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lunedì 1 agosto 2022

Taiwan e Italexit

“Finalmente” sono rimasto “indietro” con i pezzi: ieri non ho infatti preparato nulla da pubblicare alle 00:01 del giorno dopo come ultimamente ho quasi sempre fatto…

Stamani sono andato avanti con il libro di Mini, “La guerra che verrà”, e vi ho trovato una serie di punti molto interessanti di cui ero tentato di scrivere. Ma come spesso accade ultimamente la cronaca si prende con la forza la ribalta.

A differenza dei nostri saggi e illuminatissimi capi politici che “ci guidano e ci conducono” io è dagli anni ‘90 (da quando fu ammessa nel WTO per la precisione) che seguo con preoccupazione la crescita della Cina. Egoisticamente mi sarebbe piaciuto vivere in un paese ricco ma l’Italia è stata assassinata prima economicamente e adesso democraticamente: siamo divenuti una colonia con un’autonomia solo apparente e, come tutte le colonie, le nostre risorse ci vengono rubate col favore non della notte ma della stessa legge. Politici compiacenti e traditori hanno fatto del loro peggio e gli italiani, democraticamente impreparati e moralmente infiacchiti, neppure se ne sono accorti. Gli ultimi “benestanti” sono gli elettori del PD: non si rendono conto che sono sulla stessa nave che affonda (e che hanno per larga parte contribuito ad affondare) ora sono tutti a prua, che temporaneamente è in alto ben sollevata dall’acqua, ma non si rendono conto che anche loro saranno inghiottiti dalle acque: per ultimi ma verranno inghiottiti anche loro.

Ma tornando alla cronaca è in questi giorni che gli USA stanno decidendo se spedire a Taiwan la Pelosi, la terza carica dello stato. Taiwan è formalmente parte della Cina e il gigante asiatico ha già chiarito che risponderà militarmente a questa eventuale provocazione americana.
In poche parole Taiwan potrebbe divenire una nuova Ucraina.
Il buon senso dovrebbe prevalere: gli USA stanno già perdendo la guerra per procura contro la Russia quindi perché imbarcarsi in un’altra guerra?

Ma come sapete gli USA, e quindi il “mondo libero”, sono guidati da un demente senile che probabilmente non sa nemmeno il giorno della settimana…
Questo significa che gli USA sono al momento controllati dai consiglieri di Biden, dalla sua squadra insomma: normalmente si tratta di persone preparate e competenti ma senza la guida di un presidente pensante è facile immaginare che siano nell’anarchia e, a loro volta, influenzati dagli alti papaveri del partito democratico che ormai da decenni collaborano gomito gomito con le grandi lobbi economiche USA (come i repubblicani del resto!).
C’è da aspettarsi del buon senso da queste persone?
No. L’unica logica che sono in grado di seguire è quella del profitto nel breve e, forse ma non ne sono sicuro, nel medio termine. Un’altra guerra che effetto avrebbe sulle LORO tasche? Specifico “loro” perché per la gente comune già la guerra con la Russia è economicamente disastrosa.
Se pensano di gudagnarci non esiteranno a correre il rischio di un nuovo scontro militare.

Non posso escludere che non si voglia effettivamente impoverire la popolazione occidentale per riuscire più facilmente a togliergli libertà e diritti che chi ha la forza economica per difendersi non si farebbe togliere. Questa però è fantapolitica distopica. La tengo per possibilità possibile ma non probabile: quella più probabile è banale stupidità unita a un’astuzia calcolatrice, gretta e istintiva che la fa assomigliare a un’intelligenza determinata ma che, ovviamente, è in realtà il suo contrario.

Non mi azzardo in previsioni azzardate perché mi mancano troppi dati per arrivare a conclusioni attendibili. Non ci resta che aspettare e vedere.

Sulla politica italiana voglio aggiungere solo una nota.
A inizio dicembre 2021 scrissi il pezzo Paragonite in cui mi meravigliavo di come anche su FB gli articoli del sito di Paragone, spesso dai titoli chiaramente fuorvianti, fossero tollerati dai solerti censori di detta rete sociale.

