Il 20 novembre scorso scrissi un post (Epoca) propedeutico per uno successivo che avevo in mente. A oltre due mesi di distanza mi rendo conto che devo aggiungere una nuova considerazione prima di poter affrontare l'argomento che mi sta a cuore.
Riassumo brevemente quanto scritto nel post Epoca. Fra i fattori che determinano il punto di vista, ovvero l'opinione, di ogni persona ne esiste uno, non solo sottostimato, ma spesso perfino dimenticato.
Si tratta del fattore “Epoca”. Questo elemento influenza moltissimo il nostro punto di vista ma spesso ce ne dimentichiamo perché condiziona tutti noi, in quanto appartenenti alla stessa epoca, ugualmente.
Il corollario del titolo del post che mi accingo a “dimostrare” è il seguente: si tende a considerare il modo di vivere (*1) della propria epoca come il più evoluto (che per molti aspetti è vero) e si è ciechi riguardo a ciò che non funziona o che sarebbe comunque migliorabile.
La prima parte di questa affermazione è piuttosto evidente: salve poche eccezioni, riteniamo giustamente, che il nostro modo di vivere sia migliorato. Ad esempio la facilità di movimento, dovuta ai progressi tecnici e scientifici, è enormemente superiore che in passato: pensiamo agli autoveicoli e agli aerei ad esempio; certo la qualità dell'aria nelle strade più trafficate è più malsana di 500 anni fa...
Oppure pensiamo ai miglioramenti nella produzione del cibo grazie ai fertilizzanti artificiali e agli insetticidi: adesso abbiamo cibo in abbondanza (*2) anche se, si suole dire, il sapore non è più quello di una volta.
La seconda parte non è altrettanto evidente. Per renderci conto che anch'essa è un'ovvietà basta osservare l'evoluzione dei costumi. Ad esempio, pensiamo alla ghigliottina: al giorno d'oggi la ghigliottina ci appare come uno strumento barbaro e crudele (*3). Eppure l'idea del suo inventore, il dr. Guillotin (*4), era quella di garantire una morte meno crudele e dolorosa rispetto all'impiccagione (*5). È evidente che, quando in Francia il suo uso fu approvato, la maggioranza dei francesi abbia pensato di essere all'avanguardia nell'amministrazione della giustizia e delle pene.
Oppure l'ampio uso della mano d'opera infantile nelle fabbriche del XIX secolo: all'epoca probabilmente non destava scandalo. Oppure il suffragio universale, ma universale senza le donne...
Insomma, col senno di poi, possiamo oggi renderci conto che, nel corso della storia, le persone non si rendano pienamente conto dei limiti dell'epoca in cui vivono.
Analogamente bisognerebbe capire che anche noi “contemporanei” abbiamo questa stessa limitazione che io considero derivare dal fattore “epoca”.
Poi, a volte, alcune persone riescono ad avere delle intuizioni e, quando riescono a metterle in pratica, possono finire per rivoluzionare il modo di pensare del tempo tanto che la gente si dice: “certo che è una buona idea: perché non ci abbiamo pensato prima?”. Il perché è appunto il fattore “epoca”.
Un esempio banale? I social network oppure le “rotonde” stradali...
Tutti ci rendevamo conto che certi semafori generavano code incredibili ma pochissimi pensavano che potesse esserci una maniera semplice per “aggirare” il problema...
Conclusione: anche al giorno d'oggi siamo circondati da cose che crediamo essere all'avanguardia ma che invece potrebbero essere, a volte perfino facilmente, migliorate. Non mi riferisco a problemi evidenti (ad esempio il degrado morale della politica italiana) ma a ciò che non funziona ed è reso invisibile dal fattore “epoca”.
In altre parole è (spesso) corretto pensare che il nostro modo di vivere sia migliorato ma è sbagliato pensare che sia il migliore in assoluto.
Nota (*1): Il termine “modo di vivere” è volutamente vago e include “stile di vita”, “usanze” ma anche “oggetti d'uso comune” fino ad arrivare a "istituzioni" etc...
Nota (*2): Almeno nelle parti del mondo dove queste tecniche sono applicabili...
Nota (*3): Per non parlare della pena di morte in sé...
Nota (*4): Ero andato su Wikipedia per verificare la grafia del nome e ho scoperto che il Dr. Guillotin non è l'inventore della ghigliottina ma è solo stato un suo convinto sostenitore...
Nota (*5): Al riguardo due citazioni, sempre da wikipedia, del Dr. Guillotin: «Con la mia macchina, vi faccio saltare la testa in un batter d'occhio, e voi non soffrite» e «La lama cade, la testa è tagliata in un batter d'occhio, l'uomo non è più. Appena percepisce un rapido soffio d'aria fresca sulla nuca»
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