Come spesso mi accade oggi avrei preferito scrivere di tutt'altra materia: a volte però succedono degli episodi che ti scuotono talmente da farti cambiare programma...
In particolare, andando su Wikipedia (*1), ho trovato un banner che, nella sua sostanza, era già apparso qualche tempo fa:
Insomma niente di nuovo (cfr. con Pericolo libertà dello scorso giugno e affini) è solo che i tempi della politica italiana sono lenti e le leggi, fra modifiche e votazioni, hanno bisogno di anni per essere approvate...
Ma adesso, stando a wikipedia.it, siamo realmente prossimi all'approvazione finale.
È inutile che ripeta le mie idee al riguardo: le riassumetti in Pericolo libertà fornendo anche vari collegamenti ad altri miei interventi affini...
Faccio quindi finta che il lettore sappia già la mia opinione e mi limito a una nuova osservazione (*2).
Uno dei passaggi più dubbi del nuovo disegno di legge in dirittura di arrivo è il seguente (tratto dal link presente nel banner di wikipedia):
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Le critiche a questo comma sono ben note (*2): non solo sarebbe un bavaglio per wikipedia ma anche, ad esempio, per tutti i blog.
La “novità” su cui voglio far riflettere è la seguente constatazione: i nostri politici, per quanto inetti e impreparati, NON sono completamente stupidi. Eppure i risultati “indesiderati” di questa legge sono oramai ben noti a tutti coloro che abbiano un minimo di cervello...
Quindi, evidentemente, i nostri politici sono ben consapevoli degli effetti indiretti (diminuzione della libertà di espressione dei cittadini) di questo comma apparentemente innocente.
Allora, se i nostri politici hanno a cuore la libertà d'espressione degli italiani, perché inserire questa specie di bavaglio nella nuova legge?
La risposta è semplice: i nostri politici NON hanno a cuore la libertà d'espressione degli italiani e anzi, consci del crescente disprezzo popolare verso la classe politica nel suo insieme, la temono profondamente.
Il paventato effetto indiretto di questo comma non è una “dimenticanza” involontaria ma è stato attivamente voluto e progettato.
Con la solito ipocrisia italiana ci si nasconde dietro un dito e si afferma che l'intento della legge è proteggere i cittadini dall'arbitraria diffamazione da parte della “giungla” che è internet. Il vero obiettivo è però ben diverso: avere una legge che permetta di aggirare le lungaggini della giustizia ordinaria (che già protegge ogni cittadino dalla diffamazione!) e che permetta di censurare arbitrariamente praticamente qualsiasi contenuto che non sia di gradimento a questo o quel potente...
Se l'Italia vuole avere una minima speranza di salvezza dal costante declino morale delle sue stesse istituzioni è fondamentale che la libertà d'espressione e di critica venga preservata.
Nota (*1): dove ho scoperto che Laura Branigan è morta nel 2004...
Nota (*2): per una trattazione più organica il lettore dovrebbe aver capito quale post andare a leggere!
Nota (*3): si aggira la giustizia ordinaria, si toglie ogni diritto alla difesa, si danno dei limiti di temporali irrealistici per siti (come i blog) che non hanno una redazione permanente, etc... Per approfondire leggete i miei vecchi post! e magari anche il punto di vista di wikipedia...
L'esempio di Benjamin Franklin
29 minuti fa
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