Ieri sera tardi ho avuto la malaugurata idea di mettermi a cercare una vecchia foto di mia madre. Ovviamente non l'ho trovata e mi sono invece imbattuto in una scatola piena di vecchie foto ma non vecchissime: una collezione eterogenea fra le quali c'erano molte foto scattate da mia madre al giardino di casa.
Mi hanno fatto una notevole impressione: sembrava tutto più colorato, più lindo, più luminoso; sicuramente tutto più curato...
Ma soprattutto mi hanno impressionato gli alberi: si vede chiaramente che anche loro erano più giovani e mingherlini! Venticinque anni sono un tempo significativo anche per gli alberi: sempre fermi ma non sempre uguali...
L'abete in un angolo del giardino era poco più alto di una persona mentre adesso con la sua punta si avvicina ai dieci metri; la siepe era tagliata bene mentre adesso è esplosa fuori controllo; dove c'era un piccolo arbusto adesso c'è una macchia enorme (non chiedetemi che pianta sia ma è un sempreverde che cresce in diametro e non in altezza!)...
E poi c'erano i due amatissimi animaletti neri di casa: una canina (Gaia, la “reginella”) e un gatto (Eolo, secondo la mamma il mio “fratellino buono”!)...
Ogni tanto sbucava una mia foto: seccato non guardo mai verso l'obiettivo, sembro impegnato in chissà quale grande attività; una smorfia imbronciata sul volto ma con ancora un sacco di capelli in testa!
Ovviamente sono stato preso dalla malinconia e mi sono addormentato con delle parole che mi frullavano nella testa come frammenti di idee impazziti. Stamani, appena sveglio, le stesse parole si erano sedimentate e si tenevano per mano: mi è stato facile metterle tutte insieme per realizzare la seguente solita brutta poesia...
Non la sto a spiegare perché un mio amico mi ha detto che tendo a prendere i miei lettori per scemi! E comunque, in questo caso, il significato della poesia è palmare...
Vecchie foto
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Dove sono sbiaditi i colori?
Dove si è offuscata la luce?
Dove si sono spente le risa?
Dove si è dissolto il calore?
Dove è sfiorita la speranza?
Nei miei occhi,
Nel mio cuore,
Nella mia anima.
Là dove il tempo mi ha abbracciato.
alla prima stazione
1 ora fa
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