Più mi guardo in giro, più mi informo, più capisco ciò che sta succedendo e più inorridisco.
Molte volte ho scritto delle nostre libertà che stanno venendo ridotte, dei nostri diritti, compreso quello alla salute, che stanno venendo soffocati e delle nostre ricchezze, pubbliche e private, che stanno venendo dilapidate.
Oggi non ho però voglia di fare la Cassandra e non ripeterò quanto ho già detto: piuttosto voglio condividere una nuova riflessione partendo da una domanda.
Perché gli italiani rimangano a guardare? Perché non protestano e accettano supinamente il male che si prepara per loro?
Tutto questo infatti sta succedendo adesso, sta succedendo a noi, sta succedendo qui, in Italia, e le prossime generazioni ne pagheranno le conseguenze più salate. Al dio della finanza sacerdoti bugiardi sacrificano libagioni di giustizia e libertà mentre il popolo adora inginocchiato, con la fronte china a terra, e plaude commosso...
Un pesante giogo sta venendo preparato per i nostri figli: una schiavitù (cfr. con Depressione democratica e soprattutto Capitolo VI) alla quale sarà difficilissimo se non impossibile ribellarsi perché non avrà catene ma, non per questo, le sue costrizioni saranno meno reali: sarà una schiavitù mascherata dove i media faranno credere che il male sia un bene, che fosse inevitabile, che non ci siano alternative, che ci si debba adattare e che, comunque, ci sia sempre chi sta peggio...
Quindi a cosa è dovuta l'apatia degli italiani?
Per prima cosa la maggior parte delle persone non si rende conto di quanto sta avvenendo; molti ormai si accorgono che nel proprio ambito sta succedendo qualcosa di profondamente sbagliato ma a queste persone manca la prospettiva globale (v. KGB sullo stato del mondo 1, 2 e 3 e magari anche Riciclo 1/2 sull'Italia), non solo italiana ma mondiale, della situazione.
Non capiscono che quello che per loro è uno scontro importante ma circoscritto, in verità, è solo una battaglia di una guerra molto più ampia. Su quale sia questa guerra invisibile ho già scritto: il dirottamento della democrazia, a opera dei poteri forti (v. Poteri forti: definizione ed esempi) economici e finanziari, con l'unico scopo di una miope ricerca del profitto basato sulla legalizzazione dell'ingiustizia; sullo sfondo una Cina che aspetta e sta guardare divertita.
Ma perché gli italiani non capiscono quello che sta avvenendo sotto i loro occhi?
In parte è colpa di mancanza di cultura democratica (v. PDI ma anche Democrazia 1/3) e di senso civico: “ci penserà qualcun altro, io ho i miei problemi, tanto non ci posso far niente...” sono i pensieri comuni.
Ma in parte, e questa è la riflessione odierna, sembra essere nella natura dell'uomo essere governato e non autogovernarsi. Basta dare alle persone un'illusione alla quale aggrapparsi e queste, pur senza ammetterlo, saranno ben felici di avvinghiarsi a essa invece di affrontare la dura realtà. Nella storia lo si vede continuamente: l'ordine sociale non è mantenuto con la giustizia ma con l'illusione della giustizia (v. il recente Illusione democratica).
Nel nostro caso le illusioni sono multiple...
La prima illusione è politica (a dimostrazione che non sono né il primo né il solo a pensarla così v. anche Oltre i conFini e Democrazia economist-a): si crede che le democrazie occidentali attuali siano effettivamente espressione della volontà del popolo. Questo garantisce un'aura di legittimazione al potere: “Facciamo quel che facciamo per mandato degli elettori e quindi di tutto il popolo”. E l'illusione della legittimità aiuta a mantenere il popolo mansueto.
La seconda illusione è quella ripetuta dai media, talvolta con messaggi subliminali, che la situazione attuale è la migliore possibile, che tutte le alternative sarebbero disastrose, oltre che, ovviamente, ripetere che il governo è legittimo in quanto eletto democraticamente. Ci fanno credere che l'evento principale della giornata sia il risultato di una partita di calcio o magari un omicidio per quanto efferato...
La terza illusione è data dell'invisibilità del nemico: ci si illude infatti che non ci sia un vero avversario che coordini i propri sforzi verso obiettivi contrari al benessere generale. Non c'è il partito dei “Poteri Forti” (*1) che si proponga agli elettori per portare avanti il proprio programma, ovviamente mentendo sapendo di mentire, alla popolazione: molto più comodo piegare ai propri voleri qualunque partito vinca le elezioni indipendentemente dal suo “colore”; molto meglio infatti avere la classe politica come sciocca complice piuttosto che come fastidiosa avversaria...
Queste tre illusioni da sole tolgono ai cittadini lo stimolo a impegnarsi in prima persona. Molto più facile infatti credere che tutto vada bene piuttosto che tenersi informati, ragionare con la propria testa, mettersi in contatto con realtà diverse: dopotutto il tempo libero è poco e ci sono mille maniere più piacevoli per utilizzarlo...
Nota (*1): in realtà il “buon” Monti, evidentemente inebriato dal potere, ha tentato esattamente questo e un numero non disprezzabile di italiani gli ha creduto!
alla prima stazione
1 ora fa
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