Qualche giorno fa ho ciattato un po’ col mio amico matematico russo: non ricordo più bene né il come né il perché (*1) ma mi ha spiegato di avere 100Mbit in scaricamento e 100Mbit in caricamento. L’argomento mi interessava e quindi gli ho chiesto più informazioni…
Prima di tutto il prezzo: per 100Mbit/100Mbit spende 250 rubli al mese, ovvero 2.80€.
A dire il vero mi ha spiegato di essere riuscito a ottenere questo prezzo grazie a un trucchetto: si è abbonato a TV+Internet e poi ha cancellato la sottoscrizione alla TV (600-350=250 rubli). Altrimenti avrebbe dovuto pagare 500 rubli al mese per avere solo Internet.
Gli ho detto che in Italia la compagnia telefonica non si farebbe fregare così facilmente!
Ci sarebbe almeno 10€ da pagare per cambiare piano e soprattutto ti farebbero pagare il costo completo dell’abbonamento Internet e non la differenza fra il vecchio piano e quello della sola tivvù!
Lui mi ha detto che in Russia c’è grande competizione fra le compagnie telefoniche e che quindi queste preferiscono avere un utente che paga poco piuttosto che perderlo per un’altra compagnia.
Da notare che tutte le compagnie di telecomunicazioni sono russe: se guardate la situazione italiana abbiamo la Telecom francese, poi Fastweb svizzera, Wind straniera (forse cinese?), Tre cinese etc.
Solo Tiscali mi pare sia italiana. E Coop Voce che però non ha infrastrutture proprie ma si appoggia a Telecom/Tim.
Gli ho chiesto se ci sono costi nascosti per cambiare gestore: e lui mi ha risposto di no. Per legge.
Gli ho spiegato (probabilmente senza riuscirci) che anche in Italia, in TEORIA, non ci dovrebbero essere costi per cambiare operatore ma in pratica, visto che le leggi se le scrivono le lobbi, possono introdurre delle “spese” a loro piacimento.
Riguardavo gli appunti: anche cambiare piano telefonico è gratuito se non lo si fa più di una volta al mese! Di nuovo: la legge in Russia è dalla parte dei cittadini e non delle imprese telefoniche.
Poi mi ha detto che quando un cliente minaccia di cambiare operatore subito gli vengono offerti dei piani alternativi ancora più convenienti. Io gli ho risposto che in Italia è lo stesso ma che sono offerte solo temporanee e che ti vincolano poi a più anni di abbonamento a tariffe piene. Lui però non riusciva a capire cosa intendessi (ciattiamo in inglese) e questo mi fa pensare che queste offerte in Russia non siano delle mezze trappole come da noi.
Quindi qual è il punto di questa mia “intervista”?
Beh, principalmente che è possibile avere uno stato che scrive leggi dalla parte dei cittadini e non contro di essi: ormai siamo talmente abituati alla logica della giustificazione del profitto che ci pare normale che alle grandi compagnie (telefoniche ma non solo) sia dato il permesso di truffare i propri clienti a norma di legge.
Non sono neppure sicuro che questo possa essere definito un eccesso di liberismo perché in teoria, anche nel liberismo, le aziende dovrebbero competere fra di loro a vantaggio del cliente. In Italia invece si ha una degenerazione del liberismo dove a farne le spese sono gli utenti.
Il fatto poi che le grandi aziende siano straniere implica che i soldi che ingiustamente estorcono, a norma di legge, ai clienti non rimangono in Italia ma vanno all’estero contribuendo a sifonare la ricchezza del paese.
Conclusione: mi limito a dire che questo esempio banale è la prova che né l’Italia né la UE, visto che entrambe avallano queste procedure, sono perfette.
Comunque, piccola consolazione, anche in Russia, o almeno a Krasnodar dove abita, hanno un sacco di traffico e i mezzi pubblici sono super affollati!
Nota (*1): mi è venuto a mente: l’avevo contattato per chiedergli se aveva voglia di giocare a scacchi ma lui era stanco e mi aveva proposto di mostrargli un gioco di cui gli avevo parlato bene. Gli avevo spiegato che la mia connessione Internet è talmente penosa che non posso farlo: ho in pratica roba di 20 anni fa: 4Mbit in download e 0,4Mbit in upload.
L'esempio di Benjamin Franklin
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