Ho trovato su FB un'interessante classifica:
«Dal sito pagella politica emerge che il tasso di veridicità dei politici è:
Monti 85%
Bersani 70%
Giannino 68%
Berlusconi 54%
Grillo 46%»
Il sito in questione, PagellaPolitica.it, controlla le affermazioni dei politici e, per ognuna di queste, ne dà una valutazione basata sui “fatti”.
Di natura sono molto sospettoso delle organizzazioni che autoproclamano imparziali (v. Libertà di spettegolare per la mia ricerca su Freedomhouse.org) perché, anche con le migliori intenzioni del mondo è difficile esserlo mentre, molto più spesso, sono in malafede.
Così, per prima cosa, ho guardato da chi è gestito questo sito: al “Chi siamo” c'è una lista con una dozzina di giovani con relativo curriculum. Sarò io paranoico ma i loro curricula mi sembrano troppo buoni! Tutti laureati, spesso in università prestigiose e con master, molti lavorano all'estero. A me sembrano “troppo” bravi per essere volontari che disinteressatamente si mettono insieme per fare queste ricerche: possibile che fra loro non ci sia neanche non un dico un disoccupato, che comunque avrebbe molto tempo libero (!), ma almeno un ragazzo con un comune lavoro in un non prestigioso ufficio di periferia?
Ovviamente il sospetto che siano stati “reclutati” è solo un MIO sospetto e, come sapete, io sono molto sospettoso e paranoico: non per nulla il mio soprannome è KGB...
Il sito verifica solo affermazioni ben documentate e pubblica tutti i collegamenti alla documentazione usata per analizzarlo.
Prima ho pensato “giustissimo!” poi mi sono chiesto se fosse comunque possibile “barare” facendo comunque delle valutazioni oneste. Impossibile? Assolutamente no!
Se si vuole, ad esempio, favorire Monti basta analizzare e pubblicare le sue dichiarazioni che risultano corrette e scartare (o non analizzare) quelle sbagliate; analogamente, volendo mettere in cattiva luce, ad esempio, Grillo basta analizzare e pubblicare le sue dichiarazioni più dubbie e scartare (o non analizzare) quelle corrette...
Insomma il problema matematico di fondo è che NON si analizzano tutte le dichiarazioni dei vari politici ma solo un sottoinsieme di esse e quindi, se tale campione non è casuale ma opportunamente selezionato, il risultato sono delle pseudo statistiche inattendibili.
Ed effettivamente in questa pagina c'è un “Disclaimer” che con parole diverse ripete quanto ho scritto (beh, loro parlano di campione piccolo io di “selezionato”):
«Pagella Politica non si propone come indicatore statisticamente valido circa la credibilità dei singoli politici. Il diverso numero di dichiarazioni analizzate e il limitato arco temporale di operatività non consentono, allo stato attuale, un paragone statisticamente rilevante.»
La precedente considerazione mina alla base, per loro stessa ammissione, qualsiasi classifica basata sui loro numeri però, oramai, la curiosità di analizzare le loro valutazioni è tale che voglio comunque darvi un'occhiata...
La maniera più semplice per verificare se il sito è in buona fede consiste, per prima cosa, nel verificare se qualche politico è da questi più favorito e/o qualcun altro più svantaggiato.
In questa classifica Monti brilla di luce propria con un 85% mentre Grillo fa la figura dell'asino con un modesto 46%. Conviene quindi iniziare ad analizzare proprio le valutazioni di questi due.
Il mio piano è quindi quello di controllare a campione (*1) i “fatti” valutati sballati per Grillo e, analogamente, quelli considerati esatti per Monti. Se il sito fosse realmente di parte allora ipotizzo che si dovrebbe osservare una maggiore severità nel giudicare le dichiarazioni “errate” di Grillo e, contemporaneamente, maggiore accondiscendenza nel valutare "corrette" quelle di Monti.
Comunque, per quanto scritto precedentemente, è facile scrivere valutazioni corrette se si decide di analizzare solo le affermazioni più attendibili (*2): per questa ragione è più interessante analizzare le “panzanate” di Grillo per vedere con che criterio sono state valutate...
Per Grillo sono partito da due valutazioni giudicate “nì” (ovvero mezze vere e mezze false) perché estremamente sintetiche e quindi facili da controllare:
1) «Ci sono 100 condannati in parlamento» secondo lo studio del sito si arriva a 101 se si sommano insieme non solo i condannati ma anche gli indagati, i prescritti, e i rinviati a giudizio. I condannati sono solo 36.
Secondo me il fatto che i condannati siano 100 o 36 cambia poco la sostanza del discorso di Grillo, ovvero che nel Parlamento ci sono molte persone di dubbia integrità morale; oltretutto se avesse detto che ci sono 100 persone con “problemi con la giustizia” il senso sarebbe rimasto invariato e il fatto sarebbe stato giudicato corretto.
