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mercoledì 22 gennaio 2020

Religione nuda e cruda

Una serie che guardo quando sono da mio padre è “Nudi e crudi”.

Ho notato un particolare molto significativo: quando i sopravvissuti riescono a uccidere un animale, poi puntualmente, gli scappano esclamazioni del tipo “Grazie Madre Natura!!” oppure “Grazie Antilope/Fagocero/etc.!!”. E poi: “...mi dispiace di averti ucciso ma per me e il mio gruppo la tua morte è la nostra sopravvivenza...”. Ovviamente sono frasi dette così per dire ma, visto quanto sono comuni e reiterate, mi sembrano comunque significative.

Impossibile non pensare a Frazer e alla sua descrizione delle religioni primitive: si capisce bene come nacquero. Sembrano scaturire automaticamente dalla disperazione della fame e dal sollievo del cibo. Il contatto diretto con la preda non porta a ringraziare entità terze ma direttamente la preda stessa…

Evidentemente religioni più complesse necessitano di società più complesse.

Misterino - 24/1/2020
Eventi:
- Domenica vado a trovare mio padre e porto con me gli occhiali (*0) in una borsona insieme ad altra roba (*1).
- Vado a leggere in bagno e sono quasi sicuro di ricordare di aver presoo gli occhiali.
- A sera torno a casa e, prima di dormire, cerco gli occhiali per leggere un po’ nella borsa ma non li trovo. Immediatamente ipotizzo di averli lasciati da mio padre.
- Lunedì sera ritorno da mio padre: la borsa è particolarmente carica perché c’è anche del materiale per la notte.
- Cerco i miei occhiali/custodia ma non li trovo. Ricerco nella borsa, hai visto mai. Niente. Ipotizzo di averli lasciati domenica a casa oppure che mi siano caduti in macchina.
- Martedì mattina sono di nuovo a casa mia: svuoto borsa, hai visto mai. Niente. Cerco in macchina, niente. Cerco in fondo al letto (dove di solito ammucchio la roba prima di metterla nella borsa) ma niente.
- Mercoledì: cerco qua e là (nella borsa, che è il punto di partenza delle mie ricerche, nel bagno sotto gli asciugamani, vicino al telefono dove ammucchio altra roba). Niente.
- Giovedì: lo pensavo da qualche giorno ma finalmente mi ricordo di telefonare a mio padre per chiedere all’uomo che gli fa le pulizie il lunedì se per caso ha trovato i miei occhiali e, pensando che fossero suoi, li ha infilati in qualche cassetto.
- A sera inciampo nella solita borsa della spesa: adesso è praticamente vuota. Ci sono rimasti dentro solo dei guanti e un berretto di maglia più vari vecchi scontrini. Così, in maniera meccanica riguardo per l’ennesima volta e, sotto il berretto, ecco che ricompaiono i miei occhiali!

Com’è possibile?

Nota (*0): è bene precisare che gli occhiali hanno un’orribile montatura rossa mentre la custodia è di un vivace blu chiaro o celeste scuro: insomma facilmente visibile.
Nota (*1): perché sono un cialtrone: nella borsa, un comune sacchetto per la spesa, metto i libri che sto leggendo (nel caso mi venisse voglia di leggerli), un quadernone a quadretti per idee, penne colorate, ricambio di abiti nel caso decida di fare la doccia (casa di mio padre è di un 10 gradi più calda che da me), altre cianfrusaglie varie (telefonino, cuffie, e-reader, etc.).
Il tutto è ammucchiato insieme completamente alla rinfusa.

Aggiornamento vario - 25/1/2020
Continuo a scrivere poco quindi ecco un breve aggiornamento:
- Motivi famigliari mi hanno un po’ distratto.
- Un giorno avrei potuto scrivere ma me ne sono dimenticato! (*1)
- L’Epitome procede dopo una breve sosta (vedi sopra). Ho finito i nuovi sottocapitoli (ieri ne ho scritto uno che si è rivelato molto più complesso del previsto) e ora mi rimangono una ventina di annotazioni (tanta roba perché poi scrivendole possono dare origine a nuove idee, etc). Ho una mezza idea di continuare a non toccare il “nuovo” capitolo sull’Italia per concentrarmi su altri aspetti: però, siccome volevo stamparne una copia da prestare ai conoscenti che DICONO che mi leggerebbero se solo avessero una versione cartacea, forse vale la pena di fare un piccolo sforzo in più per avere una versione il più completa e corretta possibile nel limite della struttura di quest’opera.
- Sono a buon punto del pezzo per il giorno della memoria: magari pubblicato questo corto vedrò di portarlo avanti un altro po’.
- Questa settimana mi è saltato il “giorno del libro” (a meno che non lo faccia domani ma probabilmente vorrò scrivere) comunque sto andando avanti nelle mie letture, soprattutto de “La banalità del male”...

Nota (*1): evidentemente per motivi psicologici inconsci...

Anno difficile - 26/1/2020
A inizio anno, senza nessuna conoscenza di astrologia, avevo anticipato che il 2020 sarebbe stato un anno pessimo: per adesso si è rischiata una guerra USA-Iran (che poi sicuramente Trump vorrà avere l’ultima parola quindi…), terremoto in Turchia e adesso la pestilenza cinese…
Almeno il 19 gennaio è filato liscio: il prossimo giorno critico è previsto il 18 febbraio.
Io spero di riuscire a completare la versione 1.5.0 dell’Epitome, voi tenetevi forte!
Chi sopravviverà vedrà...

Sintesi del giorno dopo - 27/1/2020
Salvini non vince ma neppure perde.
Il M5S finisce di autodistruggersi.
Il PD sopravvive ma le Sardine sono determinanti.
Italia Viva chi?

Ah, e poi ci sarebbe anche Fratelli d’Italia, incomprensibilmente in crescita, e il fantasma di Berlusconi ormai evocabile solo grazie a sedute spiritiche: ieri sera per esempio, con voce spettrale, ha celebrato la vittoria della sua candidata in Calabria (a “Porta a Porta”).

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