Finalmente ho finito di leggere “L’evoluzione delle specie” di Darwin!
Un libro difficile da valutare perché, sebbene la sua teoria abbia rivoluzionato tutte le scienze e quindi il mondo, il grosso del contenuto è decisamente noioso.
Darwin non ha prove con cui dimostrare la correttezza della sua teoria ma ha una montagna di indizi: il 90% del libro consiste nella lenta e metodica esposizione di tutti questi dati (con Darwin che non fa che ripetere che, se avesse più spazio, ne fornirebbe dieci volte tanti!).
Chiaro che quando scrisse la sua opera (io ho letto la 7° e ultima edizione del 1870 o giù di lì) era necessario convincere il pubblico della bontà delle sue idee ma ora si tratta di una massa di informazioni sostanzialmente inutili, noiose e ripetitive.
Alla fine su GoodReads.com gli ho dato 3 stelline (su 5) ma in realtà NON consiglio la lettura di questa opera. Che poi è di oltre 700 pagine…
Affarone! (?) - 22/8/2023
Ieri ho comprato su HumbleBundle.com ben 17 libri di Steve Erikson comprendente un paio di cicli e romanzi/racconti vari ambientanti nel mondo di Malazan. Sono già a buon punto del primo libro del ciclo “dei Caduti” e mi pare buono!
Pervicaci e pertinaci - 22/8/2023
Dopo pranzo ero steso sul letto a pancia in giù, come un boa che ha appena mangiato un cerbiatto, e ho sentito la seguente frase (beh, in inglese):
“Le persone non amano cambiare idea. In generale, nessuno ama cambiare idea: le persone preferiscono piuttosto perseverare in qualcosa che non è vero piuttosto che adattare la loro prospettiva in base a nuove prove.”
Osservazione giustissima e confermata da numerosi esperimenti di psicosociologia: alla base di questa tendenza vi è la volontà di difendere la propria stima di sé e questo spesso coincide col non volere ammettere di essersi sbagliati.
Chi stavo ascoltando? Barbero? Il Dr. Campbell? I biologi evoluzionisti di DarkHorsePodcast Clips?
No, questo video: Ex-Valve Dev on Baldur's Gatе 3
Come ho già scritto Asmongold dice cose molto intelligenti su argomenti molto stupidi. In particolare qui si riferiva alla prima impressione che i giocatori ricevano da un gioco in “Rilascio anticipato” e che tenda ad avere eccessiva inerzia. Poi lui stesso ammette che è una regola più generale…
Grande personaggio Asmongold: prima o poi dovrò dedicargli un pezzo intero...
Progozhin - 26/8/2023
Prigozhin dovrebbe (manca l’esame del DNA dei resti) essere morto nello schianto del suo aereo. Quasi sicuramente il velivolo è stato sabotato o comunque abbattuto. Subito i media occidentali hanno cominciato a strillare: “Ha stato Putin!”
Io non lo credo. Ammettiamo pure che Putin volesse la morte di Prigozhin, e anche di questo non sono sicuro, sull’aereo c’erano altre 8 persone: 3 membri dell’equipaggio e 5 comandanti della Wagner.
Da un punto di vista di semplice convenienza uccidere i 5 esperti militari non ha senso: soprattutto se erano in gamba come sembrerebbe. Putin avrebbe potuto facilmente far sparire Prigozhin in altre maniere senza compromettere l’efficacia operativa della Wagner.
Suppongo quindi sia stata opera di qualche servizio segreto occidentale, forse della stessa Ucraina: probabilmente ne sapremo di più nei prossimi giorni anche se per la Russia sarà imbarazzante dover ammettere che un aeroporto moscovita si sia dimostrato vulnerabile.
Pan per focaccia - 26/8/2023
È un peccato che Putin faccia di tutto per non alzare la tensione con l’occidente perché anche noi abbiamo parecchi supermiliardari che influenzano la politica per trarne vantaggio.
Ma l’unico che adesso rischia è solo Musk: egli è l’unica voce fuori dal coro e, almeno apparentemente, per più libertà d’espressione.
Adesso i servizi USA avrebbero la possibilità di far dire ai media: “Ha stato Putin per vendicare la morte di Prigozhin” (*1) e, magari, aggiungervi un collegamento ai servizi che Starlink fornisce all’esercito ucraino.
Di sicuro Musk avrà organizzato un meccanismo di rappresaglia, probabilmente informazioni compromettenti su politici ostili e simili, per tutelarsi da questo pericolo ma non è detto che sia sufficiente.
Nota (*1): la contraddizione fra l’affermare che è stato Putin ha far uccidere Prigozhin e il volerne vendicare la morte è irrilevante. I media occidentali sono capacissimi di affermare una cosa un giorno e cambiare totalmente versione, come se niente fosse secondo l’opportunità del momento, il successivo...
Io vorrei i tre giorni di sonno!
2 ore fa
Scrivi: "alla base di questa tendenza vi è la volontà di difendere la propria stima di sé e questo spesso coincide col non volere ammettere di essersi sbagliati". Nel mio caso sono costretto a darti torto: alla base della tendenza che descrivi, che mi tocca pesantemente, c'è l'aver rivalutato il pregiudizio (ovvero il giudizio ormai formulato a monte, attraverso l'analisi di innumerevoli esperienze di prima mano) a causa della vistosa malafede espressa a mitraglia da chi vorrebbe convincermi a cambiare idea. In poche parole, non mi fido più di nessuno e mi tengo le mie idee, per quanto dubbia possa essere la loro validità.
RispondiEliminaCiao MrKeySmasher, non ti preoccupare non c’è problema!
EliminaIn effetti pensavo che fosse la mia amica (esperta) che avesse lasciato il commento anonimo al pezzo sbagliato! Le avevo infatti chiesto di darmi il suo parere su Doveri e divagazioni naturali…
Comunque, venendo al tuo commento, che dire? Io scrivevo di tendenze generali poi, ovviamente, l’esperienza personale di ciascuno può ovviamente essere diversa.
Per quel che vale chatGPT conferma: «[…] Nel contesto di ammettere di aver commesso un errore, la dissonanza cognitiva potrebbe entrare in gioco quando una persona si rende conto che ha fatto un errore ma si aggrappa alla propria autostima o immagine di sé come individuo competente o intelligente. Ammettere di aver commesso un errore potrebbe minacciare questa immagine positiva di sé, creando un conflitto interno. [...]»
Poi forse non mi sono spiegato ma io mi riferivo alla persona in errore ma che non lo riconosce come tale nonostante le prove. Ora non conosco la tua situazione ma, ipotizzo che amici e parenti (solo di questi infatti ci sta a cuore il parere) abbiano idee diverse dalle tue: ma il numero non implica la correttezza ed è quindi possibilissimo che tu abbia ragione e faccia quindi bene a ignorare le loro opinioni errate!
Non mi riferivo semplicemente a chi non si lascia convincere ma a chi è in errore, che inconsciamente sa di esserlo, e non lo ammette. Insomma una situazione vagamente analoga ma diversa da quella da te descritta.
Chiedo scusa se ho dimenticato di siglare col mio pseudonimo il commento precedente.
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