Trentadue anni fa la maestra mi fece scrivere il seguente bigliettino di auguri natalizi per i miei genitori.
L'immagine della fiamma e della cera della candela era stata preparata da lei mentre il resto della "personalizzazione" è mio.
Nel complesso mi pare passabilmente brutto:
Invece, per il messaggio vero e proprio del bigliettino, la maestra ci dette carta bianca e io mi sforzai di essere sì poetico ma anche attento al sociale. Devo anche aggiungere che, andando a scuola dalle suore e mangiando pochissimo (v. KGB le origini: ME.RIT.ANO) al loro refettorio, mi veniva costantemente rinfacciato che in Africa i bambini morivano di fame.
Così il mio pensiero volò, con innocenza infantile, anche a loro...
Ricordo che ci rimasi male quando vidi i miei genitori sghignazzare leggendo il bigliettino...
Stranamente la maestra non mi corresse il "vio gia" in luogo di "vi ho già", classico esempio della mia imperizia ortografica!
alla prima stazione
1 ora fa
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