Non è vero che la pubblicità è inutile: a volte fa riflettere.
Invecchio però e, ogni volta che vedo la stessa pubblicità, rifletto la stessa cosa.
La pubblicità di un test di gravidanza mi ha fatto riflettere molto ultimamente.
Un gruppo di giovani signore, non troppo affacendate, discorrono fra loro in un bel salotto.
La protagonista dice alle amiche che non sa se è incinta perchè non ha capito il risultato del test che ha fatto. Un'amica le suggerisce subito di provare un'altra marca (della quale non ricordo il nome) perchè il suo test "dice chiaramente" non solo se si è incinte ma anche da quante settimane. La pubblicità potrebbe anche finire qui ma, già che sono in argomento, viene chiesto a una terza amica quando si deciderà a fare un figliolo: l'amica, tutta soddisfatta, risponde che giovedì è il "gran giorno" e che lo sa grazie al test sull'ovulazione prodotto dalla stessa ditta (ovviamente).
La mia riflessione percorre più o meno la seguente traccia:
I test di gravidanza, dopo essere venuti a contatto con l'urina della donna, mostrano un colore diverso se essa è incinta oppure no. Non mi pare complicato. Non è che mostrano un numero esadecimale di 128 cifre, no?
Quindi la donna protagonista dello spot, non avendo capito il risultato del test, è piuttosto stupida.
Ma allora perchè fa il test?
Non ne ha bisogno in quanto è risaputo che "la mamma degli sciocchi è sempre incinta".
E contro il test sull'ovulazione cosa ho da dire?
Verso il test in sé niente...
Ma, in verità, mi sembra una buona maniera per caricare di ansia da prestazione (o, meglio, da "fecondazione") il marito...
Spero che nelle istruzione ci sia almeno l'avvertenza di non dire al marito la data esatta...
Io vorrei i tre giorni di sonno!
3 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento