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giovedì 10 marzo 2022

Giramento

Già detto e già scritto tutto: ormai mi limito a ripetermi…

Da dove partire?
In Un (verde) passo nella dittatura analizzavo in parallelo la dinamica di nascita di una dittatura, che avevo teorizzato anni fa, con la situazione attuale. In pratica facevo notare come il verdepasso fosse una ferita aperta nella libertà degli italiani. Già alla sua nascita sembrava essere uno strumento dubbio per contenere la pandemia; dopo pochi mesi, diciamo a inizio autunno, le basi scientifiche crollarono però, nonostante tutto, il verdepasso invece di essere dismesso venne addirittura rafforzato.
Era ovvio che il suo scopo non fosse medico ma diverso: uno strumento di controllo e di limitazione delle libertà individuali.
Poi a dicembre è arrivata la Omicron seguita dalla Omicron-2 e la pandemia di covid-19 è virtualmente finita. In tutto il mondo si torna alla normalità: non in Italia.

Mi chiedevo come… ma faccio prima a copiare e incollare questo frammento tratto da Un (verde) passo nella dittatura:
«È quindi nell'essenza dei miti di un'ideologia e soprattutto oltre essi, nelle loro possibili conseguenze, che si deve guardare per individuare le potenziali dittature. Ma non potrebbe una dittatura, una volta giunta alla “fase due”, abbandonare i vecchi miti, magari pacifici e innocui, sostituendoli con dei nuovi più pericolosi?» 
[KGB] questo è un punto importante. Come farà il governo a sostenere una misura come il verdepasso in assenza di pandemia? È chiaro che dovrà progressivamente giustificarla in maniera diversa: dalla salute passerà forse alla sicurezza, non so. Vedremo. 

«È un'operazione possibile ma sicuramente lunga, difficile e complessa: probabilmente fattibile solo nel caso in cui il nuovo mito fosse facilmente derivabile dal vecchio, ovvero se, appunto, ne fosse una delle sue estreme conseguenze.»
[KGB] beh, al momento la mia fiducia nella razionalità dei miei concittadini (ma anche dell’uomo in generale) sta crollando e temo che lo sforzo necessario per ingannare la maggioranza sia molto più piccolo di quanto pensassi.

Qualche settimana dopo, nel testo di psicosociologia, trovai la risposta al quesito che mi ero posto: ovvero “Come farà il governo a sostenere una misura come il verdepasso in assenza di pandemia?”.

Facile, facile. Come spiegato in Psico verde mascherina cambiare un protomito di 180°, quando si hanno tutti i partiti, tutti i media e tutte le istituzioni dalla propria parte, non è un problema. Copio e incollo:
«Ciò mi porta a pensare al verdepasso: mi chiedevo infatti come avrebbe fatto il governo a giustificare la permanenza del verdepasso in assenza di pandemia. Speculavo che anche chi era stato favorevole a esso all'epoca della sua introduzione in agosto 2020 e avesse comunque approvato i successivi giri di vite dell’autunno e dell’inverno, sarebbe stato costretto a venire a patti con la realtà ammettendo che se il verdepasso rimane in vigore in assenza della malattia allora il suo scopo reale non è medico. Mi sembrava un 2 + 2 = 4… Invece la psicosociologia mi dà una risposta diversa: chi ha approvato con entusiasmo il verdepasso nel 2020 continuerà a farlo: la memoria che fu inizialmente giustificato con motivi sanitari verrà dimenticata e verrà abbracciata qualsiasi altra nuova giustificazione speciosa i media propaleranno al pubblico.»

E nell’ultimo DPCM, perché ormai la democrazia italiana è così schifosamente degenerata che si governa con questa ignobile invenzione pseudocostituzionale, del 2 marzo e pubblicato in Gazzetta del 4 marzo si proroga, praticamente all’infinito, il verdepasso.

Motivazione? Che io sappia nessuna: gli italiani sono così tonti che non c’è neppure bisogno di giustificare una misura completamente arbitraria. Tanto ormai sono abituati al verdepasso. Chi ancora resiste prima o poi cederà. Tutti i partiti, tutte le istituzioni, tutti i media sono ugualmente colpevoli.
E poi adesso gli italiani sono distratti: c’è la guerra in Ucraina e nell’asilo nido che è la società italiana si gioca a fare i girotondi per la pace mentre il governo, in ossequio agli ordini ricevuti, invia materiale bellico in Ucraina: ovviamente per facilitare la pace.

Se gli italiani non fossero completamente rincoglioniti dalla propaganda di guerra dei media nostrani avrebbero potuto rendersi conto di un fatto notevolmente interessante e significativo.
Come ben sapete, i media italiani ci hanno presentato Draghi come il Salvatore della patria: la figura di un’intelligenza e capacità così elevata che non ha bisogno di essere eletto né votato dagli italiani per governarli. Grazie a Draghi abbiamo vinto gli Europei di calcio, i Maneskin hanno trionfato all’Eurofestival, Jacobs ha vinto i 100m alle olimpiadi e simili: dei giornalisti, non il Lercio.it, hanno avuto veramente la faccia tosta di scrivere che questi successi sono merito di Draghi perché ha restituito "credibilità" all’Italia. E la cosa più buffa e paradossale è che molti italiani ci credono pure!

Ma cos’è successo negli ultimi sette giorni? Beh per decidere le sorti dell’Ucraina e della posizione comune dell’occidente c’è stata una cena all’Eliseo, una “call” di Biden e ieri la videochiamata di Xi: ebbene, l’eccellentissimo Draghi è rimasto escluso da tutte queste iniziative. E non è che la cosa non ci riguardi: lo vediamo già dal benzinaio quanto le sanzioni alla Russia finiscano per danneggiare l’Italia.
Ma a che scopo, quando c’è da discutere di cose serie, invitare al tavolo elle decisioni un maggiordomo che comunque farà cosa gli viene ordinato di fare? Ecco quanto conta realmente il non votato né eletto Draghi all’estero: esattamente zero.

Conclusione: e così mi toccherà vivere ed essere consapevole dello scivolamento dell’Italia, e in generale del mondo occidentale, in una pseudo “dittatura democratica”: una democrazia nella forma ma dittatura nei fatti. Solo pochi anni fa credevo che questo processo si sarebbe sviluppato fra una ventina d’anni quando io, ormai completamente rimbambito o magari felicemente defunto, non me ne sarei neppure accorto. Invece no: assisto impotente ma pienamente lucido a questo dramma mentre la maggioranza dei miei concittadini, per i motivi più disparati, non si accorgono di niente.

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