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lunedì 14 marzo 2022

Pellicole e manipolazione

Parto con l’idea di scrivere un “corto” ma non sono sicuro di riuscirci….
Proviamoci: oggi ho visto il video Why Modern Movies Suck - They Teach Us Awful Lessons su Youtube.com

In pratica l’autore spiega che i “vecchi” film (fino più o meno al 2000) avevano un messaggio positivo mentre in quelli più recenti ciò non è più vero oppure è direttamente negativo.

La sua argomentazione ha due limiti: 1. impossibile trarre conclusioni generali da poche pellicole; 2. è facile estrarre un messaggio dal contesto di un film ignorandone altri (*1).

Però l’idea è interessante. Non andando da anni al cinema non saprei giudicare le pellicole più recenti però guardo molto Netflix e Primevideo.
Qui ho più volte notato il tentativo, spesso grossolano e invadente, di inserire messaggi “politicamente corretti” in tutte le serie: mi fa venire in mente un video animato umoristico di epoca sovietica che mi fece vedere mesi fa il mio amico Oleg.
Nel video uno sceneggiatore sovietico ha un’idea bellissima per una storia però, prima di poter girare il film, deve passare attraverso un processo burocratico che gli impone aggiunte e tagli in linea con l’ideologia comunista (*2).

Ecco, mi pare che alle produzioni Netflix e Primevideo accada qualcosa di analogo: la volontà di aggiungere messaggi in linea con la narrativa dominante per influenzare il pubblico. Ovviamente tutto questo a “fin di bene”, per rendere la società migliore: ma non è quello che pensavano anche i censori sovietici?

In particolare nelle moderne produzioni Netflix e Primevideo ci sono vari topoi ricorrenti:
- il personaggio nero assolutamente positivo.
- il personaggio LGBT assolutamente positivo.
- la relazione multietnica sempre presente.
- alterazione della verità storica per motivi “politicamente corretti” (molto orwelliano).

Se fossero ben inseriti nella trama (come in “Sense8” che mi piacque moltissimo) non sarebbe un problema: invece spesso sembrano aggiunte artificiose, delle forzature che a me appaiono come tasse da pagare e che diminuiscono l’imprevedibilità della serie a volte fino ad annullare il piacere della sua visione. Per me l’intrattenimento deve divertire, magari fornirmi un’idea interessante o ispirare lo spirito, ma mi irrita che cerchi di manipolarmi con lezioncine superficiali e stereotipate da scuola elementare.

Beh, la mia reazione di avversità e irritazione verso i tentativi di manipolazione è tipica degli INTP (e, immagino anche di altri tipi psicologici, comunque in minoranza). C’è da dire che probabilmente non sono io l’obiettivo di queste manipolazione: la loro banalità mi fa pensare che siano rivolte ai bambini o agli adolescenti, a individui cioè con principi e valori ancora in formazione e facilmente influenzabili. Insomma un progetto di manipolazione del pensiero (di costruzione di epomiti secondo la mia terminologia, v. Epitome) sul lungo periodo, almeno multigenerazionale.

Tornando quindi all’idea del video di Youtube visto stamani mi pare plausibile che alcune pellicole, magari anche una maggioranze delle stesse, segua lo stesso modello di riscrittura dei principi e valori della società.
E altrettanto vero che esistono delle eccezioni: in Joker e Renatino ho scritto del film “Joker” (2019) e del suo messaggio pessimistico ma anche realistico, della società che abbandona i suoi valori tradizionali per venerare solo il profitto e adulare i miliardari. Joker è un eroe negativo ma sempre un eroe: rappresenta la ribellione alle istituzioni che lo hanno abbandonato e tradito. La sua pazzia è in fondo il desiderare un mondo diverso e, guarda caso, più giusto.
Oppure basti pensare alla bellissima serie “House of cards” che mostrava come la politica, al di là dell’apparenza, sia puro cinismo completamente amorale e anzi, spesso, criminale. La democrazia occidentale (in particolare quella statunitense) una pura illusione. Guarda caso adesso tale serie è sparita di circolazione...

Altra riflessione è chi impone o sta cercando di imporre la tendenza a usare massicciamente l’intrattenimento per modellare la visione del mondo degli spettatori? Netflix e Primevideo vogliono solo massimizzare i propri utili e non hanno altri interessi. Evidentemente obbediscono a degli ordini. Ma da dove arrivano questi ordini? Semplicemente dal governo (USA ovviamente, l’Europa va a rimorchio ubbidiente) o vi è un’altra origine?
Difficile dirlo ma si tratta di una tendenza da tenere presente…

Conclusione: ovviamente altro che “corto”!

Nota (*1): insomma avrei dovuto vedere le pellicole menzionate dall’autore del video per rendermi conto se il suo giudizio è obiettivo o no.
Nota (*2): nella seconda parte del video animato, una volta approvata la sceneggiatura “modificata”, subentrano le limitazioni dovute ai costi e all’inefficienza della burocrazia sovietica col risultato che il risultato finale è completamente diverso da quanto originariamente pensato.

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