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mercoledì 22 febbraio 2023

Discorso Putin

Ho ascoltato tutto il discorso di Putin trasmesso sul canale RT di Rumble e, ora che l’ho ancora fresco in mente, ne approfitto per qualche commento estemporaneo.

Della guerra in Ucraina ha parlato relativamente poco:
- ha riassunto la sua genesi di matrice USA
- aggiungendo che dell’Europa non ci si può più fidare
- che la Russia non ha provocato la guerra ma che la terminerà
- che dietro l’Ucraina vi è l’intero occidente
- che le sanzioni fanno più male all’occidente che alla Russia
- che gli obiettivi stabiliti saranno raggiunti

Non ha fatto accenni ai prossimi passi militari, ai tempi o altro.

Il resto del discorso è stato programmatico.
Emerge chiaramente che la Russia non intravede più la possibilità di collaborare economicamente con l’occidente e si prepara a organizzarsi e prosperare senza di esso.
Mi ha colpito che dietro a tutte le iniziative vi sarà forte la mano dello stato con l’idea di aiutare la popolazione. Il contrario di quanto accade in occidente dove lo stato rinuncia al suo ruolo di gestionale, lasciando tutto nelle avide mani dei privati, o al massimo aiuta le grandi multinazionali nella debole ipotesi che ci saranno ricadute positive per la popolazione. E infatti abbiamo visto come la forbice della ricchezza si sia allargata negli ultimi decenni.

Poi ha fatto un appello ai miliardari/imprenditori russi facendogli notare come l’occidente li abbia derubati: ma per loro nessuna agevolazione perché hanno sbagliato a fidarsi; li consiglia quindi a investire in Russia sia per guadagnare denaro ma anche il rispetto della popolazione. Per le aziende che investiranno in tecnologia russa poi, per esempio, sgravi fiscali del 150% di quanto pagato.
Enormi aiuti alle famiglie (per esempio niente tasse sulla casa per le famiglie con più di due figli) e per sostenere la natalità. Moltissimi fondi per l’istruzione e simili.
E poi non ha dimenticato le infrastrutture e perfino l’ambiente.

Insomma Putin ha prospettato tutto un programma di sviluppo economico, guidato dallo stato, per il lungo termine.

Chiaro che con tutto quello che ha detto almeno il 50% e forse più dei progetti rimarranno sulla carta o impastoiati nella burocrazia ma, almeno, vi è una visione da statista per quello che riguarda il futuro: tante idee concrete anche se non tutte realizzabili facilmente. Almeno Putin sa quale sia la direzione da perseguire e si incammina sulla strada giusta…

Una bella differenza rispetto ai discorsi vuoti, privi di visione e gonfi di retorica dei nostri politici.
Soprattutto appare chiaro, e questo credo lo percepiscano anche i russi, che a Putin sta a cuore il benessere del proprio paese: al contrario in occidente la politica sembra vivere in un mondo parallelo, fatto di ricevimenti, brindisi e foto di gruppo. Una politica che sembra badare soprattutto al proprio tornaconto personale e a favorire gli interessi dei ricchissimi: ovviamente a danno della stragrande maggioranza della popolazione.
Una bella differenza fra Putin e i nostri politici: non solo di capacità ma anche e soprattutto di volontà.

L’unico problema per la Russia è l’età di Putin il quale, presto o tardi, sarà costretto a cedere la guida del paese a qualcuno che difficilmente sarà alla sua altezza.

Conclusione: discorso prolisso. Deludente, per mancanza di novità, riguardo l’andamento della guerra. Importante per come la Russia, almeno nelle idee di Putin, si prepari a fare a meno dell’occidente. Interessante la strategia, con interventi fattivi dello stato, che mette al primo posto il benessere della popolazione senza affidarla al mercato come ordina in occidente la Bibbia del turboliberismo.

5 commenti:

  1. Qui leggo alcune cose che confermano la mia impressione/sensazione: la differenza tra uno Stato che risponde agli interessi di un popolo, di una nazione e l'ipocrisia radical-chic di oligarchie autoreferenziali con le loro mire egemoniche e, peggio, ammantate di salvifico dello "occidente".
    Se uno ha presente i due guru / santoni Attali e Schwab ha due esempi notevoli.

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    1. Beh, per onestà intellettuale, bisogna ricordare che queste sono le cose dette e non fatte da Putin.

      Però da altre fonti ho conferma che lo stato russo sia impostato e vissuto molto diversamente che da noi dove tutto viene lasciato al mercato: perfino la gestione della pandemia... con i risultati visti...

      Aggiungici poi che i nostri politici (non solo in Italia ma in tutto l'occidente) sono sempre più spesso dei "prodotti" che devono essere venduti agli elettori: ecco quindi il proliferare di capi di stato giovani, telegenici e dall'ottima parlantina che però, sfortunatamente, il più delle volte sono impreparati. Perché se sei un prodotto creato appositamente per attirare il voto degli elettori vuol dire che c'è qualcuno che ti produce. E chi ti ha prodotto ti controlla anche...

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    2. Anche la preparazione non è sufficiente: avere un d'intenti, un grande parassita ben preparato, anzi, è peggio, esso riuscirà a far danni peggiori.
      In realtà quasi sempre non si considera la dimensione delle comunità umane che ne stravolge etica, senso comune, dinamiche.
      La dimensione permette di fare cose ottime e , più spesso, pessime: è ciò che contraddistingue, nella storia, il soccombere delle libere città o comuni o signorie agli imperi.

      Mai visto una baraccopoli in un piccolo paese, solo a contorno di enormi e distopiche metastasi antropiche urbane.

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    3. Vero (preparazione) e vero (dimensione).

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  2. Per dirla alla Massimo Fini, le oligarchie al caviale dello "occidente" sono molto più astute: te lo mettono nel culo col tuo consenso.

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