Non solo: ho pure poche idee e niente di divertente...
Fortunatamente, qualche giorno fa, misi da parte una lista di 306 detti scacchistici ripromettendomi di farne una selezione da pubblicare sul blog: dopotutto del materiale non totalmente mio non potrà che alzarne il livello...
Per non fare torto a chi non conosce gli scacchi ("Ho sempre avuto un po' di pietà per coloro che non conoscono gli scacchi" - Siegbert Tarrasch) ho deciso di cercare dei detti che abbiano anche forte attinenza con la vita reale.
Credo infatti che, una delle ragioni per cui gli scacchi sono così interessanti, è perché sono una metafora della vita. In una partita di scacchi, e negli atteggiamenti psicologici dei due avversari, vengono infatti riprodotte in "piccolo" situazioni della comune esistenza. Quindi, entro certi limiti, questi detti pensati per gli scacchi, con un minimo di adattamento, valgono anche al di fuori di essi.
Dai 306 detti iniziali ho fatto una prima scrematura rimanendo con circa quaranta, poi ne ho fatta una seconda arrivando a ventidue e infine una terza arrivando a undici. Undici non mi piaceva così, ne ho eliminato ancora uno, rimanendo con dieci. Di seguito quindi ecco i dieci detti selezionati seguiti dalla mia interpretazione (che a volte, magari, risulterà inutilmente pedantesca).
- "Quando vedi una buona mossa cercane una migliore" - Emanuel Lasker
Anche nella vita bisogna cercare di rimanere sempre con gli occhi aperti in maniera da riuscire a cogliere ogni eventuale opportunità. Non bisogna sedersi sugli allori nè accontentarsi. - "Se il tuo avversario ti offre la patta, cerca di capire perché pensa di stare peggio." - Nigel Short
Detto scherzoso di Short che afferma una ovvietà spesso però dimenticata: negli scacci la patta equivale al pareggio quindi, a volte, chi la propone, crede di rischiare di perdere. Se qualcuno ci fa una proposta, magari anche molto favorevole, bisogna sempre considerare quali sono le sue motivazioni. Forse si potrebbe ottenere di meglio. Vedi il proverbio "non è tutto oro quello che luccica". - "Alcune parti di un errore sono sempre corrette" - Savielly Tartakover
Tartakover si riferisce a una combinazione (combinazione=sequenza di più mosse) di scacchi che dovrebbe portare a un vantaggio. A volte si possono sbagliare i calcoli ma, in genere, non è l'intera sequenza di mosse a essere errata, ma si tratta di un singolo dettaglio che era sfuggito. Analogamente, nella vita, contano i dettagli. Vedi il proverbio "il diavolo si nasconde nei dettagli". - "Le buone posizioni non vincono le partite: le buone mosse sì" - Gerald Abrahams
Anche nella vita una buona congiuntura non basta ad avere successo: sono necessarie anche delle decise azioni personali. - "Per evitare di perdere un pezzo, molti hanno perso la partita" - Savielly Tartakover
Terribilmente e ironicamente vero! Immagino che Esopo abbia scritto una favola con la stessa morale! Anche nella vita bisogna stare attenti, per evitare un problema, a non finire in uno peggiore. Vedi il proverbio "cadere dalla padella nella brace". - "Non è sufficiente essere un buon giocatore... bisogna anche giocare bene" - Siegbert Tarrasch
Tarrasch si riferiva al "per vincere una partita". Analogamente nella vita, per avere successo, non bastano le doti innate ma bisogna anche darsi da fare per utilizzarle al meglio. - "Un piano sbagliato è meglio che nessun piano" - Frank Marshall
Anche nella vita abbandonarsi agli eventi raramente porta a qualcosa di positivo. Un piano, una linea d'azione, anche se non corretta al 100% almeno porterà dei cambiamenti, ovvero delle opportunità (vedi detto 1). - "Il tattico deve sapere cosa fare quando c'è bisogno di fare qualcosa: lo stratega deve sapere cosa fare quando non c'è bisogno di fare niente" - Savielly Tartakover
Nella vita bisogna essere plastici e reattivi. Alcune situazioni richiedono azioni tempestive ed energiche. Altre situazioni, però, richiedono una attenta pianificazione. Insomma la flemma è positiva se non diventa inerzia e l'intrapendenza è positiva se non diventa impulsività. Diverse situazioni necessitano dell'una o dell'altra qualità. - "Un buon sacrificio non deve essere necessariamente corretto ma lasciare il tuo avversario spiazzato e confuso" - Rudolph Spielmann
Negli scacchi un "sacrificio" è il cedere temporaneamente del materiale per ottenere in seguito un adeguato compenso. Ricorda un po' il detto 7. Nella vita una scelta, anche se non corretta al 100%, può avere un esito buono perché su di essa possono influirvi elementi esterni imponderabile (sorte, fortuna). Inoltre, nello scontro/confronto con un'altra persona, sarebbe bene tenere presente non solo quale sia l'azione più forte in generale ma anche quella più temuta o meno sopportata dal nostro avversario/interlocutore. - "Gli scacchi sono un gioco terribile. Se non hai il centro, il tuo avversario ha una posizione più libera. Se invece hai il centro allora hai realmente qualcosa di cui preoccuparti!" - Siegbert Tarrasch
Detto scherzoso di Tarrasch. Per comprenderne la seconda parte bisogna sapere che, un altro detto, dice di attaccare il centro avversario. Comunque, senza entrare nelle complicate interpretazioni scacchistiche, questo detto equivale al proverbio "l'erba del vicino è sempre più verde". Ogni situazione ha i suoi pro e contro: più che a perder tempo desiderandone un'altra bisogna cercare di sfruttare al meglio ciò che si ha.
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