Questo post necessita di una lunga premessa per varie ragioni: mi pare interessante; mi dà l'opportunità di spiegare l'origine dei miei interventi sulla democrazia (v. Democrazia (1/3), etc); ma soprattutto ho voglia di farlo perché c'è quel pizzico di serendipità che sempre mi affascina!
Tutto cominciò lo scorso Natale, quello del 2011, quando un'amica mi regalò Sudditi di Massimo Fini, Marsilio Editori, 2004. Leggendo il sottotitolo del libro, “Manifesto contro la Democrazia”, capii che l'argomento era, appunto, la democrazia; siccome però nell'estate del 2011 avevo già scritto i miei primi due post su questa materia decisi di non iniziare a leggerlo prima di aver terminato la mia serie.
È un fenomeno che mi capita spesso: se sono impegnato in un progetto creativo odio ricevere commenti (o nuove nozioni, nel caso della lettura di un libro) che possano condizionare la mia fantasia. Così ringraziai l'amica dicendole però che avrei letto il libro solo dopo aver terminato di scrivere i miei post sull'argomento. Rimanda e rimanda ho finito questa serie a inizio settembre e, solo dopo un po', mi sono ricordato di questo libriccino che avevo messo da parte...
Finalmente l'ho letto e sono rimasto a bocca aperta per lo stupore: il libro ricalca, esponendole cento volte meglio, la maggior parte delle mie idee! Addirittura abbiamo un paio di esempi in comune!
Da una parte sono orgoglioso che uno scrittore/giornalista affermato come Massimo Fini la pensi sostanzialmente come me: questo nobilita le mie idee che, invece di essere solo le opinioni di un nessuno, assurgono a livello di teorie ufficiali sebbene minoritarie e neglette.
D'altra parte sono imbarazzato perché la somiglianza fra le nostre idee è così marcata, seppure non totale, che potrebbe sembrare che io abbia letto il libro e ne abbia poi fatto un rozzo riassunto...
Sono rimasto così sorpreso dalla sintonia fra le nostre idee che ho ricontattato l'amica per chiederle se era un caso che mi avesse regalato questo libro: mi chiedevo cioè se lei fosse stata a conoscenza, o avesse intuito, le mie idee sulla democrazia perché non mi sembrava che ne avessimo discusso insieme. Magari poteva aver letto qualche mio post al riguardo ma ne dubito: lei rientra in quell'ampia fascia di persone che trovano i miei post troppo lunghi e noiosi per leggerli quotidianamente...
Alla mia domanda diretta ha risposto: «perché non mi sei parso particolarmente orientato a livello ideologico, in un senso o nell'altro...»
Che in realtà, più che rispondere alla mia domanda, ne apre altre...
In conclusione... la premessa mi è sfuggita di mano diventando lunghissima! Comunque questo libro mi è piaciuto molto e sicuramente ne farò una disanima completa nei prossimi giorni...
alla prima stazione
1 ora fa
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