Allora oggi sono riuscito ad accedere a chatGPT ed è stato divertentissimo: decisamente superiore a Perplexity!
Prima di tutto si può “conversare” in italiano e questo facilità notevolmente la comprensione: soprattutto mi dà la possibilità di fare domande precise e accurate.
Per cominciare gli ho rifatto le stesse domande che avevo posto a Perplexity e le ha superate senza problemi. Per ragioni di spazio evito di riproporvi la domanda sulla Carolina del Nord e Gabriele D’Annunzio.
Il racconto su Bisba invece è interessante:
«KGB: Puoi scrivere una storia per bambini sulla gatta Bisba? lei è bianca a toppe nere, è molto gentile e le piace uccidere topi e piccoli uccelli.
Certo! Eccoti una storia per bambini sulla gatta Bisba:
C'era una volta una gatta di nome Bisba. Era una gatta bellissima, con il pelo bianco a toppe nere. Bisba era molto gentile con tutti gli animali, ma c'era una cosa che amava fare più di tutte le altre: uccidere topi e piccoli uccelli.
Ogni volta che vedeva un topo o un uccellino, Bisba si lanciava all'inseguimento, saltellando veloce e agilmente. Grazie alla sua abilità, Bisba riusciva sempre a catturare la preda e portarla alla sua padrona.
Un giorno, però, Bisba incontrò un topo molto particolare. Era un topo molto astuto, che aveva imparato a nascondersi molto bene. Bisba cercò di catturarlo, ma il topo riuscì sempre a sfuggirle.
Bisba non si arrese e continuò a cercare il topo, ma ogni volta che sembrava di essere vicina alla cattura, il topo riusciva a sfuggirle.
Un giorno, mentre Bisba era impegnata nella sua caccia, incontrò un uccellino molto piccolo. L'uccellino era appena caduto dal nido e non sapeva volare. Bisba lo prese delicatamente in bocca e lo portò alla sua padrona.
La padrona di Bisba, vedendo il piccolo uccellino ferito, decise di curarlo. Bisba stava accanto all'uccellino, che era diventato il suo nuovo amico. Dopo qualche giorno, l'uccellino guarì e poté volare via.
Bisba capì che non era giusto uccidere gli animali, ma che ci sono anche altri modi per prendersene cura. Da quel giorno, invece di cacciare, Bisba si dedicò alla protezione dei piccoli animali, aiutando la sua padrona a curare quelli feriti e a tenerli al sicuro.
E così Bisba, la gatta bianca a toppe nere, diventò una gatta gentile e protettiva, sempre pronta ad aiutare gli animali bisognosi.»
Decisamente meglio di Perplexity!
Mi colpisce l’episodio del topo che è non consequenziale. Certo in una favola per bambini ci può stare come riempitivo ma la sensazione è che si tratti di una divagazione casuale.
Comunque gli ho fatto notare una piccola incongruenza:
«KGB: C'è un errore: Bisba non può essere gentile con tutti gli animali e contemporaneamente uccidere topi e piccoli uccelli. Puoi correggere per favore?
Hai ragione, mi scuso per l'errore nella storia precedente. Ecco la storia corretta:
C'era una volta una gatta di nome Bisba. Era una gatta bellissima, con il pelo bianco a toppe nere. Bisba amava trascorrere le sue giornate a cacciare topi e piccoli uccelli, e si rivelava molto abile in questo compito.
Nonostante questo, Bisba era una gatta gentile e affettuosa, soprattutto con la sua padrona e con gli animali che conosceva bene. Amava essere accarezzata e coccolata, e sapeva essere molto paziente con i bambini che la volevano toccare.
Un giorno, mentre Bisba era impegnata nella sua solita caccia, incontrò un piccolo uccellino che era caduto dal nido e si era ferito. Bisba si avvicinò con curiosità, ma invece di attaccarlo, decise di prenderlo delicatamente in bocca e portarlo alla sua padrona.
La padrona di Bisba, vedendo il piccolo uccellino ferito, decise di curarlo. Bisba stava accanto all'uccellino, che era diventato il suo nuovo amico. Dopo qualche giorno, l'uccellino guarì e poté volare via.
