Oggi Bisba faceva i capricci: non avendo sonno ma troppo freddolosa per uscire si è messa a miagolare alla porta della camera di mia mamma.
La sua camera è rimasta per lo più come prima con l'aggiunta di numerosi scatoloni che non so dove piazzare. Non è che la tengo così per qualche motivo particolare: non mi serve e sono troppo pigro per darmi da fare per trasformarla in qualcosa di più utile.
A Bisba piace perché può arrampicarsi sulle scatole ed esplorare angoli nuovi con strani odori e, quando poi si stufa, basta che si metta a miagolare per uscire: sì perché i termosifoni sono spenti e così la chiudo dentro per non disperdere il calore.
Siccome dopo dieci minuti non si era ancora fatta viva ho deciso di controllare cosa stesse succedendo (una volta Bisba aveva preso una parrucca portandola in giro come fosse una preda...) e ho riaperto la porta.
Non so come, perché non ci pensavo minimamente, ma improvvisamente ho rivisto la camera com'era: il televisorino in un angolo che sfarfallava, il lettone tutto ingombro d'aggeggi da una parte, la luce del comodino accesa e ovviamente la mamma in pigiama che sorrideva...
Ho percepito tutto insieme luci, suoni e calore che non c'erano più; una stanza ancora viva anziché morta: mi ha fatto una notevole impressione...
Bisba non aveva combinato pasticci. Almeno credo...
L'esempio di Benjamin Franklin
1 ora fa
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