In questo commento del solito UUiC si accenna a una "cultura" elitaria i cui depositari si considerano moralmente superiori al resto della popolazione.
Nella mia Epitome ho un capitolo dove ipotizzo la possibile esistenza di un'oligarchia globale che influenzi pesantemente i governi occidentali: in uno dei sottocapitoli ([E] 23.5, "Obiettivi, volontà e capacità") ne desumo alcune ipotetiche caratteristiche. La mia conclusione è che i membri di tale oligarchia sopravvalutino le proprie capacità ovvero che si considerino molto più intelligenti e capaci di quanto in realtà non siano. Che nascondino poi la loro arroganza e avidità dietro il facile paravento del sapere cosa sia meglio per l'umanità e, di conseguenza, guidandola paternalisticamente, talvolta con le buone e sempre più spesso con le cattive, verso comportamenti o strutture sociali che ritengono migliori.
In verità credo che UUiC avesse in mente un gruppo sociale diverso nel suo commento: non (o non solo) i pochissimi che nella mia ipotesi controllano il mondo occidentale ma tutta quell'ampia fascia sociale, forse maggioritaria, che è da questi condizionata e acquiesciente. Non importa: l'importante è aver notato il senso di superiorità.
Ieri nel pezzo Buone persone, cattive leggi ho presentato un'intervista a un ex giornalista, ora attivista, australiano. Nella seconda parte del video accenna al fatto che secondo lui i potenti del mondo non hanno cospirato insieme ma, per varie ragioni, hanno avuto dei comportamenti analoghi: la loro caratteristica comune è quella di sentirsi superiori al resto della popolazione e di sapere quindi, meglio dei propri simili, cosa sia il bene per l'umanità. Agiscono male credendo, o illudendosi, di realizzare un bene superiore.
Un'altra variante della solita zolfa.
Ecco un frammento del sottocapitolo [E] 23.5:
"Le capacità: trovo la teoria della stupidità di Cipolla molto verosimile e, in particolare, sospetto che l’intelligenza media dei membri dell’oligarchia globale, a parte pochi elementi, sarebbe sostanzialmente nella media o poco più. Temo quindi che queste persone sopravvaluterebbero fortemente le proprie capacità e che non si renderebbero conto di essere vittima della miopia data dalla loro ricchezza. Anzi il denaro di cui abbondano gli farebbe probabilmente credere di essere migliori, e non semplicemente più fortunati, di chi ha solo le briciole.
Questo farebbe sì che le loro eventuali decisioni, anche se fossero in buona fede e magari ispirate da un paternalistico desiderio di “guidare” l’umanità, difficilmente sarebbero particolarmente buone. Non solo quindi le loro decisioni su come influenzare la società sarebbero illegittime e immorali ma, molto probabilmente, pure sbagliate e non in grado di raggiungere gli scopi prefissi."
Riassumiamo:
KGB: fascia di popolazione stretta, coordinata, con hybris.
Australiano: fascia di popolazione stretta, non coordinata, con hybris.
UUiC: fascia di popolazione larga, con hybris.
Ma a cosa è dovuto questo hybris? Cosa determina la loro sensazione di superiorità? Sì, sicuramente la ricchezza dell'oligarchia ne potrebbe offuscare l'obiettività: per essi diviene facile confondere la fortuna col merito. Ma non credo che questo spieghi tutto.
Ecco che qui entra in gioco quello che ho chiamato il QG, ovvero il "Quoziente Geopolitico"! Il nome è decisamente improvvisato e, probabilmente, non completamente corretto: quello che intendo con QG è la comprensione di "come va il mondo". Chi comanda veramente, come funziona la politica, quali sono gli interessi in gioco, le tendenze sociali, chi spinge verso cosa e perché etc.
Conoscenze condivise dall'ipotetica oligarchia, che io nella mia terminologia chiamerei epomiti locali ([E] 6.3), che le danno una comprensione del mondo molto diversa da quella dell'uomo comune che, al contrario di questi, vive nella sicurezza di multiple illusioni o miti: la democrazia, il potere del popolo, il governo che fa gli interessi della popolazione, talvolta nazionalismo, fanatismo religioso e non, il cui scopo è quello di offuscare l'obiettività e la razionalità della gente comune.
Questi epomiti locali, combinati con altri elementi (come la ricchezza, le esperienze educative comuni), possono essere sufficientemente forti per dare al gruppo una propria identità. Possono cioè diventare dei tautomiti ([E] 3.1) che sono lo scheletro su cui sarebbe costruita la microsocietà ([E] 22.1 e 23.6) dell'oligarchia globale.
Se consideriamo infatti questo ipotetico QG vediamo che l'intelligenza e l'istruzione sono fondamentalmente irrilevanti e che sell'uomo comune ha un QG di 100 allora il membro dell'oligarchia globale avrebbe un 200 o 300: ecco quindi perché, considerandosi inconsapevolmente col metro del QG, i membri dell'oligarchia si sentirebbero così superiori all'uomo comune.
Conclusione: PUBBLICITA' La semplice lettura della mia Epitome porta il QG ha i massimi livelli possibili!
Il figlio della Concetta
10 ore fa
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