Ho avuto un'idea: perché non riciclare i resoconti che sto facendo ai miei amici (v. il corto Scritto meno) qui? Così non “sprecherei” i miei sforzi solo per due amici distratti mentre i lettori di questo viario potrebbero farsi un'idea del mio stile di tutti i giorni che, lo ammetto, usa molti anglicismi che qui invece evito accuratamente...
Sarebbero noiosi e non interessanti? Forse sì... ma questo viario non vuole essere interessante o attrarre lettori: voglio invece comunicare le mie idee e il mio pensiero e, a volte, per farlo può essere utile spiegare come sono fatto, come penso e ragiono.
E questi resoconti mostrano una sfaccettatura significativa di me: l'attenzione ai dettagli, la serietà divertita con cui cerco di spiegare e intrattenere i miei amici. Io credo ne possa valere la pena... Poi, conoscendomi, presto mi stuferò e smetterò sia di pubblicare che di scrivere: ci penso ancora un po' e poi decido!
Raggi, debito, olimpiadi e Di Maio - 31/8/2016
Il perfezionamento di un mio sospetto: nel corto Occhio! espressi la preoccupazione sulle implicazioni di un possibile accordo Raggi-Renzi sul debito di Roma. Renzi non avrebbe infatti motivo di far fare bella figura alla Raggi a meno che non ne abbia un guadagno politico di tipo diverso. Non lo scrissi ma io temevo un astensione del M5S al referendum costituzionale. Ora sospetto invece che sul piatto della bilancia possa essere aggiunto il “sì” del comune di Roma alle olimpiadi. L'ambiguità di Di Maio sul tema fa pensare alla possibilità che il movimento possa cambiare idea (era sempre stato fortemente contro)...
Il silenzio silenziato - 31/8/2016
La scorsa settimana, a causa del terremoto, la FIGC aveva deciso un minuto di silenzio in tutte le partite. In quella che guardavo il silenzio era assoluto, molto suggestivo.
Peccato che poi mi sia accorto che era stata Sky a togliere l'audio dalle riprese!
Sarebbe giusto e bello che gli italiani mostrassero rispetto e solidarietà per le tragedie che colpiscono altri nostri connazionali ma è corretto che una tivvù intervenga in modo così squallido per falsare la realtà? A mio avviso no: la verità è molto più importante di un messaggio di affetto artefatto anche quando significherebbe trasmettere i fischi di pochi stupidi irrispettosi.
Mi pare invece che questo silenzio (goffamente) imposto rappresenti un nuovo livello di ipocrisia contiguo alla truffa. Quale sarà il prossimo passo? Sostituire i fischi di un comizio di un (per esempio) Renzi con gli applausi di una folla oceanica?
Ci sono I e I... - 31/8/2016
Libreoffice, ormai da olte un mese, mi sta facendo impazzire: mi sostituisce tutte le “i” minuscole in “I” maiuscole. Ovviamente il correttore automatico è impostato su "italiano" ma per qualche motivo questa specifica correzione automatica non viene disabilitata...
Quasi quasi mi metto a sperimentare con le varie impostazioni: ma odio queste cose...
Aristotele e il calcio - 31/8/2016
Non ricordo se l'avevo già spiegato (credo di sì ma non ne sono sicuro) ma il motivo dei miei pezzi contro Pogba oggi (ma “ieri” erano Balotelli, Montolivo, Prandelli etc) non è l'invidia per i loro altissimi guadagni, la popolarità o le belle donne... Non ho ad esempio niente da dire su altri calciatori come Ronaldo, Messi o Ibraimovich che, più o meno, sono nelle loro stesse condizioni.
Quello che mi irrita è il successo che, dal mio punto di vista, mi pare immeritato e frutto solo di un'allucinazione collettiva (secondo me spesso pilotata) dei media.
Ebbene ho trovato un'importante giustificazione morale a questo mio comportamento. Aristotele, nell'Etica Nicomachea, spiega la sua morale basata sul “giusto mezzo”: nella varie virtù/passioni non si deve né eccedere né difettare (*1). Una delle virtù prese in considerazione è il “giusto sdegno” riguardo al quale scrive: «L'uomo giustamente sdegnoso si affligge per coloro che immeritatamente hanno successo; l'invidioso, andando più in là, s'affligge del successo di tutti; la persona malevola di tanto difetta dall'addolorarsene che anche ne gioisce.» (*2)
Nota (*1): per il coraggio, ad esempio, non si deve eccedere nella temerarietà ne difettare nella pusillanimità.
Nota (*2): Etica nicomachea di Aristotele, trad. Marcello Zanatta, Ed. BUR, 1986
alla prima stazione
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