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lunedì 25 marzo 2019

L'esaltazione del folle

Ripensavo alla recente tragedia mancata (per poco) dove un autobus carico di ragazzini è stato sequestrato dal conducente di colore che, pare, volesse dargli fuoco per protestare contro le morti in mare “provocate” da Salvini.
Adesso, se ho ben capito, la difesa dell’uomo sta invocando l’infermità mentale: possibile, non mi interessa perché non è questo il punto.

L’uomo può essere più o meno sano di mente ma come è potuto arrivare a commettere il suo gesto? Come lo giustifica a se stesso?
L’ha detto durante le fasi concitate del sequestro: era un’azione contro il “mostro” Salvini e, per combattere un mostro, tutto è lecito.

Questo è il nocciolo della questione: Salvini sta venendo costantemente demonizzato e non è più quindi un semplice avversario politico, qualcuno con cui non si è d’accordo, ma un vero e proprio mostro, il razzista barbuto che mangia bambini di colore dopo averli fatti affogare in mare…
Ovviamente tutto questo va al di là della logica e del buon senso: inutile ricordare che le morti in mare in realtà si sono drasticamente ridotte, nella narrazione del Salvini-mostro i dati e i fatti non interessano.

In parte questo è dovuto anche alla scelta di Salvini di tollerare pazientemente (quasi) tutte le ingiurie rivolte contro di lui. Non si tratta però di pazienza cristiana ma di pazienza politica: Salvini si rende perfettamente conto che il forte che denuncia (a torto o ragione) il debole perde le simpatie del popolo. Non vuole rischiare di divenire un’icona di nicchia, come la Boldrini che difendeva con pervicacia qualsiasi offesa (vera o presunta) alla propria immagine…
E del resto di forti da denunciare (giornali, media, intellettuali, etc...) ce ne sono pochi perché questi conoscono bene (salvo occasionali passi falsi) i limiti legali entro i quali possono muoversi: piuttosto indicano agli italiani, a quelli che non contano nulla e che scrivono su FB o Twitter o sui muri, la direzione dove scagliare le loro pietre (metafora)…

Ho perso una quantità di tempo spropositata a cercare un pezzo che mi pareva di aver scritto ma che non riesco a ritrovare…
Il fatto è che mi sembrava di aver già pubblicato qualcosa di analogo per commentare l’assalto dello squilibrato armato di statuetta a Berlusconi (*1): anche in quel caso la mia conclusione era stata che l’attacco fisico fosse una conseguenza degli attacchi verbali, di tutta una narrazione cioè che riduceva l’ex cavaliere a origine di tutti i mali…
Mi sarebbe piaciuto confrontare cosa avevo scritto allora col mio pensiero odierno ma credo che sarebbero stati molto simili.

Qual è quindi la mia conclusione?
Io credo fermamente nella libertà di pensiero ed espressione e sono quindi contrario a prescindere a ogni forma di censura preventiva: però credo che Salvini (e altre persone nella sua situazione) dovrebbero difendersi contro gli attacchi che oltrepassino il limite dell’ironia (per me amplissimo) e della libertà d’opinione (altrettanto ampio). Altrimenti, come il recente episodio ha dimostrato, c’è sempre qualcuno che non ha la capacità di distinguere fra il reale e la metafora e finisce per commettere atti non giustificabili, pericolosi non solo per sé (o per Salvini) ma anche per gli altri.

Conclusione: guerre sante e vittimismo, stile Boldrini, no; però Salvini dovrebbe difendersi da quegli attacchi che lo disumanizzano perché questi potrebbero eccitare le menti più deboli e sensibili e spingerle a compiere atti inconsulti.
Contemporaneamente i politici di sinistra in genere, che ha dimostrato e dimostra tuttora, di usare sistematicamente lo strumento della demonizzazione mediatica dei propri avversari dovrebbe riflettere sulle implicazioni morali di tale comportamento (*2)…

Nota (*1): lo so che è del 2009 e che tengo questo ghiribizzo dal 2010 ma, evidentemente, ne avevo scritto ad anni di distanza…
Nota (*2): vabbè, ho scritto una caz###, me ne sono reso conto appena terminata la frase: i politici, sia di destra che di sinistra, fanno ben di peggio e senza scrupoli! Il soggetto quindi, coloro che dovrebbero cioè meditare, sono le persone comuni: gli elettori dovrebbero diffidare dei propri politici quando questi non si limitano ad attaccare i propri avversari ma cercano di trasformarli in mostri...

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