque diventare capo di un secondo governo tecnico.
Il Presidente riconosce cioè che Monti ha un grosso problema di legittimità, non per nulla io gli aggiungo spesso l'appellativo di “non-eletto”, ma invece di arrivare alla logica conclusione, ovvero che ha e avrebbe l'autorità legale ma non legittima/morale di imporre i suoi provvedimenti (e quindi, secondo me, non dovrebbe farlo!), finisce consigliando di non palesare il suo scarso seguito.
Con logica completamente antidemocratica il Presidente della Repubblica sembra dire che è meglio che Monti non abbia nessuna legittimità piuttosto che l'esigua legittimità datagli dal 15% dei votanti.
Parlo di logica antidemocratica perché, almeno a parole, la democrazia dovrebbe cercare di concretizzare, in maniera seppur imperfetta, la volontà della maggioranza del popolo mentre in pratica, il consiglio di Napolitano, suggerisce a Monti la maniera migliore per, una volta ancora a capo del governo, andare contro al volere popolare.
Da cosa deriva questo apparente disprezzo della meccanica democratica da parte del Presidente? Secondo me rispecchia, dalla parte politica, la mancanza di mentalità democratica degli italiani (vedi i miei numerosi interventi col marcatore “Democrazia”): gli italiani votano ignorando la logica della democrazia, ad esempio non esaminando accuratamente i programmi elettorali, e i politici se ne approfittano cinicamente, ad esempio proponendo dei programmi elettorali superficiali e con numerosi punti semplicemente irrealizzabili...
L'articolo è Gli argomenti del capo dello Stato dove viene ricostruito, non so con quale accuratezza, l'ultimo colloquio fra Monti e il giovane Presidente 87enne della Repubblica Italiana.
Il passaggio che mi ha irritato è questo:
«...i sondaggisti hanno cominciato a saggiarne [di Monti] il peso elettorale, che oscilla intorno al 15 per cento. Non oltre, a quanto pare.
Gli basta rappresentare una simile quota di cittadini? È l'interrogativo che si è posto, e che gli ha posto, il capo dello Stato. Può, con un seguito del genere, intestarsi la missione che ritiene necessaria per riequilibrare i sacrifici e far ripartire la crescita dell'Italia? Insomma, come potrebbe ricavarsi davvero un ruolo significativo, se alla verifica del voto le sue prospettive si fermassero a quel debole punteggio?»
Si tratta di domande retoriche e la loro risposta è "no".
In altre parole il passaggio dice: se Monti “scendesse in campo” il suo partito/movimento otterrebbe circa il 15% dei voti. Napolitano si chiede se, avendo alle spalle una legittimazione così esigua, potrebbe poi porsi a capo di una coalizione per continuare la propria missione di “salvare” l'Italia.
Nel prosieguo dell'articolo gli viene consigliato di non prendere posizioni precise, di non schierarsi, per rimanere “neutrale”...
Possibile che non si veda l'ipocrisia di questa affermazione?
Cioè, che non la veda il nostro Presidente non mi stupisce: è un politico, così abituato al cinismo e all'ipocrisia della politica da non rendersi conto di quanto le proprie parole siano contraddittorie e ipocrite. E il giornalista che ha redatto questo articolo? Anch'egli è talmente assuefatto al linguaggio politico da aver sospeso la propria capacità di giudizio? Probabilmente sì...
Ma gli italiani? Possibile che ai lettori del Corriere.it non sia rimasta una stilla di buon senso sufficiente a individuare immediatamente l'ipocrisia insita in quelle parole?
Bo... magari è colpa dell'ottimo corso Think again (consigliato a tutti) che ha esaltato la mia capacità di analizzare le argomentazioni contenute nelle frasi...
Comunque la contraddizione nelle parole del Presidente, spiegabile solo con estrema ipocrisia, mi appare evidente.
In pratica si ammonisce Monti a non rendere palese la propria impopolarità presentandosi in prima persona alle elezioni. La motivazione è che sarebbe poi estremamente difficile giustificare al rimanente 85% degli italiani (votanti) le sue scelte, a dir poco impopolari, se dovesse comunque diventare capo di un secondo governo tecnico.
Il Presidente riconosce cioè che Monti ha un grosso problema di legittimità, non per nulla io gli aggiungo spesso l'appellativo di “non-eletto”, ma invece di arrivare alla logica conclusione, ovvero che ha e avrebbe l'autorità legale ma non legittima/morale di imporre i suoi provvedimenti (e quindi, secondo me, non dovrebbe farlo!), finisce consigliando di non palesare il suo scarso seguito.
