«Maestro Yury, riflettevo che nessuno può raggiungere la conoscenza perfetta della realtà: di conseguenza nessuno può raggiungere lo scopo finale della vita... è così?»
«No»
{Esercizio per i lettori: perché il maestro Yury ha risposto “no” alla domanda del suo discepolo?}
«Perché no, maestro Yury?» - chiese il discepolo sedendosi a terra di fronte al Maestro.
«No, per due ragioni: la forma e la sostanza»
«Maestro, io...»
«Sei confuso, lo so...» - disse il Maestro interrompendo l'insipiente ingegnere.
«Adesso ti spiego: hai fatto un errore di forma perché quello che si deve ricercare è la comprensione {vedi 3.1} della realtà e non la conoscenza.»
«Che differenza c'è fra “comprensione” e “conoscenza”? Dopotutto senza conoscenza non ci può essere comprensione...»
«Ascoltami: se leggi un libro di geometria avrai le conoscenze per calcolare l'aria del quadrato e del triangolo ma tale lettura non ti renderà più saggio. La comprensione della realtà non equivale al sapere un certo numero di conoscenze; non esiste una lista di nozioni da imparare a memoria per essere in grado di comprenderla. La comprensione è una sorta di illuminazione, d'intuizione che trascende il linguaggio e non è direttamente trasferibile da un individuo all'altro o tramite un libro. Io indico la via ma tu devi percorrerla con le tue gambe»
«Capisco... e riguardo la sostanza? Dov'è l'errore nel pensare che, se nessuno può raggiungere la comprensione perfetta della realtà, allora nessuno può raggiungere lo scopo finale della vita?»
«Perché lo scopo {vedi 3.1} è il perfezionamento e non la perfezione: il migliorarsi non la comprensione perfetta!»
«Capisco... e la comprensione perfetta non è quindi mai raggiungibile?»
«La comprensione perfetta è raggiungibile anche se molto difficile da ottenere: però non ti ingannare, essa non equivale alla conoscenza di un elenco di nozioni ma è uno stato mentale, una consapevolezza interiore, un'illuminazione che permette di vedere la vera natura delle cose»
«Però, gli individui che non raggiungono tale illuminazione non la raggiungeranno mai, Maestro?»
«Sì e no»
«...?»
4.1 «Il perfezionamento è inevitabile»
«Ma se non si riesce a raggiungere l'illuminazione...»
«Allora la tua anima si reincarnerà e riprenderà la sua evoluzione da dove era arrivata»
«Si reincarnerà? L'anima? Sono concetti che non sono sicuro di comprendere»
2.2 «L'individuo è dato dall'unione di corpo e anima»
«Il corpo è effimero mentre l'anima è immortale e lo scopo della vita è il perfezionamento dell'anima» - proseguì il Maestro
«Quindi...»
«Quindi l'anima che non ha raggiunto l'illuminazione si reincarnerà in un nuovo corpo e riprenderà ad evolversi da dove era arrivata»
«Non mi pare tanto male poter rinascere ancora e ancora...»
«È un'idea errata molto comune la tua» - disse il Maestro con un sorriso di comprensione.
«Però rinascere... avere un'altra possibilità...»
«Ascoltami: andare a scuola può anche essere piacevole ma nessuno vorrebbe ripetere la stessa classe all'infinito. Così la vita è il mezzo grazie al quale l'anima può perfezionarsi ma non il suo fine. Quando raggiungerai un adeguato livello di comprensione ti sarà chiaro che la reincarnazione non è desiderabile»
«Credo di aver capito...»
continua...
sabato 8 gennaio 2011
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