Oggi voglio scrivere un pezzo semplice: mi piacerebbe farlo per le serie sui “mongolini” e i “wow”, dove sono perennemente indietro, ma anche se sono semplici e piacevoli mi prendono molto tempo per rileggere i vecchi pezzi. Fra un po’ però devo uscire (adesso sono le 6:45) e quindi mi ci vuole un qualcosa di più breve.
Allora voglio fare il punto della situazione sui libri che sto leggendo.
“Vite parallele” di Plutarco. Sono da tempo fermo. Mesi fa andai avanti (mi ci vuole un po’ di tempo per riabituarmi alla traduzione cinquecentesca che leggo) ma mi capitarono delle biografie particolarmente noiose e così mi rifermai. Mi manca molto poco per finire il secondo libro della mia edizione integrale: l’idea è di riprenderlo in mano, finire questo e togliermelo dal comodino. Il terzo libro e seguente li leggerò quando mi tornerà la voglia.
“Fenomenologia e genealogia della verità” di Andrea Zhok: qui sono fermo da oltre un anno. Voglio però dargli un’altra possibilità e ho intenzione di ripartire da capo a leggerlo con un vocabolario a portata di mano. Infatti è per adesso l’unico libro in cui mi sono imbattuto che usa troppe parole che non conosco. In genere imparo i nuovi vocaboli a lettura terminata ma in questo caso non lo posso fare perché rischio di non comprendere il senso del testo.
Resto dell’idea che questa opera, degli inizi degli anni ‘90, coincide con lo stile universitario dei miei tempi i cui i professori italiani facevano a gara a scrivere libri incomprensibili in spregio ai propri studenti.
Tutte le altre letture sono invece “attive”:
“The framers’ coup” di Michael J. Klarman è bellissimo (e lunghissimo). Avanzo molto lentamente ma anche abbastanza regolarmente. A occhio ne ho superato i 2/3 e, quasi quasi, voglio iniziare a leggerlo più spesso…
Di sicuro prendera 5 stelline su GoodReads.com che questo anno, mi pare, ho dato solo a Orwell…
“Miseria dello storicismo” di Karl K. Popper. Temevo fosse un libro complesso invece ha uno stile, relativamente (!), omiletico…
L’argomento è una banalità e l’autore scrive per farsi capire il risultato è un libro che trovo piuttosto ovvio: meglio così! E comunque vi ho trovato un’ottima epigrafe per la mia Epitome!
“Il secolo breve” di Hobsbwam: altro librone che quasi sicuramente si prenderà 5 stelline. Qui il problema è non leggerlo troppo! Ormai sono abituato a leggere poco per volta di tanti libri diversi per assorbirne bene le informazioni. Invece, anche poiché le informazioni interessanti sono moltissime, rischio di esserne sopraffatto: proprio pochi giorni fa ne ho parlato in un pezzo e non sono riuscito a trovare la citazione che volevo riproporre letta appena il giorno prima: fosse stata in 3-4 pagine l’avrei trovata facilmente anche rileggendo tutto, ma invece era in una ventina di pagine…
Dimenticavo “Una teoria della giustizia” di Rawls: anche questa lettura è decisamente in crisi: il motivo è che non mi piace com’è costruita l’opera e in particolare l’idea di fondo di non limitarsi a proporre la propria teoria ma anche nel voler dimostrare che è la migliore. Ovviamente la dimostrazione non funziona, ho già scritto perché, ma questo appesantisce di molto il testo: ho già letto un centinaio di pagine e ancora siamo alle premesse…
La mia speranza è che quando l’opera entrerà nel vivo torni a essere interessante.
“On the Origin of Species” di Darwin è invece il mio e-libro. Da quando mi sono convinto che Darwin fosse un ESTJ mi piace già meno! Però è interessante: davvero raccatta e propone tutte le teorie del tempo in maniera molto certosina (roba da ISTJ o ESTJ e non certo da INTP!) ed è interessante osservare a quali teorie dava credito. In realtà, essendo un ESTJ, si sbilancia poco (di nuovo un INTP sarebbe meno prudente) ma è chiaro che l’ipotesi che le variazioni dipendano anche dall’ambiente gli piace. L’ipotesi principale è che dipendano da modifiche agli organi sessuali dei genitori (anche se questo, secondo me, non spiegherebbe perché solo pochi figli/semi sono differenti e non tutti) che tutto sommato, in mancanza della teoria genetica è forse la sua migliore approssimazione.
Il nocciolo dell’idea di Darwin non è infatti su “come” avvengano le mutazioni ma di come esse vengano selezionate dalla “natura” quando queste sono utili all’individuo.
Comunque libro piacevole!
“Malleus maleficarum” di Sprenger e Kramer. Me ne ero dimenticato! Mi era rimasto sotto dei libri e, non vedendolo, non pensavo a leggerlo. A me piace abbastanza ma ha il problema di essere scritto con un carattere miscroscopico: non solo mi servono gli occhiali ma ho anche bisogno di un’ottima illuminazione per riuscire a decifrarlo.
Come sempre le disquisizioni teologiche mi divertono nella loro futilità. Paradossalmente avrei trovato l’opera ancora più divertente se fosse stata più misogina: in realtà i passaggi veramente misogini sono quelli del traduttore nella sua introduzione di inizio XX secolo (ma lui ha una mentalità di inizio XIX!!).
Sprenger e Kramer da teologi enormemente istruiti hanno sempre presente la figura di Maria: come mi pare di aver riportato in un pezzo apposito alla fine loro attribuiscono alla donna un grande potenziale morale: sia in negativo ma anche in positivo.
Mi sembra di non aver niente altro in lettura: fatemi controllare su GoodReads.com: sì, li ho citati tutti, anzi mi ero dimenticato di inserire in GoodReads Popper e Darwin mentre manca quello di Plutarco...
Conclusione: non ho citato in questa lista le “Lettere a Lucillo” di Seneca perhé l’ho finito nei giorni scorsi. Molto bello: mi ritrovo moltissimo nella sua filosofia. Ho anche trovato molte belle citazioni ma poche adatte alla mia Epitome perché generalmente trattano problemi esistenziali: comunque qualche potenziale epigrafe l’ho individuata...
alla prima stazione
2 ore fa
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