Con logica completamente antidemocratica il Presidente della Repubblica sembra dire che è meglio che Monti non abbia nessuna legittimità piuttosto che l'esigua legittimità datagli dal 15% dei votanti.
Parlo di logica antidemocratica perché, almeno a parole, la democrazia dovrebbe cercare di concretizzare, in maniera seppur imperfetta, la volontà della maggioranza del popolo mentre in pratica, il consiglio di Napolitano, suggerisce a Monti la maniera migliore per, una volta ancora a capo del governo, andare contro al volere popolare.
Da cosa deriva questo apparente disprezzo della meccanica democratica da parte del Presidente? Secondo me rispecchia, dalla parte politica, la mancanza di mentalità democratica degli italiani (vedi i miei numerosi interventi col marcatore “Democrazia”): gli italiani votano ignorando la logica della democrazia, ad esempio non esaminando accuratamente i programmi elettorali, e i politici se ne approfittano cinicamente, ad esempio proponendo dei programmi elettorali superficiali e con numerosi punti semplicemente irrealizzabili...
venerdì 21 dicembre 2012
Corollario alla lettura dei giornali
Alla luce di quanto appreso grazie al corso in linea di Coursera.org (v. Think Again) posso adesso formalizzare un po' meglio quanto scrissi nel pezzo Come leggere i giornali al quale comunque rimando per i particolari della teoria ivi esposta.
All'epoca mi limitai ad ammonire alla cautela quando si leggono, scrissi genericamente, “idee” che confermano quanto già si pensa perché in questi casi il nostro giudizio non è obiettivo.
Adesso la meccanica delle discussioni mi è più chiara: gli elementi fondamentali sono le argomentazioni che, tramite una o più premesse, portano alle relative conclusioni.
Il pericolo non sta quindi genericamente nelle “idee” ma, più precisamente, nelle conclusioni che condividiamo con troppo entusiasmo: quando leggiamo una conclusione su cui siamo d'accordo tendiamo infatti a tralasciare o comunque a giudicare non obiettivamente le premesse associate, ovvero i ragionamenti/fatti/ipotesi che la giustificano.
Un esempio banale: chi odia Berlusconi e trova scritto sul giornale XXX il titolo “Berlusconi è un idiota” rischia di non andare oltre: rischia cioè di non analizzare con la dovuta attenzione le premesse che, presumibilmente, saranno contenute nell'articolo e che dovrebbero giustificare la conclusione che Berlusconi sia un idiota.
Il fatto è che le sole conclusioni, di per sé, non significano niente se non sono giustificate...
Il rischio è di prendere per vero qualsiasi affermazione che ci piace (perché magari pensiamo già qualcosa di simile o semplicemente perché vogliamo crederci...) senza preoccuparci di stabilire se siamo giustificati o no a farlo.
Questo è un comportamento irrazionale: non ci sono giustificazioni infatti per affidarci ciecamente alla logica altrui.
Chi abitualmente non riflette autonomamente su ciò che legge (o, più in generale, su ciò che gli viene comunicato) rischia di venire manipolato e di costruirsi un bagaglio di false nozioni che lo potrebbero portare a effettuare scelte sbagliate.
All'epoca mi limitai ad ammonire alla cautela quando si leggono, scrissi genericamente, “idee” che confermano quanto già si pensa perché in questi casi il nostro giudizio non è obiettivo.
Adesso la meccanica delle discussioni mi è più chiara: gli elementi fondamentali sono le argomentazioni che, tramite una o più premesse, portano alle relative conclusioni.
Il pericolo non sta quindi genericamente nelle “idee” ma, più precisamente, nelle conclusioni che condividiamo con troppo entusiasmo: quando leggiamo una conclusione su cui siamo d'accordo tendiamo infatti a tralasciare o comunque a giudicare non obiettivamente le premesse associate, ovvero i ragionamenti/fatti/ipotesi che la giustificano.
Un esempio banale: chi odia Berlusconi e trova scritto sul giornale XXX il titolo “Berlusconi è un idiota” rischia di non andare oltre: rischia cioè di non analizzare con la dovuta attenzione le premesse che, presumibilmente, saranno contenute nell'articolo e che dovrebbero giustificare la conclusione che Berlusconi sia un idiota.
Il fatto è che le sole conclusioni, di per sé, non significano niente se non sono giustificate...