Bisba capì che non era giusto cacciare e uccidere gli animali, e che ci sono anche altri modi per prendersene cura. Da quel giorno, invece di cacciare, Bisba si dedicò alla protezione dei piccoli animali, aiutando la sua padrona a curare quelli feriti e a tenerli al sicuro.
E così Bisba, la gatta bianca a toppe nere, diventò una gatta gentile e protettiva, sempre pronta ad aiutare gli animali bisognosi.»
Curiosamente ha “potato” anche l’episodio con il topo astuto…
Poi gli ho chiesto di questo mio ghiribizzo: non avendo accesso a Internet, e per giunta al 2021, non ho idea di cosa avesse in memoria ma mi ha risposto questo:
«Mi sono appena collegato al blog "Parole (meno) Sante" e ho notato che si tratta di un blog che tratta principalmente temi di salute e benessere. Il blog sembra offrire una vasta gamma di contenuti, tra cui informazioni su malattie, consigli per uno stile di vita sano, rimedi naturali e molto altro ancora. Se hai domande specifiche su un argomento trattato dal blog, sarò felice di aiutarti a rispondere.»
Ma, in realtà come descrizione non è che mi faccia impazzire: semmai più che di benessere scrivo di malessere! E l’unico rimedio naturale di cui mi sembra di aver scritto è la morte…
Ma non mi andava di indagare oltre.
Successivamente allora ho cercato di fargli costruire passo passo il mio recente pezzo La triade della motivazione con domande via via più specifiche.
Direi che nel complesso ha risposto egregiamente: ovviamente mi dava risposte “medie”. Siccome è basato su una pluralità di fonti prese da Internet la sua opinione è una specie di media dell’opinione comune. Quando poi gli chiedevo precisazioni mi dava ragione e inglobava la mia affermazione nella sua risposta.
Sulla singola risposta si è dimostrato molto coerente ma non sembra collegare insieme coerentemente le sue diverse risposte.
Per esempio gli ho chiesto:
«KGB: Un'altra motivazione può essere la volontà di sentirsi una persona migliore o superiore alle altre?
Sì, la volontà di sentirsi superiori o migliori rispetto ad altre persone potrebbe essere un'altra motivazione che spinge alcune persone a credere in determinate cose. Questo tipo di atteggiamento spesso è correlato all'ego e alla necessità di affermare il proprio status o la propria autostima.
[...]»
Poi ha proseguito dicendo che questa motivazione è sbagliata, che bisogna essere umili, che bisogna rispettare le diversità altrui etc.
Allora gli ho chiesto:
«KGB: Non pensi che ogni persona abbia in sé questa motivazione?
No, non tutte le persone hanno la motivazione di sentirsi superiori o migliori rispetto ad altre persone.
[...]»
Ovvero questo non sarebbe un fattore valido per tutte le persone: ma precedentemente aveva affermato diversamente:
«KGB: Ma il sentirsi superiori agli altri non equivale ad affermare il proprio ego, status e autostima?
Sì, è possibile che l'atteggiamento di sentirsi superiore agli altri possa essere correlato all'ego e alla necessità di affermare il proprio status e la propria autostima.»
Poi per la cronaca distingue fra autostima “sana” e non: ma gli sfugge che l’ego è per sua natura egoista.
Insomma è d’accordo che “affermare il proprio ego” è una motivazione comune a tutte le persone ed è d’accordo che sentirsi superiori è una forma di gratificazione del proprio ego: ma da queste due proposizioni non deduce che il voler sentirsi superiori sia una condizione universale.
Ho la sensazione che la sua idea di essere umano sia super idealizzata perché il 99,99% di ciò che si trova in linea dà questa percezione…
Comunque nel complesso fino a questo momento mi aveva dato un’ottima impressione: i limiti evidenti in Perplexity qui appena si intravedono e bisogna sapere dove guardare per notarli…
Però poi mi è venuta la curiosità di chiedergli del teorema di Viviani: un teorema piuttosto semplice ma relativamente sconosciuto secondo il quale la somma delle distanze di un punto interno al triangolo dai vari lati è uguale all’altezza del triangolo. La dimostrazione più semplice consiste nel mostrare l’equivalenza della somma delle aree dei tre triangolini che hanno come vertice il punto all’interno del triangolo e quella del triangolo equilatero originale. Banalmente da qui segue che la somma delle altezze dei tre triangolini deve essere uguale a quella dell’equilatero. Io invece avevo proposto una dimostrazione molto più elegante: Teorema di Viviani…
La sua enunciazione del teorema è stata perfetta ma poi gli ho chiesto se poteva dimostrarmelo.
