In questi giorni ho accumulato vari potenziali corti che poi non ho avuto voglia di scrivere: ne approfitto per farne un unico pezzo.
Prima di tutto, in ottemperanza alla regola del mio esperimento deciso ieri (v. Scelta editoriale), non scriverò di un video intervista a Barbero dove spiega la sua presa di posizione contro il verdepasso.
Nel pezzo avrei aggiunto le mie opinioni al riguardo: molte contro il paternalismo bigotto del vecchio giornalista autore dell’intervista e, sostanzialmente, una contro Barbero. Ma non le conoscerete mai!
L’altra settimana ho comprato un tablet economico il cui scopo principale sarà unicamente quello di prendere il posto del telefonino sveglio che non possiedo: per troppe cose è infatti necessaria una App (per esempio fare operazioni bancarie) e questa è la mia soluzione di compromesso.
Sono comunque rimasto sorpreso dall’aggressività delle App nel richiedere permessi di cui, a logica, non dovrebbero avere bisogno. E poi al primo avvio l’aggeggio si era scaricato un aggiornamento e voleva procedere con l’installazione: io però, visto che tutto funzionava, volevo prima interpellare un mio amico. Avevo una vaga paura che potesse essere un nuovo sistema operativo che, ovviamente, avrebbe rallentato il mio modello. Improvvisamente di notte l’aggeggio si è acceso da solo e ha deciso di aggiornarsi.
Probabilmente, per chi è abituato a Windows o Mac, ciò sarà un comportamento ritenuto normale o accettabile ma la mia prima reazione è stata quella di volerlo gettare dalla finestra.
Ancora non ho provveduto all’esecrazione di cui avevo scritto in Pensiero estrinseco: ufficialmente perché sono troppo pigro ma in realtà ho dubbi morali. È vero che quello che si pensa con la propria testa rimane in essa: non altera il mondo esterno e, quindi, non provocando effetti non dovrebbe avere un proprio valore morale. Eppure...
Ah! da tempo non aggiorno sui miei progressi in statistica!
Il fatto è che procedo lentamente: paradossalmente le lezioni di KhanAcademy.org sono così lente e semplici che mi danno la nausea. Osservare 3 minuti di video per sommare insieme dieci interi, tutti rigorosamente scritti con colori diversi, mi stressa enormemente. Eppure non voglio saltare lezioni: ho già fatto questo errore: improvvisamente diventa tutto incomprensibile e mi perdo in formule che mi sfuggono.
Altro motivo di lentezza sono proprio le formule: ho perso molto tempo per cercare di comprendere perché la varianza di un campione si divide per (n-1) invece che per n. Come previsto non sono arrivato a (quasi) niente ma ci ho perso molto tempo.
Qualche giorno fa poi è stato menzionato il seguente problema: un’azienda di biscotti ha deciso di fare una promozione introducendo in ogni confezione un regalo scelto a caso fra 6 possibili tipi.
Mediamente quante scatole andranno acquistate per avere tutti e 6 i tipi diversi di regalo?
Su KhanAcademy il problema è risolto sperimentalmente: ovvero si fanno delle semplici simulazioni con dei numeri casuali e poi si fa la media dei risultati ottenuti.
Io però volevo calcolare il valore matematicamente: mi sembrava un problema semplice. Avevo la vaga sensazione di aver risolto esercizi simili al tempo di calcolo delle probabilità all’università.
Ma evidentemente ci deve essere qualche trucco che non ricordo perché non ne sono venuto a capo ma in tre giorni ho riempito una dozzina di pagine di quadernone con calcoli e prove varie.
Due giorni fa finalmente ho messo a punto una formula che mi dà la probabilità (dati il numero di scatole e il numero delle diverse tipologie di regali) di trovare j tipologie di regali diversi e relativi doppioni.
A questo punto ho deciso che era sufficiente: in questa maniera posso infatti teoricamente calcolare la probabilità per 6, 7, 8 scatole etc. e con queste calcolare poi la media matematica cercata.
Solo che quando il numero di scatole cresce anche il numero di formule da utilizzare diviene più alto e quindi diviene facile fare qualche errore.
Diciamo che in teoria ho risolto il problema ma non ne sono molto soddisfatto…
Invece di pubblicare subito questo pezzo lo voglio tenere “aperto” così se nel corso della giornata mi vengono altre idee posso aggiungerle direttamente: vedremo…
Ed ecco che nel primo pomeriggio mi sono imbattuto in un nuovo articolo di Andrea Zhok (era da fine agosto che non si faceva vivo) sul quale probabilmente avrei scritto immediatamente un mio pezzo di commento.
In pratica riesce a riassumere in un unico articolo tutti i miei dubbi e paure sulla gestione del covid-19. Da notare che alcune delle sue argomentazioni, da lui corredate da collegamenti a ricerche serie, confermano al 100% le ipotesi che feci a dicembre 2020.
Comunque fornisco il collegamento per chi fosse interessato: Dialogo fra un credente e uno scettico di Andrea Zhok su Sfero.me
Conclusione: beh, ho appena finito di cenare (lo so, ceno prestissimo) e l’unica altra considerazione che mi sento di aggiungere è che sono sorpreso per i due gol di Ronaldo all’esordio: avrei detto che nel campionato inglese non avrebbe toccato palla ma invece sembra (comunque una partita è poco per un giudizio conclusivo) che non sarà così…
alla prima stazione
1 ora fa
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