Poi, una decina di giorni fa ho guardato questo video: Ex-CIA Agents are Censoring you on FB dal canale The Jimmy Dore Show

Stranamente mi ero dimenticato di pubblicarlo qui sul ghiribizzo ma mi ero limitato a postarlo su FB dove (sorpresa!) non deve essere stato mostrato neppure ai miei pochi amici/conoscenti più fedeli.

In pratica si spiega che chi decide cosa censurare su FB sono degli ex agenti CIA che, guarda caso, erano specializzati in comunicazione. Non si tratta di un’ipotesi complottista ma di fatti: guardate il video!

Viene poi ricordato il ruolo delle reti sociali e degli altri giganti informatici statunitensi nelle cosiddette rivoluzioni della primavera araba e, più recentemente, dello Sri Lanka.
Come funziona quindi la censura su FB? Se scrivete qualcosa di politico in linea con gli interessi USA e dei suoi governi fantoccio (come quello italiano) allora non ci sarà alcuna censura e, anzi, verrà favorito dagli algoritmi che ne decidono la visibilità; se scrivete qualcosa che va CONTRO gli interessi USA e dei suoi governi fantoccio (come quello italiano) allora verrete proporzionalmente censurati, prima dagli algoritmi che nasconderanno ai vostri amici e conoscenti quello che avete scritto mentre, se avete un certo seguito (direi la soglia sia sulle 10.000 persone) ecco che allora vi ritroverete ad aver violato il “contratto d’uso” che lascia a FB tutta la libertà di arbitrare cosa sia cosa…

Cosa se ne ricava? Che se vi arrivano dei messaggi politici tramite FB allora, molto probabilmente, questi saranno favorevoli agli interessi USA o a quelli dei suoi governi fantoccio (come l’italiano).

Probabilmente avrete già capito dove voglio arrivare ma ho prima un ultimo elemento da aggiungere.
Si tratta del seguente messaggio del professore Zhok pubblicato su FB (e altrove): Post esplicativo

In pratica spiega che da questa primavera collaborava con Alternativa Libera (v. Ultima alternativa?) soprattutto nella sua regione, il Friuli. Si era dato molto da fare costruendo contatti e collaborazioni con molti altri piccoli gruppi indipendenti. L’unica eccezione era stata “Italexit” di Paragone con cui non era riuscito a costruire collaborazioni.
Pochi giorni fa, probabilmente a causa delle elezioni troppo ravvicinate, Alternativa Libera ha deciso di unirsi a Italexit con la conseguenza che Zhok se ne è tirato fuori insieme ai suoi collaboratori e adesso cercherà di raccogliere le firme necessarie per un ulteriore nuovo movimento: “Italia libera e sovrana”. Impresa disperata ma Zhok dice che non se la sente di fare lo spettatore impotente.

Mi è venuto a mente adesso che all’unica riunione su Zoom di Alternativa Libera a cui ho partecipato tutte le persone mi avevano fatto un’ottima impressione. C’era stata però un eccezione di cui non avevo scritto: un tizio, chiaramente non molto istruito, che proveniva proprio da Italexit e che aveva lasciato per “divergenze politiche”. Ora col senno di poi mi fa pensare a un infiltrato…

Comunque la mia teoria è che Italexit sia stato progettato per essere il nuovo populismo apparente che, potenzialmente andrà a rimpiazzare il M5S che ormai ha perso la sua credibilità di partito che voleva aprire il parlamento come “una scatola di sardine”, che non avrebbe governato “mai col PD” e che invece ha perfino sostenuto un banchiere mandato da Bruxelles!

Conclusione: per una volta voglio concludere con un briciolo di speranza. Il gioco è truccato e i potenti si sono già assegnati le carte più forti. Eppure anche i potenti sbagliano i propri calcoli soprattutto quando accecati dall’avidità. L’Italia sembra essere ormai destinata al macello con le prossime elezioni sterilizzate in anticipo in maniera che non vi possa partecipare neppure una piccola opposizione per quanto debole. Si aspettano che gli italiani ubbidiranno passivamente a tutte le ingiustizie, ruberie e soprusi che si prepara loro. Ecco io spero che succeda qualcosa, non so cosa, che riesca a ribaltare il tavolo e a cambiare le carte in tavola. È altamente improbabile ma non impossibile.

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