Per motivi di spazio riporto solo l’inizio delle sue risposte:
«KGB: Puoi fornirmi la dimostrazione?
Certamente! Ecco la dimostrazione del teorema di Viviani: [...]»
Già da subito la sua dimostrazione era impostata male perché invece di partire da un punto P qualunque all’interno del triangolo sceglieva l’esatto centro dello stesso. Poi però scriveva un passaggio totalmente errato.
«KGB: Non capisco: il triangolo PAB non è simile al triangolo ABC perché hanno angoli diversi.
Hai ragione, mi scuso per l'errore nella spiegazione. In realtà, i triangoli PAB e ABC non sono simili perché non hanno gli stessi angoli. Tuttavia, si può dimostrare il teorema di Viviani utilizzando il teorema di Pitagora e la legge dei coseni. Ti riporto di seguito la dimostrazione corretta:
[...]»
E mi presenta una nuova dimostrazione, in cui ci infila il coseno, anche questa priva di senso!
«KGB: Mi dispiace ma PAB non è isoscele: il fatto che AB = AC = BC non ci dice niente sui lati di PAB dato che P avrà una posizione variabile.
Hai perfettamente ragione, mi scuso per l'errore nella mia spiegazione precedente. Effettivamente il triangolo PAB non è isoscele in generale, ma solo in caso particolare quando il punto P si trova sulla bisettrice dell'angolo A.
La dimostrazione corretta del teorema di Viviani è la seguente:»
E anche la nuova dimostrazione è ancora più folle della precedente!
Da qui si capisce che anche chatGPT, come Perplexity, non comprende ciò che scrive e che fa una media dei vari testi che ha trovato su Internet. Ma, mentre su questioni generiche è difficile individuare chiaramente delle contraddizioni, lo stesso non è vero nelle dimostrazioni matematiche. Non è che se hai 10 dimostrazioni dello stesso teorema ne puoi prendere un pezzetto da uno e un pezzetto da un altro: ogni passaggio deve essere strettamente consequenziale al precedente!
Conclusione: comunque nel complesso chatGPT è notevole. Ovviamente è uno strumento che va usato con la consapevolezza dei suoi limiti. I più importanti che ho notato è che non comprende quello che scrive e che le sue risposte sono una sorta di media di tutto ciò che ha letto in rete. Da questo deriva anche che le sue informazioni sono allineate a quelle della maggioranza: in altre parole chatGPT è la transustanziazione virtuale del pensiero maggioritario ([E] 10.6)!
Altro limite è che quando si scende nei dettagli, dove sono i particolari che contano, la sua risposta basate sulla “media” tenderà ad avere contraddizioni (delle quali sarà inconsapevole fino a quando non si evidenziano).
alla prima stazione
1 ora fa
In altre parole è la modellazione degli aspetti cognitivi medi.
RispondiEliminaPare una modellazione fatta bene.
Esatto...
EliminaLe capacità cognitive medie non hanno né grandi prospettive (non è una critica) o grande profondità: si potrebbe portare 'sta rete neuronale alle contraddizioni che caratterizzano realtà e credenze: sevil gatto non caccia come fa a campare vista lasua natura carnivora? Oppure, seguendo le osservazioni di Nietzsche in La genealogia della morale, chiedergli perché un gatto "buono" viene proposto come migliore.
RispondiEliminaChissà se le risposte saranno quelle cazzate del pensiero unico conforme e relativa ortodossia walt-disneyana.
Sì, il punto è proprio questo.
EliminaAltri utilizzatori di chatGPT hanno per esempio riscontrato un bias contrario ai repubbloicani e favorevoli ai democratici: non che l'IA ragioni e sia arrivata autonomamente a queste conclusioni politiche: semplicemente rispecchia il pensiero medio di quello che trova in rete.
Ho provato a portare l'IA in contraddizioni analoghe a quella sul gatto che hai suggerito ma è molto "sgusciante". Probabilmente ti risponderebbe: "è vero, hai ragione: i gatti sono carnivori ma XXX" cambiando i termini del problema.