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venerdì 15 aprile 2016

Soddisfazione personale

Curioso come ora si dia per scontato che il capo non fosse Grillo: mi sono perso io qualcosa o, fino a pochi giorni fa, non era così?
Negli ultimi mesi ammetto di non aver seguito il M5S ma mi pare che, all'epoca, sostenere che Casaleggio fosse alla guida del movimento sarebbe stata fantascienza per i media ed eresia per gli attivisti...

Al contrario già da tempo io avevo chiaramente scritto che Grillo era solo l'uomo immagine e Casaleggio il vero capo.
Ad esempio nel pezzo Varie politiche del novembre 2015 scrissi: «...io ormai vedo il M5S come il partito azienda di Casaleggio dove Grillo è solo socio di minoranza e uomo immagine.»
Infatti in Prìncipi contro princìpi dell'agosto 2015 scrivevo: «Ieri ho notato un nuovo particolare: nella grafica della pubblicità del prossimo evento a Imola (v. in alto a destra qui) non c'è più solo la solita caricatura di Grillo ma anche quella di Casaleggio...
Immagino che nel frattempo ci siano stati numerosi altri segnali che indichino il ruolo sempre più attivo del non-eletto Casaleggio.

Ne risultano varie conclusioni:
1. Esisteva un'eminenza grigia nel M5S
2. Adesso tale eminenza grigia sta uscendo allo scoperto
3. E, soprattutto, il M5S non è diretto da Grillo ma da Casaleggio
»

Col senno di poi questo spiega l'imbarazzo di Grillo all'incontro di Bibbona (v. Vocine da Bibbona e Altra riflessione su audio da Bibbona) dove i parlamentari questuanti si rivolgevano a lui come se potesse cambiare la decisione già presa, evidentemente da altri...
Da notare che sempre in Altra riflessione su audio da Bibbona (maggio 2015) scrivevo:
«Grillo non è la testa pensante del movimento ma delega tutto a Casaleggio che dirige la baracca come fosse una propaggine, un po' indisciplinata, della propria azienda: gli impiegati che non fanno quello che dice il capo li licenzia, ovvero li espelle.»

Nei pezzi ancora precedenti invece spesso parlo di “vertici” per indicare il vero potere decisionale del M5S: l'osservazione oggettiva e attenta di quanto avveniva mi aveva già dato la certezza della presenza di un vertice ma ancora non mi era chiara né la sua composizione (supponevo Grillo + Casaleggio + “Staff” + sottoinsieme di parlamentari da cui poi è scaturito il direttorio) né i relativi rapporti di forza al suo interno (inizialmente pensavo che il potere di Grillo fosse quello preponderante...).
Ricordo che all'epoca ero scandalizzato dalla sola esistenza del “vertice” che, in una struttura piatta come il M5S si vantava di avere, non avrebbe avuto ragione di essere: proprio per questo motivo rimarcavo la contraddizione virgolettando sempre il termine “vertice” o “vertici”. Ora invece tutti (mi pare anche fra gli attivisti, ma di loro non ho più il polso della situazione preciso come un tempo) sembrano dare per scontato e giusto che sia così...

Conclusione: permettetemi un po' di soddisfazione personale scrivendo, tutto in caps lock, IO L'AVEVO SCRITTO CHIARAMENTO GIÀ UN ANNO FA: GLI ALTRI (GIORNALISTI E ATTIVISTI) DOVE ERANO?
Grazie! Grazie!

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