Premetto che non le ho seguite assolutamente. Solo stamani ho dato una distratta occhiata ai risultati.
Essendo regionali è molto difficile trarne indicazioni generali. Di sicuro colpisce il grande aumento dell’astensione. I grandi esperti ci informano che è cresciuta la distanza fra politica ed elettori: grazie al pene! Questa non è una riflessioni politica ma in pratica una tautologia: gli elettori non hanno votato perché non volevano votare!
La questione da porsi sono le ragioni dell’aumento di questa distanza.
Io, lo ripeto senza essermi informato per niente, propongo sue ipotesi.
Gli elettori di destra sono delusi che il nuovo governo sia scarsamente distinguibile da quello Draghi: volgarmente subordinato ai ricatti di Bruxelles per non parlare della cieca ubbidienza alla NATO… ah! e poi la delusione per non aver fatto chiarezza nella scellerata gestione della pandemia.
Io non mi aspettavo niente di diverso: la destra è sistemica come la sinistra. Cambiano le facce ma la politica sulle questioni che contano è sempre la stessa.
A “sinistra” mi piace pensare che gli elettori abbiano punito la mancata opposizione alla guerra.
Anche qui nessun stupore: il PD è il più sistemico dei partiti italiani e, come tale, è indifferente alla volontà dei suoi elettori e semplicemente obbedisce con entusiasmo e con la massima solerzia agli ordini ch gli arrivano da Bruxelles e Washington.
Tempo fa qualcuno mi aveva detto che il “terzo polo” era contro la guerra. Magari poi c’è stata qualche rettifica ma comunque il punto è che “Renzi e credibilità” formano un ossimoro.
Il M5S da solo è, giustamente (i populismi apparenti equivalgono a partiti sistemici e il M5S ha dimostrato per tutta la scorsa legislatura quanto sia sistemico e allineato al potere), ridotto al suo zoccolo duro; se in combutta col PD perde pure quello.
Personalmente anch’io mi sarei astenuto. E sono molto soddisfatto di averlo fatto anche per le nazionali come del resto avevo anticipato a luglio in Elezioni inizio a pensarci.
In particolare sono contento di non aver parte, nemmeno moralmente intendo, nel coinvolgimento italiano nella guerra in Ucraina. Mi sento con la coscienza pulita. E sono anche contento di non aver legittimato con la mia partecipazione questa farsa di democrazia italiana.
Farsa perché manca un partito chiaramente, fortemente e credibilmente contro la guerra o che voglia fare luce sulla gestione scriteriata e assassina della pandemia. Che democrazia è se manca un'opposizione? In pratica abbiamo un solo partito unico diviso nei nomi ma non nei fatti.
Conclusione: magari mi leggerò qualche commento politico di “esperti” per farmi qualche risata...
alla prima stazione
1 ora fa
Zerbini degli SUA (si dice, in riverniciato, atlantisti).
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