Il rischio è di prendere per vero qualsiasi affermazione che ci piace (perché magari pensiamo già qualcosa di simile o semplicemente perché vogliamo crederci...) senza preoccuparci di stabilire se siamo giustificati o no a farlo.
Questo è un comportamento irrazionale: non ci sono giustificazioni infatti per affidarci ciecamente alla logica altrui.
Chi abitualmente non riflette autonomamente su ciò che legge (o, più in generale, su ciò che gli viene comunicato) rischia di venire manipolato e di costruirsi un bagaglio di false nozioni che lo potrebbero portare a effettuare scelte sbagliate.
giovedì 20 dicembre 2012
Lezione XLVI: raccogliere
È stata una lezione ricca con una utilissima spiegazione teorica...
Riscaldamento: un paio di modifiche di cui una importante. Il primo cambiamento è quello di lasciare momentaneamente stare la backing track di Youtube e di tornare a usare il metronomo (*1): in particolare dovrò suonare la scala con tre note per corda (immagino abbia un nome ben definito ma non lo conosco/ricordo) ripetendo le note sulla stessa corda due volte con pennata alternata (in maniera da passare alla corda successiva con la direzione di plettrata invariata) e soprattutto suonando le tre note in un clic del metronomo.
Per capirci:
Il secondo cambiamento è addirittura lo studio di un riff (vedi la scansione alla sezione Teoria): si tratta di Sweet child of mine dei Guns N' Roses...
Il suo scopo è quello di esercitarsi sul salto di corda. Vedremo come e se riuscirò a digerirla nel riscaldamento...
Pattern: ho raggiunto l'obiettivo degli 80bpm con la ritmica wall ma per il momento non la cambiamo (più che per scelta temo per dimenticanza!). Comunque abbiamo aggiunto un nuovo giro: G|Dm|F|C che sostituirò ad Am|G|F|E...
Aces High: praticamente niente di nuovo: avendo dei problemi sull'assolo iniziale (una singola battuta suonata in ciclo continuo) avevo studiato da solo come partire con la pennata. Alla fine ero arrivato alla conclusione che iniziando con la pennata verso l'alto mi rimaneva molto più facile: il maestro mi ha confermato che ho fatto bene.
Inoltre avevo dei dubbi sulla mia esecuzione dell'armonica (v. Lezione XLV) ma il maestro mi ha detto che è accettabile.
What's Up: In Lezione XLV avevo scritto che non mi dava più problemi ma poi ho avuto una involuzione: in particolare mi sono accorto che suonando ascoltando la musica dalle cassettine del PC (e quindi a un volume relativamente basso) tendo a confondermi molto di più che ascoltandola tramite le cuffie. Sono ottimista che esercitandomi ancora un po' con le cuffie riuscirò a non perdere il ritmo.
Knocking On Heaven's Door: anche qui niente di nuovo, ho finito di memorizzare tutte le battute dell'assolo difficile (v. Lezione XLIV) e adesso sto aumentando i bmp: sono a 44 e devo arrivare fino a 64bpm.
Brano: ho finito d'imparare il brano Chevalier de la table. Era molto facile e anche dedicandogli poco tempo l'ho memorizzato. Adesso sono a 70bpm e devo arrivare a 80: credo che ce la farò in poche esercitazioni.
Compiti per le vacanze: poiché passeranno molti giorni prima della prossima lezione (forse dopo la befana) il maestro mi ha anche dato i compiti per le vacanze! Si tratta di due brani su cui inizierò a lavorare una volta perfezionato Chevalier de la table.
Il primo è il riff, tutto in legato, Layla, di Eric Clapton, meglio noto come il “motivetto” della pubblicità dell'Opel: solo poche note ma con due hammer on e un pull off immediatamente successivo al secondo hammer on...
Il secondo brano è invece The Hellion (che è l'introduzione di circa 40 secondi a Electric Eye) dei Judas Priest: secondo il maestro è facile e posso impararla tutta (ma?!...).
Teoria: infine mi sono finalmente ricordato di chiedere al maestro di spiegarmi per bene la relazione fra i pick up, la levetta e i toni nella mia chitarra Colita. Molte volte mi aveva accennato di mettere la levetta in una certa posizione per un particolare pezzo ma, non avendo il quadro d'insieme, continuavo a dimenticarmi cosa fare!
Il maestro mi ha disegnato il seguente schema che mi pare decisamente auto esemplificativo:
Nota (*1): al posto del metronomo userò, come al solito, il programma Hydrogen Drum Machine...
