È da molto tempo che non scrivo di poker. Principalmente per due ragioni: avevo iniziato a giocare partite turbo (*1) e il mio rendimento si era subito rivelato disastroso ma, soprattutto, per molti mesi mi era completamente sparita la voglia di giocare (alla faccia del vizio del gioco!).
La prima riflessione da fare è perché non mi riesca giocare decentemente le partite turbo.
Onestamente non ne sono sicuro: la differenza fra le partite normali e quelle turbo è che il costo per giocare le mani sale molto più rapidamente. La conseguenza è che ci trova velocemente in una situazione in cui si è costretti a correre dei rischi per non essere “mangiati” dai bui o, equivalentemente, non sempre è possibile aspettare l'occasione propizia.
In altre parole la mia teoria, della quale ripeto non sono troppo sicuro, è che la fortuna abbia un ruolo ancora più decisivo del solito.
Ovviamente io, non essendo particolarmente fortunato, non riesco a competere decentemente.
In realtà ho tentato strategie diverse come cercare di essere più aggressivo per cercare di valorizzare le mani buone: il problema è che, se si è aggressivi con mani buoni e ci si trova a giocare con chi ha mani ottime (elemento fortuna), spesso si vanno a perdere molte chips...
Comunque, dopo una serie di partite (turbo) negative, smisi di giocare a poker per molti mesi.
Da un po' ho ricominciato e sono passato a giocare partite da 1€ invece che da 0.5€.
I motivi sono due: il rake (*2) delle partite da 1€ è percentualmente più basso di quelle da 0.5€ (18% vs. 20%; ovvero il montepremi è, in proporzione, più alto del 2%!) e la distribuzione dei premi è più equilibrata.
Per la precisione:
Pos. 1 su 9 vince: 3.70€ (270%) vs 2.00€ (300%)
Pos. 2 su 9 vince: 2.21€ (121%) vs 1.00€ (100%)
Pos. 3 su 9 vince: 1.47€ (47%) vs 0.60€ (20%)
Cioè nelle partite da 0.5€ viene favorito il primo classificato (55.6% del montepremi totale contro 50.1%) mentre nelle partite da 1€ il montepremi è distribuito in maniera più uniforme: una distribuzione più uniforme favorisce la regolarità piuttosto che la fortuna. Considerati questi due fattori penso che, a lungo andare, sia più proficuo giocare questo tipo di partite.
Come mi capita sempre, quando ricomincio a fare qualcosa dopo un lungo intervallo, sono molto migliorato: è come se le nozione imparate solo a livello teorico mesi prima abbiano avuto tempo di essere completamente assimilate e, finalmente, siano pronte a essere messe in pratica. Non so quanto sia normale ma a me succede sempre così fin da quando ero bambino.
In particolare i miei miglioramenti sono molteplici ma forse, il più significativo, è che adesso mi ritiro anche quando ho una mano buona ma penso che il mio avversario l'abbia superiore. Non è così facile non cedere alla curiosità di andare a controllare!
Il mio avversario principale resta l'impazienza e non sempre, specie quando sono in vantaggio, riesco a trattenermi dal giocare costosi all-in nella speranza di concludere più rapidamente la partita eliminando un avversario con meno chips di me.
Ah, dimenticavo! Ho ricominciato a giocare sui tavoli a 9 giocatori a velocità NORMALE e i risultati sono di nuovo buoni con un utile di circa il 40% su quanto gioco (come se arrivassi sempre terzo). Magari prossimamente qualche dettaglio in più.
Nota (*1): le partite turbo sono le più comuni fra quelle con buy-in micro (costo d'iscrizione basso). La loro particolarità è che il valore dei bui (ovvero il costo minimo, se non ci sono rilanci, per giocare una mano) sale molto più rapidamente del normale.
Nota (*2): il rake è il denaro dell'iscrizione trattenuto da PokerStars.it e di conseguenza incide direttamente sul montepremi.
Io vorrei i tre giorni di sonno!
10 ore fa
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