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lunedì 13 giugno 2011

Faccine

Quando sono su FB e leggo lo stato o i link condivisi dagli amici sono sempre combattuto su cosa fare: commento o non commento?
Temo infatti che i miei commenti, di solito piuttosto ironici, vengano fraintesi: una cosa è lasciare un messaggio scritto che verrà letto chissà quando, un'altra è scherzare faccia a faccia quando, dallo sguardo del nostro interlocutore, ci rendiamo subito conto se ha capito o meno la battuta.
Insomma c'è il serio pericolo che si creino incomprensioni.

Per sicurezza mi hanno consigliato di mettere in fondo al mio commento/battuta una faccina così ;-)...
Questa soluzione mi provoca due perplessità: la prima è che lo scherzo, venendo subito identificato come tale, perde quell'aurea di incertezza che normalmente per una frazione di secondo l'accompagna e che, secondo me, fa parte integrante dello scherzo. La seconda perplessità è stilistica: forse avrete notato che nei miei post non ho mai usato faccine. Si tratta di una scelta: il post è per me anche un esercizio di scrittura mentre le faccine sono delle scorciatoie per esprimere le nostre emozioni. Per come intendo il mio blog, bello scrivere e faccine sono incompatibili. Certo che un commento su FB non è un post ma comunque una certa antipatia per questi pittogrammi di espressioni mi resta...

Insomma le faccine in genere le metto anche se non mi fanno impazzire. Però, ogni tanto, le dimentico...

Qualche giorno fa un caso divertente. Un amico aveva postato la seguente citazione:

"piacere a tutti non è un mio problema."

Non so di chi sia questa frase: suppongo che fosse una citazione perché fra virgolette...
A me fa venire in mente un cowboy del far west: qualcuno alla Clint Eastwood. Un solitario che se ne frega degli altri e sottintende che sono gli altri che devono adeguarsi a lui e non viceversa. A chi non sta bene può andare a...

Il mio commento/risposta:

Il mio problema è invece che non piaccio a chi vorrei piacere...

Come vedete dimenticai la faccina → ;-)
Quello che volevo far notare è che a tutti, più o meno, non interessa quel che pensano di noi le persone che non ci interessano (come i perfetti sconosciuti). Insomma, secondo me l'ideale sarebbe piacere a chi vogliamo noi ed essere ignorati da tutti gli altri.
Poi, ebbene sì, c'è anche un qualcosa di autobiografico nella mia affermazione ma è una pennellata finale. La sostanza è il tentativo di evidenziare l'ipocrisia nascosta nell'affermazione “piacere a tutti non è un mio problema” che nella migliore delle ipotesi (cioè pronunciata in totale sincerità) sta a significare “Al momento non c'è nessuno a cui mi interessi piacere”.

Il risultato è che qualche giorno dopo, non ricordo se su chat oppure via email, con molto tatto e prudenza lo stesso amico mi scrisse qualcosa del tipo “Senti, ma quella cosa che hai scritto è vera?”.
Io già me ne ero dimenticato e solo dopo averci attentamente riflettuto capii a cosa si riferiva: la mia frase era stata interpretata in chiave personale, quasi fosse un grido d'aiuto!
In realtà la frase è vera, verissima. Solo che, anche se scritta in prima persona, non sono io il soggetto bensì è il generico essere umano ad esserlo.

Comunque ho apprezzato molto la solidarietà/conforto che implicitamente, seppur non apertamente, mi era stata offerta! Tutto perché ho dimenticato la faccina!
Molto divertente: immaginatevi che concluda questo post con una faccina super ridente...

4 commenti:

  1. consentimi... secondo me "piacere A TUTTI non è un mio problema" è molto diverso da dire "non mi interessa piacere a qualcuno"
    è la citazione di una canzone.. io l'ho presa più per quelle persone che cercando di piacere al maggior numero di persone (tendente a "tutti") rischia di perdere di vista se stesso e le persone più prossime, la cui stima (e quindi il fatto di "piacergli") la ritengo una cosa molto importante..
    poi il discorso delle faccine è un'altra storia....
    ;)
    t.

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  2. Guarda che il "mi consenta", pur nella forma colloquiale da te usata, non è più di moda! :-D

    Sì, è vero anche la tua interpretazione della frase è validissima: che ti devo dire, a me, a pelle mi ha dato la sensazione del texano dagli occhi di ghiaccio a cui stanno tutti sui cogl###...

    Se però mettevo la faccina a te non veniva il dubbio che fosse un mio disperato tentativo di richiamare l'attenzione! 8-P <-- (che significa sta faccina?)

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  3. "Per come intendo il mio blog, bello scrivere e faccine sono incompatibili."
    Qualche prof d'italiano NON è d'accordo.

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  4. @Brigitte:

    Possibilissimo! De gustibus non disputandum est...

    Oppure mi volevi fare ironicamente notare un errore in "Per come intendo il mio blog, bello scrivere e faccine sono incompatibili." ?

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