Riscaldamento: un paio di modifiche di cui una importante. Il primo cambiamento è quello di lasciare momentaneamente stare la backing track di Youtube e di tornare a usare il metronomo (*1): in particolare dovrò suonare la scala con tre note per corda (immagino abbia un nome ben definito ma non lo conosco/ricordo) ripetendo le note sulla stessa corda due volte con pennata alternata (in maniera da passare alla corda successiva con la direzione di plettrata invariata) e soprattutto suonando le tre note in un clic del metronomo.
Per capirci:
Il secondo cambiamento è addirittura lo studio di un riff (vedi la scansione alla sezione Teoria): si tratta di Sweet child of mine dei Guns N' Roses...
Il suo scopo è quello di esercitarsi sul salto di corda. Vedremo come e se riuscirò a digerirla nel riscaldamento...
Pattern: ho raggiunto l'obiettivo degli 80bpm con la ritmica wall ma per il momento non la cambiamo (più che per scelta temo per dimenticanza!). Comunque abbiamo aggiunto un nuovo giro: G|Dm|F|C che sostituirò ad Am|G|F|E...
Aces High: praticamente niente di nuovo: avendo dei problemi sull'assolo iniziale (una singola battuta suonata in ciclo continuo) avevo studiato da solo come partire con la pennata. Alla fine ero arrivato alla conclusione che iniziando con la pennata verso l'alto mi rimaneva molto più facile: il maestro mi ha confermato che ho fatto bene.
Inoltre avevo dei dubbi sulla mia esecuzione dell'armonica (v. Lezione XLV) ma il maestro mi ha detto che è accettabile.
What's Up: In Lezione XLV avevo scritto che non mi dava più problemi ma poi ho avuto una involuzione: in particolare mi sono accorto che suonando ascoltando la musica dalle cassettine del PC (e quindi a un volume relativamente basso) tendo a confondermi molto di più che ascoltandola tramite le cuffie. Sono ottimista che esercitandomi ancora un po' con le cuffie riuscirò a non perdere il ritmo.
Knocking On Heaven's Door: anche qui niente di nuovo, ho finito di memorizzare tutte le battute dell'assolo difficile (v. Lezione XLIV) e adesso sto aumentando i bmp: sono a 44 e devo arrivare fino a 64bpm.
Brano: ho finito d'imparare il brano Chevalier de la table. Era molto facile e anche dedicandogli poco tempo l'ho memorizzato. Adesso sono a 70bpm e devo arrivare a 80: credo che ce la farò in poche esercitazioni.
Compiti per le vacanze: poiché passeranno molti giorni prima della prossima lezione (forse dopo la befana) il maestro mi ha anche dato i compiti per le vacanze! Si tratta di due brani su cui inizierò a lavorare una volta perfezionato Chevalier de la table.
Il primo è il riff, tutto in legato, Layla, di Eric Clapton, meglio noto come il “motivetto” della pubblicità dell'Opel: solo poche note ma con due hammer on e un pull off immediatamente successivo al secondo hammer on...
Il secondo brano è invece The Hellion (che è l'introduzione di circa 40 secondi a Electric Eye) dei Judas Priest: secondo il maestro è facile e posso impararla tutta (ma?!...).
Teoria: infine mi sono finalmente ricordato di chiedere al maestro di spiegarmi per bene la relazione fra i pick up, la levetta e i toni nella mia chitarra Colita. Molte volte mi aveva accennato di mettere la levetta in una certa posizione per un particolare pezzo ma, non avendo il quadro d'insieme, continuavo a dimenticarmi cosa fare!
Il maestro mi ha disegnato il seguente schema che mi pare decisamente auto esemplificativo:
Nota (*1): al posto del metronomo userò, come al solito, il programma Hydrogen Drum Machine...
mercoledì 19 dicembre 2012
Ottima dieta!
Stamani finalmente un buon risultato: 65.1Kg, ovvero -2.2Kg dall'inizio della dieta e -1.7 rispetto all'altra settimana!
In effetti ci contavo visto che, per tutta la settimana, mi ero attestato intorno ai 65.5Kg. Rispetto alla scorsa volta, quando mi era capitato un picco di peso positivo, penso di aver indovinato un picco negativo e che quindi il mio peso reale sia di qualche etto maggiore.
Comunque, visto che mi trovo bene, ho deciso di proseguire la dieta per un'altra settimana e poi a Natale faccio (forse...) una grande mangiata!
Fascinazione - 20/12/2012
Ripensavo alla mia fascinazione con le donne, mai viste prima, che mi capita di sognare e delle quali riporto diligentemente delle noiose descrizioni...
