Un Annone non è un anno molto lungo, grosso, duro o particolarmente difficile.
Annone era un cartaginese e fece un periplo (*1).
Mio zio mi prestò qualche anno fa un libro su Annibale e, nei primi capitoli, c'era un veloce riassunto della storia di Cartagine. In questo riassunto non poteva mancare un accenno all'impresa di Annone che subito stuzzicò la mia fantasia. Qualche anno dopo mi capitò poi di vedere uno spezzone di un documentario di Scoperta Channel (o simili) proprio su Annone.
Così, quando mi sono ritrovato fra le mani un libriccino, appartenuto a mio zio, intitolato “Annone, Il periplo”, ero tutto contento e l'ho letto subito d'un fiato.
Il libriccino (*2) è infatti cortissimo, meno di 50 pagine, e il testo originale del periplo consiste di sole 5 pagine divise in 18 paragrafi.
Volutamente fino ad adesso sono stato vago per cercare di stimolare l'interesse dei miei lettori ma ora credo di dover dare qualche spiegazione.
Annone non lasciò un libro vero e proprio ma a Cartagine, al tempio massimo della città, una stele, probabilmente con scritte in più lingue (almeno cartaginese e greco), commemorava la sua impresa.
La versione in greco fu trascritta e, in qualche modo, è sopravvissuta nel codice 398 di Heidelberg del X secolo.
Come sapete Cartagine, fondata dai fenici intorno al VIII secolo a.C., diventò una grande potenza commerciale del mediterraneo fino alla sua distruzione per opera dei romani nel II secolo a.C.
Verso il 500 a.C. la sua potenza stava già raggiungendo l'apice. A differenza di Roma, Cartagine non mirava a soggiogare altri popoli ma preferiva commerciare con essi. Per fare questo aveva bisogno di numerose basi commerciali sulle coste del mare. Queste basi dovevano rispondere ed essere fedeli alla madre patria e per questo erano fondate da coloni proveniente da Cartagine stessa.
Ovviamente Cartagine fondò moltissime colonie ma non abbiamo idea di come ciò avvenisse.
L'eccezione è data dal resoconto di Annone.
Ad Annone infatti fu affidato il compito di fondare nuove colonie oltre le colonne d'Ercole verso sud, lungo la costa atlantica dell'Africa.
Annone partì alla guida di una grande flotta di 60 navi e ben 30000 (*3) persone (incluse donne e bambini).
Ogni circa 200 Km. se le condizioni della costa lo permettevano e le popolazioni indigene non erano ostili, veniva fondata una colonia dove venivano lasciate persone e mezzi per avviarla con successo.
La colonia più meridionale che fu fondata in questa spedizione fu Cerne, forse nella baia del Rio de Oro nell'attuale Sahara Occidentale. Proseguì poi ancor più verso sud ed è incerto fin dove arrivò: probabilmente fino in Sierra Leone. Là, su un isola costiera, trovarono moltissimi uomini e donne pelosi: “Prendemmo tre donne, ma a morsi ed unghiate non volevano seguire quelli che le avevano catturate. Dopo averle uccise le scuoiammo e portammo le pelli a Cartagine. (*4)”
Qui termina il resoconto infatti, avendo quasi esaurito le provviste, Annone decise di tornare indietro.
Ovviamente la lettura è molto più ricca di dettagli interessanti di quanto possa sembrare dalla mia scarna descrizione. Aiutandosi con la lettura delle note e delle mappe è veramente un avventura ripercorrere le tappe di questa spedizione pionieristica!
Una nota a parte merita l'edizione di questo libretto. La grafica e lo stile d'impaginazione sono modernissimi. La struttura intelligente e funzionale: prima c'è un'introduzione storica di una decina di pagine con un paio di mappe; poi il testo originale in greco del manoscritto con la traduzione a fronte divisa nei 18 paragrafi; infine le note specifiche ad ogni paragrafo.
Ero sicuro si trattasse di un libro degli anni '90 o più recente mentre invece si tratta di un libro relativamente vecchio, per la precisione del 1958!
Nota (*1): Sicuramente i miei lettori sanno che “periplo” significa circumnavigazione ma tale vocabolo ha anche un altro significato (di uso letterario): descrizione di un viaggio per nave.
Nota (*2): “Annone, il periplo” a cura di L. Del Turco, Edizioni Fussi, 1956
Nota (*3): Personalmente già questi numeri mi danno il capogiro!
Nota (*4): Ovviamente si trattava di primati, probabilmente scimpanzé!
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