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Finalmente ho dormicchiato e ho fatto un sogno interessante: ero a Pisa e girellavo a piedi per la città. Da giorni si sapeva che c'era qualcosa che non andava: spaccature nelle strade, crepe nelle case, fessure che si aprivano nel suolo...
Insomma era in atto un qualche importante evento geologico. Però la gente, seppur preoccupata non era nel panico e conduceva la vita di tutti i giorni.
In questa situazione di tensione, dicevo, girello per la città. Quando attraverso un ponte vedo un edificio, forse una chiesa, che pare gonfiarsi e poi la lava fuoriesce dal suo interno distruggendolo. Nel sogno mi rendo conto che sta nascendo un vulcano proprio nel mezzo della città! Così decido di scappare verso la mia macchina e di “tagliare” attraverso un quartiere pieno di vicoletti (*4). Sfortunatamente la zona e molta più intricata di quello che pensassi con i vicoli che si intersecano ad angoli assurdi e che non procedono dritti per più di pochi metri. Inizio a temere di correre in tondo.
Appena vedo una strada più grande vado su di essa per orientarmi: sono confuso perché non riconosco dove sono. Entro in un ospedale, o un centro di ricerca (le persone avevano il camice bianco), e chiedo informazioni. Anche all'interno, nonostante l'apparenza tranquilla, le cose non vanno bene: l'edificio trema e infatti, dietro una porta blindata è in corso un'eruzione! Una bella ragazza, mora con gli occhi blu scuro, che lavora nella struttura mi dà le seguenti informazioni: devo attraversare il secondo ponte, poi al primo bivio seguire il cartello per Lucca e da là... e io, “sì, sì, da lì conosco la strada...”. Esco, la stessa ragazza di prima è al mio fianco e sta portando a spasso due cani: un grosso tipo dalmata gigante e uno più piccolo. Entrambi tirano moltissimo tanto che lei ne viene un po' trascinata qua e là. Scambiamo poche parole banali: ha un bel sorriso e sembra trovarmi simpatico. A me piace e così, un po' per scherzo, l'invito a cena. Lei sorride poi, sempre tirata dai cani, si allontana. Io penso “peccato!” e proseguo per la mia strada. Dopo poco però la ragazza riappare e mi chiede se l'offerta è sempre valida.
Poi mi sono svegliato...
La ragazza non l'avevo mai vista prima anche se forse, un po' d'ispirazione, la potrei aver presa da una commessa dell'hard discount Llid dove ero stato ieri.
Qualche giorno fa poi avevo fatto un altro sogno dove avevo una relazione con una ragazza, anch'essa mora, con le trecce e gli occhi scuri, mai vista prima. Il sogno era molto interessante e dal sapore epico. Però lo feci a metà nottata e al mattino ne ricordavo solo un impressione confusa.
Da qui il titolo del post: è piuttosto atipico che io faccia sogni di carattere sentimentale (beh, di genere epico-rosa e catastrofico-rosa per la precisione!).
Scusate se vi aspettavate... ehm... di "più"...
Nota (*1): avevo provato a dormire fra la coperta e la sovraccoperta. Ho dormicchiato ma mi sono svegliato infreddolito e raffreddato nel cuore della notte.
Nota (*2): L'Isola del Tesoro è il classico per ragazzi che non avevo ancora letto. Vedi Schifoso 2011.
Nota (*3): Il barattolo era ben chiuso: oramai non osiamo tenere niente sui tavoli che non sia ben sigillato. Bisba è una fogna e mangia di tutto o, se proprio non le piace, si limita a mordicchiare quello che trova...
Nota (*4): In realtà questo quartiere esiste solo nella mia Pisa immaginaria. Mi sembra di aver già spiegato che le mie città sono ricche di luoghi immaginari e che non corrispondono topologicamente alle versioni reali. Nonostante questo, i luoghi che sogno sono consistenti con se stessi (nel senso che ci sono sempre e funzionano coerentemente allo stesso modo) e perciò riesco a orientarmici.
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