Ripensavo al mio pezzo Propaganda noiosa e a come i media ripetano alla nausea sempre gli stessi concetti. Del resto se le argomentazioni sono deboli (o inesistenti) l’unica possibilità di convincere il proprio pubblico è di martellarlo continuamente con le stesse parole in maniera tale che ci si dimentichi che si tratta di affermazione non dimostrate ed arbitrarie. Poi, certo, vengono messe in bocca ad “autorità” assolute (tipo un ministro) o di uno specifico campo più o meno rilevante (tipo un medico o, peggio, un giornalista tuttologo) e questo, per i noti limiti della natura umana, da automaticamente loro maggiore credibilità.
Io invece mi annoio a ripetermi.
Ormai due anni fa (mi pare) presentai un paio di video che dimostravano la cattiva fede, riguardo al suo “vaccino” mRNA contro il covid, della Pfizer e non ho più ritenuto necessario ritornarci. Ormai per me è appurato che qualsiasi comunicato di tale case farmaceutica è inaffidabile e lo considero al livello di una pubblicità televisiva.
Per la cronaca mi riferisco a un video pubblicato da Project Veritas (un’intervista rubata a un alto dirigente della stessa Pfizer che ammetteva di tutto e di più) e a quello di una ricercatrice che lavorava in un centro di ricerca e che aveva trovato e denunciato (al CDC mi pare) gravissime irregolarità: licenziata e sua denuncia insabbiata (*1).
Il punto è che sugli argomenti dove non ho più dubbi evito di ritornarci sopra.
Proprio ieri il Dr. Campbell ha pubblicato il video: Simple questions for Pfizer.
Il dottore essenzialmente ripropone un frammento di un’intervista di un senatore australiano che, in veste ufficiale, pone delle domande a un rappresentante della Pfizer Australia.
Le domande sono semplicissime e la risposta dovrebbe essere altrettanto ovvia: tipo “in data XXX avete dichiarato che il vaccino bloccava i contagi, che prove cioè quali ricerche scientifiche vostre o indipendenti avevate a supporto delle vostre affermazioni?”. Ebbene il dirigente Pfizer ripete alla nausea la solita frase su efficacia e sicurezza (probabilmente su suggerimento dei legali) ed essenzialmente non risponde. E se non risponde che vuol dire? Evidentemente allora tutte le affermazioni, all’epoca amplificate e ribadite dai media, erano prive di fondamenta e non basate su ricerche: erano pubblicità commerciale spacciata per scienza.
A me un video di questo genere ormai non fa quasi più effetto: semplicemente è un altro tassello che conferma quanto ormai ho già appurato, nel caso specifico la completa inaffidabilità della Pfizer. E notizie di questo genere, di cui non scrivo, sono frequentissime…
Vedete l’asimmetria? La propaganda ripete le proprie bugie un giorno sì e l’altro pure mentre io, nel mio piccolo, non mi prendo la briga di evidenziare tutti i piccoli tasselli che andrebbero a rafforzare la visione dei fatti che io trovo più aderente alla verità…
Oppure passiamo alla guerra in Ucraina e alle sanzioni alla Russia. L’anno scorso ci raccontavano che con le sanzioni la Russia sarebbe fallita economicamente in tre mesi, che la popolazione (alla fame) avrebbe invaso il Cremlino, avrebbe tagliato e infilato la testa (folle, ovviamente) di Putin su una picca, esponendola al pubblico ludibrio e odio. Già: Putin secondo l’occidente è folle, anzi è morente, anzi è sia folle che morente: per adesso però non dà prova di follia (a differenza di altri presidenti affetti da demenza senile) e non mi pare proprio morto morto morto.
Ma non divaghiamo, torniamo all’economia.
Secondo i dati economici più recenti l’economia della Russia ha superato quella della Germania di zerbino Scholz (*2). Ma come è possibile direte? “È una bufala perché il GDP della Germania è X e quello della Russia è appena Y!!”
E infatti tale statistica non è basata sul GDP ma sul “potere d’acquisto equivalente” (PPP). Qual è la differenza? Beh, per il GDP, si converte l’euro per la Germania e il rublo per la Russia in dollari e con questo rapporto di cambio si fanno i calcoli.
Col GDP PPP (non so i dettagli! Su wikipedia: GDP (PPP) e i dati aggiornati al 2022 della Banca Mondiale: ) si considera quanti euro e rubli occorrono per acquistare qualcosa (suppongo ci sia uno specifico paniere su cui fare la media) e si usa questo coefficiente. Per esempio il mio amico Oleg (v. Per un pugno di rubli per la sua ADSL spendeva in rubli l’equivalente di 3€ al mese, in Italia quanto sarà mediamente? diciamo 30€: in pratica allora, almeno su questo particolare servizio, il potere d’acquisto del rublo è dieci volte maggiore dell’euro.
