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È però interessante iniziare dallo spiegare il perché di questa mia scelta: ovvero perché fra tutti i libri scaricabili gratuitamente ho scelto proprio le Operette morali?
Beh, colpa della mia memoria che io denigro ma in realtà non è poi tanto male: anni fa (cinque direi) lessi l'articolo Operette Morali sul viario amico Below Normal (v. anche Blog amici) e da allora mi ero ripromesso di comprarmi tale volumetto...
Onestamente non ricordo i dettagli di tale articolo (se non che era fortemente positivo) e non voglio nemmeno rileggerlo adesso per non farmi condizionare fino a quando non avrò a mia volta terminato questa serie.
L'inizio è stato piuttosto traumatico: le Operette morali furono in gran parte scritte nel 1824 (per confronto la stesura definitiva dei Promessi sposi è del 1840-1842) e il loro stile mi era quasi incomprensibile. La costruzione delle frasi e i termini desueti mi costringevano a rileggere più volte le stesse (lunghe) frasi per capirne il significato.
Dopo un po', fortunatamente, ci si abitua e in genere la lettura procede spedita e solo occasionalmente mi capita di dover rileggere un periodo per afferrarne il senso...
Uno dei termini più incomprensibili, ma anche più frequenti, è eziandio che io avevo preso per il gerundio di un ipotetico verbo eziare che immaginavo significasse qualcosa come “ipotizzare fantasticando”. Invece no! eziare non esiste ed eziandio non è un verbo ma una congiunzione arcaica (deriva dal latino etiam «ancora» e diu «a lungo») che sta per “anche, ancora, altresì”!
Tanto per dare l'idea del materiale trovato, giunto a poco meno di metà lettura, ho già riempito sei pagine di appunti dell'ereader dove ogni pagina contiene nove note/evidenziature: a volte si tratta di semplici vocaboli di cui non conosco (o sono incerto) il significato ma a volte si tratta di idee su cui avrò da soffermarmi e dire la mia...
Rimando alla prossima puntata per entrare nel vivo delle Operette morali!
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