Insomma il “nì” ci può stare ma mi pare un po' severo anche perché tale errore non cambia il senso del suo discorso...
2) «In Italia ci sono 98 basi militari USA». In realtà ci sono 49 installazioni e 40 siti minori per un totale di 89 “centri” militari. Secondo me Grillo, che snocciola un sacco di dati a memoria, ha semplicemente invertito l'otto con il nove e l'affermazione andrebbe considerata se non “vera” almeno “quasi corretta” non certo da “nì”!
Poi sono passato alle “panzanate pazzesche” ritenendole più significative:
3) La prima che ha attirato la mia attenzione è sugli avvocati perché la ripete a ogni tappa dello “tsunami tour”. «150.000 avvocati [in Italia]. Gli avvocati di Milano sono di numero maggiore di tutti gli avvocati della Gran Bretagna. Gli avvocati di Roma sono di numero maggiore di tutti gli avvocati della Francia.». Ovviamente il senso dell'affermazione è che in Italia gli avvocati sono in numero enorme e molti più numerosi che negli altri paesi europei.
Nel 2012 gli avvocati iscritti all'albo erano 247.000, quindi molto di più di quanto affermato da Grillo.
Milano ha poco più di 17.000 avvocati mentre in Inghilterra sono 15.000 ai quali però, secondo lo studio ma non mi è chiaro il perché, vanno aggiunti anche i solicitors: non viene detto quanti siano questi ultimi ma anche questa parte dell'affermazione di Grillo viene ritenuta errata.
Infine a Roma ci sono 24.000 avvocati mentre in Francia sono 60.000, ovvero molti di più.
Singolarmente le singole affermazioni di Grillo sono più o meno errate però la valutazione “panzanate pazzesche” mi sembra clamorosamente eccessiva e fuorviante considerando anche che questi errori non cambiano di una virgola il senso delle sue parole...
4) Scelto perché avevo già accennato all'argomento nel corto Monti 26. «"Per la prima volta l'Italia va a votare anticipatamente senza che il governo in carica sia stato sfiduciato dal parlamento"». L'analisi del sito ripercorre tutte le elezioni anticipate e ne trova quattro (1976, 1983, 1994 e 1996) nelle quali il governo in carica non è stato sfiduciato. A mio avviso nel 1994 e nel 1996 la sfiducia era in pratica dietro l'angolo ma il lettore giudichi per proprio conto. I casi del 1976 e del 1983 sembrerebbero degli illustri precedenti ma in realtà si perde l'anomalia della decisione di Monti che lo ricordo, si dimise per le critiche al suo operato del PDL che però non gli toglieva né annunciava di farlo la fiducia; al contrario nel 1976 e nel 1983 dei partiti uscirono dalla coalizione di governo senza l'impegno a sostenerlo.
Cioè Monti avrebbe potuto continuare a governare avendo comunque la fiducia delle camere mentre i governi del 1976 e del 1983 no: a me quindi sembra che il caso Monti sia una novità rispetto al passato e che merita se non il “vero” almeno il “quasi vero”...
Dopo aver visto solo questi pochi casi è presto per trarre conclusioni definitive ma già vedo un grosso problema nelle valutazioni di questo sito: si esaminano i fatti senza preoccuparsi del senso del discorso, si bada cioè troppo alla forma senza preoccuparsi della sostanza.
A mio avviso avrebbero dovuto prendere le frasi dei politici, condensarne il senso, e poi, dopo aver verificato i fatti, emettere il giudizio controllando se il senso del discorso né veniva inficiato o meno...
La sensazione a pelle è che ci sia della faziosità verso Grillo ma, per completezza, dovrei dare un'occhiata ai giudizi su Monti per vedere se con lui è stato usato lo stesso metro: solo che ho già scritto troppo e non ne ho più voglia!
Forse ci ritornerò sopra dopo le elezioni...
Nota (*1): non ho né tempo né voglia di ricontrollare tutte le valutazioni fatte...
Nota (*2): oltre a questo aspetto ci sarebbe anche da considerare l'importanza di una affermazione: se un politico afferma che Natale cade ogni anno il 25 dicembre dice sì il vero ma ciò è irrilevante per il suo programma. Ovviamente questo è un caso limite ma in generale ogni affermazione avrà diverse sfumature d'importanza: al limite una dichiarazione, ritenuta però di scarsa importanza, potrebbe essere anche totalmente sbagliata senza inficiare significativamente il programma di un politico. Fare una valutazione oggettiva dell'importanza di una singola affermazione nel contesto di un discorso più ampio è però difficilissimo e quindi mi limito solo a fare presente questo ulteriore aspetto del problema...
L'esempio di Benjamin Franklin
1 ora fa
Nessun commento:
Posta un commento