Mi piace immaginare che i miei bizzarri neuroni credano che tali persone esistano realmente, da qualche parte in qualche tempo, e che questi sogni mostrino frammenti di altre realtà captate per sbaglio, come fossero interferenze, dal mio inconscio...
COMUNICATO UFFICIALE 2 - 23/12/2012
KGB mi ha spedito una furente missiva che, con varie e oggettivamente interessanti argomentazioni, scaglia una durissima invettiva contro l'intero genere femminile. Sebbene sia stata evidentemente scritta in un momento di sconforto, dissociandomi preventivamente sia dal contenuto che dai suoi toni troppo forti, mi sento comunque in obbligo di pubblicarla integralmente e senza censure:
«Le donne sono grasse e antipatiche!»
KGB
Peso di Natale - 25/12/2012
Durante la settimana, dopo un ottimo inizio, sono sempre rimasto attestato sui (+ o -) 65.5Kg mentre il mio obiettivo era scendere sotto i 65.0Kg. Nonostante l'impegno non ci sono riuscito... Mi chiedo se sia colpa delle lenticchie: ne ho fatte in umido una confezione da 5 etti e me ne è venuta una quantità bastante a sfamare 10 persone: così sono giorni che pasteggio con lenticchie...
Ancora stamani ero 65.1Kg allora sono tornato in bagno e mi sono "sforzato": risultato 64.9Kg!
Ricapitolando ho perso 2,4Kg in tre settimane che mi pare un ottimo risultato: oggi però faro una grande mangiata che probabilmente sarà replicata domani. Sono curioso di verificare quale aumento di peso comporterà.
Famigliuola - 25/12/2012
Già che ero a scannare...
Ritratto di famiglia su carta (velina!) disegnato a tre anni (e 5 mesi): notare l'inversione del naso con la bocca nella "mamma" e nello stesso "KGB" (cfr. corto Ritratti di nonne).
In effetti ci contavo visto che, per tutta la settimana, mi ero attestato intorno ai 65.5Kg. Rispetto alla scorsa volta, quando mi era capitato un picco di peso positivo, penso di aver indovinato un picco negativo e che quindi il mio peso reale sia di qualche etto maggiore.
Comunque, visto che mi trovo bene, ho deciso di proseguire la dieta per un'altra settimana e poi a Natale faccio (forse...) una grande mangiata!
Fascinazione - 20/12/2012
Ripensavo alla mia fascinazione con le donne, mai viste prima, che mi capita di sognare e delle quali riporto diligentemente delle noiose descrizioni...
Mi piace immaginare che i miei bizzarri neuroni credano che tali persone esistano realmente, da qualche parte in qualche tempo, e che questi sogni mostrino frammenti di altre realtà captate per sbaglio, come fossero interferenze, dal mio inconscio...
COMUNICATO UFFICIALE 2 - 23/12/2012
KGB mi ha spedito una furente missiva che, con varie e oggettivamente interessanti argomentazioni, scaglia una durissima invettiva contro l'intero genere femminile. Sebbene sia stata evidentemente scritta in un momento di sconforto, dissociandomi preventivamente sia dal contenuto che dai suoi toni troppo forti, mi sento comunque in obbligo di pubblicarla integralmente e senza censure:
«Le donne sono grasse e antipatiche!»
KGB
Peso di Natale - 25/12/2012
Durante la settimana, dopo un ottimo inizio, sono sempre rimasto attestato sui (+ o -) 65.5Kg mentre il mio obiettivo era scendere sotto i 65.0Kg. Nonostante l'impegno non ci sono riuscito... Mi chiedo se sia colpa delle lenticchie: ne ho fatte in umido una confezione da 5 etti e me ne è venuta una quantità bastante a sfamare 10 persone: così sono giorni che pasteggio con lenticchie...
Ancora stamani ero 65.1Kg allora sono tornato in bagno e mi sono "sforzato": risultato 64.9Kg!
Ricapitolando ho perso 2,4Kg in tre settimane che mi pare un ottimo risultato: oggi però faro una grande mangiata che probabilmente sarà replicata domani. Sono curioso di verificare quale aumento di peso comporterà.
Famigliuola - 25/12/2012
Già che ero a scannare...
Ritratto di famiglia su carta (velina!) disegnato a tre anni (e 5 mesi): notare l'inversione del naso con la bocca nella "mamma" e nello stesso "KGB" (cfr. corto Ritratti di nonne).
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