Ho ridormito male. Non è che dormo sempre male, solo che, quando dorme bene, non mi viene in mente di scriverlo. Insomma il dormir male è l'eccezione e non la regola. Certo che oramai sono quattro notti consecutive... sigh...
Conseguentemente credo che sia giunto il momento di far toccare ai miei post un nuovo livello di pochezza e inconsistenza.
Data la mia stanchezza è giusto premiare, chi non legge il mio blog, scrivendo dei post che i miei non-lettori saranno ben felici di non aver letto.
Non potete saperlo ma, durante la stesura della soprastante linea vuota, ho ponderato a lungo (insomma...) su cosa scrivere.
In particolare ho pensato di scrivere del mal di testa e di come io ne sia completamente immune, per passare poi al calibro della mia capoccia e dell'enorme soddisfazione che ebbi in Olanda, patria degli spilungoni, a comprare un capo di abbigliamento più grande della media (un cappello...). Non vorrei però dare la corretta impressione che io abbia la testa grande.
Poi ho preso in considerazione di parlare della mia insonnia e di come, già da 1 anno di età, abbia sempre avuto problemi ad addormentarmi. Ci sarebbe però, addirittura, troppo da scrivere...
Poi ho pensato di tornare su un argomento particolarmente ricco di spunti: la pubblicità. Ci sono almeno due pubblicità che ultimamente mi danno da riflettere come uno specchio quando ci si schiaccia un brufolo. Però, due esempi non sono abbastanza, ne vorrei un terzo...
Conclusione? Ho scritto e scritto ma ancora non ho detto niente. Forse sarebbe stato meglio se avessi parlato e parlato senza aver detto niente?
Non so... certo il pericolo c'è sempre: a volte, alcune persone, sembra che non possano respirare senza dire qualcosa. A me, se parlo 5 minuti, inizia subito a fare male la gola.
Ma dopotutto, si sa, le parole, come i consigli, sono a buon mercato in quanto non costano nulla. Quindi perchè esserne parsimoniosi? Il costo delle parole è basso anche perchè, nonostante che in questa epoca il costo del trasporto non sia trascurabile, il veicolo attraverso il quale viaggiano è a buon mercato: si tratta infatti dell'aria.
Sarebbe veramente abile l'imprenditore che riuscisse a guadagnare denaro vendendo aria (fritta o non fritta). Oppure sarebbe estremamente stupido l'eventuale acquirente: una delle due...
Ancora, ancora, esistono i cosiddetti venditori di fumo (oltre ai venditori di profumo, che però, altro non è, che un liquido nebulizzato nell'aria) ma di aria pura e semplice proprio no.
No, no, sarebbe impossibile... Non riesco nemmeno a immaginarmi qualcuno che inscatoli l'aria per rivenderla e, soprattutto, degli allocchi che la comprino... Chi potrebbe mai essere così stupido?
...
Un momento! L'altra settimana, alla "Goop 6-Tu", ho comprato una bomboletta da 200 ml. di Aria Spray ("Prodotto indespansibile in ufficio e in casa, studiato per spolverare a fondo gli apparecchi elettronici...").
Ma io non sono stupido è solo, come ho scritto nell'introduzione, che dormo male da quattro notti!
Tassi alcolemici
3 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento