Ho finalmente terminato di leggere il lungo articolo Immigration and capital trovato in rete grazie a Goofynomics (mi pare fosse nominato in qualche commento...) e sono contento di averlo fatto perché ho aggiunto un altro tassello utile alla comprensione di questo mondo...
Forse è necessario un breve sunto: la tesi è che l'immigrazione sia voluta dai parapoteri (che l'articolo chiama oligarchie come in Sudditi di Massimo Fini) perché a essi utile per più motivi.
Una prima ragione è economica: importare manodopera, meglio se altamente qualificata, per ridurre i salari (v. Un'altra tessera e la sezione relativa all'immigrazione di Pagine da chiudere).
Una seconda ragione economica è quella di aumentare la popolazione e quindi le vendite tramite l'espansione del credito. L'idea è: meglio tanti consumatori anche se poveri (che comprano indebitandosi) piuttosto che pochi ma più ricchi.
Ma c'è una terza ragione che, anche se ovvia, si tende a non vedere perché presuppone una visione della realtà che vada al di là dei soliti schemi e, soprattutto, di uno dei protomiti (*1) più forti e caratteristici della civiltà occidentale: la democrazia (*1).
In breve lo schema che l'articolo presuppone è il seguente:
1. I parapoteri/oligarchie controllano (o almeno hanno una forte influenza) i governi occidentali (ciò è possibile a causa delle debolezze della democrazia (*2)).
2. I governi operano favorendo i parapoteri/oligarchie che diventano sempre più ricche e potenti a scapito della maggior parte dei cittadini comuni del mondo occidentale (ciò è conseguenza della globalizzazione (*2)).
3. La popolazione, soprattutto coloro che si sono impoveriti, iniziano a rendersi conto che i partiti tradizionali non fanno i loro interessi e iniziano a rivolgersi a forze alternative, popolari e di protesta. Nell'articolo Immigration and capital anche Trump, benché candidato dei repubblicani, viene visto (non so quanto a ragione) come un esponente di questo tipo di movimenti...
4. Ma ecco che l'immigrazione diviene funzionale ai partiti di governo che, favorendola (nell'interesse dei parapoteri/oligarchie non certo dei propri cittadini!), ottengono il voto degli immigrati riconoscenti (ovviamente si parla del medio lungo termine).
Semplice ed evidente: ma lo si riesce a capire, e soprattutto ad accettare, solo se si ha la consapevolezza di almeno due fattori generalmente non noti a tutti: la vulnerabilità della democrazia e l'influenza dei parapoteri su di essa.
Alle tre cause dell'immigrazione descritte nell'articolo Immigration and capital ne aggiungo io una quarta.
L'immigrazione in Europa causa instabilità sociale e disgregazione culturale: questi fattori insieme rendono sempre più improbabile una vera integrazione europea, ovvero qualcosa di simile agli Stati Uniti d'Europa. Chi ne beneficia?
Sicuramente non gli europei! Ma probabilmente gli USA che, nell'attuale situazione, hanno un grande mercato per i propri prodotti e, contemporaneamente, non un rivale politico ma tanti piccoli vassali singolarmente irrilevanti.
Secondo alcune teorie (su cui ancora mi riservo di esprimere un giudizio definitivo) i conflitti in Africa e Medio Oriente sarebbero voluti dagli USA anche perché, fra i loro effetti, ci sarebbe appunto quello indiretto di indebolire l'Europa...
Suppongo che al lettore occasionale, che capita per sbaglio su queste pagine, le teorie sopra esposte suoneranno come “Comploddo! Comploddo!”. Ne sono consapevole ma non posso farci niente: in un solo articolo non mi è possibile approfondire e giustificare tutte le ramificazioni delle implicazioni precedentemente esposte. Ma che posso farci? Si arriva a certe conclusioni solo dopo un lungo percorso fatto di letture, ragionamenti e osservazioni...
Comunque una cosa voglio comunque chiarirla: non è necessario che ci sia un complotto mondiale organizzato dai parapoteri affinché questa visione alternativa del mondo sia credibile: come ho scritto in Parapoteri e automi cellulari basta che le singole multinazionali (grandi banche, etc) seguano delle semplice regole (per esempio massimizzare il proprio profitto) affinché a livello globale emergano degli schemi, anche molto complessi, senza che ci sia alcuna intelligenza centrale che li progetti...
Conclusione: certamente l'immigrazione è un argomento complesso ed è difficile parlarne senza cadere nel buonismo e, contemporaneamente, non essere tacciati di razzismo. Devo però dire che l'articolo Immigration and capital mi ha convinto e mi ha chiarito delle incongruenze altrimenti non spiegabili...
Nota (*1): sui protomiti e i limiti delle attuali democrazie ho scritto numerosi pezzi: usare i marcatori Democrazia mentre per i protomiti rimando a Protomiti e distorsioni...
Nota (*2): ne ho scritto altrove sul viario: se ho tempo andrò a cercarne i relativi collegamenti... Comunque in Il pericolo nascosto vi sono molti collegamenti utili. Sulla globalizzazione non ho scritto nessun pezzo monografico ma alcuni accenni utili possono essre trovati in Riciclo (1/2) e Illusione democratica (e anche in molti altri pezzi!)
alla prima stazione
1 ora fa
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