In altre parole il “Potere d’acquisto equivalente” considera il costo della vita al posto della brutale conversione fra valute.
L’Italia, ovviamente, in tale lista è in caduta libera. E, per esempio, l’inflazione diminuisce il GDP PPP (perché serve più denaro per acquistare qualcosa) mentre a occhio (ma potrei sbagliarmi) aumenta il valore nominale del GDP tradizionale (se l’euro non si svaluta nei confronti del dollaro). Non per niente i confronti fra GDP di anni diversi vengono talvolta normalizzati per eliminare il fattore inflazione.
Quale metrica ha più senso? Bo, sicuramente dipenderà da vari punti di vista e degli economisti potrebbero illustrarci numerosi esempi dove il GDP è più preciso e utile. Personalmente però mi pare che il “Potere d’acquisto equivalente” sia molto più significativo per capire dove la popolazione sia più ricca o, più precisamente, “stia meglio”.
(anche se, mi rendo conto adesso, considerando la posizione al primo posto della Cina in tale classifica la mia precedente affermazione non è sempre vera! Credo che l’altissima capacità industriale del colosso asiatico ne distorca il valore...)
Sta di fatto che, per esempio, attualmente l’industria russa sta producendo 90 nuovi carrarmati T-90 al mese mentre l’intero occidente è stato in grado, in molti mesi, di raccogliere un centinaio di carrarmati Leopard di cui molti di essi vecchi di 50 anni!
Sta di fatto che lo stesso vale per le munizione di ogni ordine e grado...
Sta di fatto che in Russia l’inflazione è al 2-3%…
Il problema di confrontare economie diverse fra loro non è certo nuovo. Proprio stamani mi sono imbattuto in queste parole: «L'Unione Sovietica si sta elevando da un livello terribilmente basso, mentre i paesi capitalisti stanno scivolando da un livello molto alto. La correlazione di forze al momento presente è determinata non dal tasso di crescita, ma confrontando l'intera potenza dei due schieramenti come espressa in accumulazioni materiali, tecnica, cultura e, soprattutto, nella produttività del lavoro umano. Quando ci avviciniamo alla questione da questo punto di vista statistico, la situazione cambia immediatamente e a estremo svantaggio dell'Unione Sovietica.» (*3)
Trotsky scrisse queste parole prima del 1936 (data della prima pubblicazione) e quindi l’occidente soffriva ancora della crisi del 1929 che invece non aveva colpito l’URSS: la sintesi della situazione data da Hobsbawm nel “Secolo breve” combacia perfettamente con le parole di Trotsky.
In pratica il risultato di qualsiasi confronto dipende dagli elementi su cui è basato. Se la misura di un’economia fosse la capacità di produrre carrarmati allora la Russia l’avrebbe superiore a tutto l’occidente combinato insieme! E poi, altra morale, delle statitistiche ci si deve fidare il giusto: le statistiche sono come prostitute che mostrano quello che il cliente vuole che facciano vedere...
Comunque di sicuro le sanzioni funzionano: peccato che danneggino solo l’Europa!
Di nuovo non penso mai a evidenziare le notizie sulla salute dell’economia russa perché per me è un qualcosa di appurato. I nostri media invece suppongo (perché non li guardo!) non esiteranno a cogliere qualsiasi occasione, qualsiasi fluttuazione valutaria o dei ricavi delle vendite petrolifere, per ripetere come l’economia russa “vada a rotoli”...
Conclusione: beh, questo pezzo va interpretato come un esempio per la “teoria” di Propaganda noiosa: un semplice campione delle notizie in cui mi imbatto, diciamo settimanalmente, ma a cui non do risalto perché ribadiscono situazioni note (almeno a me). Al contrario chi vi vuole convincere di qualcosa, soprattutto se non ha buoni argomenti, vi ripeterà sempre le stesse affermazioni.
Nota (*1): se alla fine di questo pezzo ne avrò voglia vedrò di cercarli e riproporne i collegamenti.
Nota (*2): mesi fa volevo disegnare il seguente meme: varie porte di ingresso con bandiera e zerbino con scritto benvenuto (“Welcome”, “Benvenuto” etc.) nelle varie lingue. L’idea era di mettere per ultima, alla porta tedesca, uno zerbino con scritto sopra “Scholz”…
Sfortunatamente anche se l’idea era divertente la mia capacità grafica è talmente bassa che non ho avuto la voglia di tentare questo piccolo progetto…
Nota (*3): tradotto al volo da “The revolution betrayed and Other Works” di Leon Trotsky, (E.) Graphyco, 2021, trad. Max Eastman, pag. 7.
alla prima stazione
1 ora fa
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