La Pelosi è atterrata e la Cina...
Articolo: E alla fine Pelosi atterra a Taiwan. Tra Usa e Cina va in scena il solito teatrino pechinese di Marco Lupis su HuffingtonPost.it
Secondo l’articolo le minacce della Cina erano solo un bluff e il demente senile avrebbe quindi fatto bene a chiamarlo…
Per una volta spero che un media tradizionale ci abbia visto giusto più di me. In realtà non mi ero pronunciato su quali sarebbero state le reazioni cinesi: la vicenda è talmente surreale e assurda!
Abbiamo già un pericolosissimo “incendio” in corso e adesso gli USA vanno a giocarci intorno con una tanica di benzina. Non so quali calcoli siano stati fatti ma di sicuro il rischio è incredibilmente alto.
In realtà i canali di geopolitica che seguo hanno opinioni contrastanti: secondo uno vi è un detto “Non fare la guerra a Mosca e non chiamare i bluff di Pechino” e, quindi, prevede che comunque la Cina reagirà in qualche maniera. Secondo un altro la Cina non ha fretta: ogni anno che passa diventa più forte, anche militarmente, mentre gli USA si indeboliscono: perché quindi cadere ora nella trappola di un conflitto incerto, voluto dagli USA, quando basterebbe aspettare qualche anno?
Un altro canale, decisamente di genere più militare e meno politico, ha evidenziato come ci siano numerose piccole isole (una dozzina in 2 o 3 piccoli arcipelaghi) appena al largo della Cina sotto il controllo di Taiwan.
Mettendo tutto insieme probabilmente hanno quindi ragione entrambi: la Cina potrebbe attaccare e occupare questi isolotti lasciando stare l’isola principale di Taiwan (ancora per qualche anno) che logisticamente, essendo separata da un ampio canale oceanico, sarebbe un incubo invadere (senza il controllo assoluto di mare e cielo).
Invece occupando queste isole vicine alla propria costa, la Cina potrebbe cantare vittoria e gli USA del demente senile si ritroverebbero di nuovo a fare la figura dei fessi impotenti dato che non potrebbero né proteggerle né riconquistarle.
Vedremo: se in giornata ci fossero novità le aggiungerò qui di seguito ma la mia sensazione è che la Cina non abbia fretta: da ieri sera arrivano immagini di colonne di mezzi che si dirigono nella zona e ci vorrà di sicuro almeno diversi giorni affinché siano pronti ad agire. Anche in questo caso il fattore tempo gioca a favore della Cina: possono preparare l’invasione di queste isole con calma senza che gli USA possano fare niente al riguardo.
Conclusione: è incredibile quanti danni stia provocando il presidente Biden: e di molti ancora la maggior parte delle persone non si rende conto. Magari ci scriverò un pezzo sopra…
PS: scusate il titolo: è che inizialmente volevo solo scrivere un corto sull'articolo, poi...
alla prima stazione
1 ora fa
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