I nomi e i marchi di aziende in tutti i post del blog sono volutamente storpiati.
Ci sono alcune eccezioni: citazioni, autori di libri, personalità decedute e personaggi stranieri che non vivono in Italia.
Il motivo è in parte dovuto, come spiegato in 2+2=boh, al mio forte dissenso verso le leggi, italiane e non, che tendono a imbavagliare il web e, nel caso specifico, alla legge che equipara un blog letto da due/tre persone al giorno a una testata giornalistica come repubblica.it o corriere.it. In particolare gli obblighi di rettifica entro 48 ore, pena una severa multa, mi sembrano particolarmente ingiusti se il responsabile del blog è una persona sola: ehi! datemi almeno una settimana per correggere un'inesattezza!
In realtà sono consapevole che usare nomi storpiati non sarebbe un'attenuante se diffamassi qualcuno (cosa che comunque non è nelle mie intenzioni!) visto che sarebbe evidente a chi mi riferissi.
Inoltre, come spiegato in Chiavi di ricerca, usare nome fittizi ha la pesante controindicazione di rendere semi-invisibili le mie pagine ai motori di ricerca; il risultato è ovviamente quello di escludere dal mio blog potenziali lettori.
Allora, visto che legalmente non ho nessuna tutela extra e che limito il numero di potenziali lettori, perché mi ostino in questa iniziativa?
Per due ragioni: un po', come detto, per protesta contro una legge che considero iniqua ma, soprattutto, perché mi diverto!
venerdì 21 gennaio 2011
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