L'ultima lezione è stata tranquilla e lineare senza stravolgimenti né negli esercizi né teorici.
Beh, un grosso cambiamento c'è (vedi poi a pattern) ma concettualmente è semplice anche se, immagino, mi ci vorrà un bel po' per assimilarlo completamente...
Riscaldamento: niente di nuovo...
Brani: niente di nuovo. L'esercizio rimane il solito sul palm muting e devo solo cercare di diventare più veloce. Il maestro mi ha spiegato che, andando più veloce, non c'è bisogno di dare la plettrata completa. Da parte mia, esercitandomi durante la settimana, mi è parso di acquisire maggiore sensibilità nel variare la pressione della mano sulle corde per ottenere il livello di suono voluto.
New Ritmo: in settimana sono riuscito a trovare il bandolo della matassa per suonare bene gli accordi sulle prime tre corde! Ovviamente vale solo per me ma, nel mio caso, il problema (cfr. suggerimenti del maestro in Lezione XL) stava tutto nel polso: arcuandolo maggiormente e usando l'anulare invece che il medio riesco a suonare l'accordo in maniera pulita.
Con gli accordi sulle ultime tre corde (v. Lezione IXL) ero invece arrivato a 60bpm ma mi sono accorto che non riuscivo più a distinguere i 1/16: per questo il maestro mi ha detto di diminuire la velocità perché è più importante fare l'orecchio ai sedicesimi piuttosto che plettrare alla svelta ma fuori tempo!
Pattern: si riparte ma non più col ritmo chili ma con il nuovo ritmo wall!
L'aspetto sembra brutto ma quando il maestro me l'ha fatto provare non mi è sembrato così difficile: bisogna ricordarsi che i due 1/4 e l'1/8 devono essere suonati con una plettrata verso il basso mentre i sedicesimi si suonano a plettrata alternata ma partendo verso l'alto...
L'idea è di riprendere i vecchi giri e suonarli con questo nuovo ritmo partendo con dei bpm piuttosto bassi e alzandoli lentamente...
Aces High: nessuna novità ma sono molto migliorato: anche il maestro se ne è accorto. Nel frattempo ho portato i bpm da 100 a 120. Se ho tempo il maestro mi ha anche dato facoltativamente da imparare l'intro di chitarra...
California: nessuna novità. Sono arrivato a 58bpm ma, ad occhio, dovrei arrivare almeno a 65...
Children's Anthem: a studiare questo brano mi sono divertito perché ci sono da eseguire un sacco di tecniche diverse. Avevo paura di stare sbagliando qualcosa ma il maestro mi ha sentito suonare e mi ha confermato che sto facendo bene. Ancora suono però a una velocità ridicola perché devo finire di memorizzare le battute (sono a poco più di metà)...
Teoria: il maestro mi ha spiegato gli accordi fratti. In realtà è poco più di una definizione: quando trovavo scritto in uno spartito sigle del tipo C/B io sapevo solo di dover suonare il primo accordo (in questo caso C) perché il secondo (in questo caso B) è suonato dal basso.
In realtà la chitarra può anche suonare un “misto” dei due accordi. La procedura è la seguente: si approssima l'accordo maggiore con il corrispettivo power chord (nel nostro esempio si approssima il C con C5) e poi se ne cambia la tonale, ovvero l'indice si sposta di un tasto (in questo caso passa dal DO al SI) mentre il mignolo rimane al suo posto...
Mentre me ne tornavo a casa mi è venuto a mente che avevo trovato un accordo fratto in Wind of Change ma qui si tratta di un A/F: devo ricordarmi di chiedere al maestro cosa si debba fare in questo caso perché la distanza fra A ed F è di due semitoni (ovvero due tasti)...
Altro: siccome continuo ad avere problemi con l'accordo D (mi piace attribuirne la colpa al primo maestro, v. Prima lectio e successivi...) mi ha suggerito un nuovo esercizio: suonare l'accordo D in varie posizioni del manico. Devo cioè mantenere la stessa posizione delle dita ma applicandole su corde e tasti diversi: musicalmente non ha senso in quanto non avrò più degli accordi D ma l'idea è quella di abituare le dita a mantenere fra di loro la stessa posizione relativa...
L'esempio di Benjamin Franklin
28 minuti fa
Nessun commento:
Posta un commento