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martedì 16 agosto 2016

Diritti tivvù e noia calcistica

Una mia vecchia fissa riguarda la spartizione degli introiti tivvù fra le varie squadre che, con l'avvento delle televisioni a pagamento, è divenuta la principale fonte di guadagno per le squadre italiane.
Con logica antisportiva, ma molto italiana (e non solo), fu deciso che le squadre più tifate (con degli aggiustamenti per la posizione raggiunta in classifica e simili) ne ricevessero una fetta maggiore.
A me pareva ovvio che, sul lungo andare, questa discrepanza rendesse il campionato italiano meno interessante soprattutto perché le “piccole” non possono essere competitive e, quindi, riescono a mettere in difficoltà le “grandi” solo se in una partita succede qualcosa di eccezionale.

Nel campionato italiano per il tifoso medio (come io mi considero), a parte la partita della propria squadra, rimangono quando va bene forse una o al massimo due partite degne di interesse.
Del campionato spagnolo che adotta la stessa politica italiana di divisione degli incassi televisivi (e che conosco molto meno) guardo solo Real Madrid – Barcellona.
Al contrario in UK dove la ripartizione dei diritti televisivi è uguale per tutte le squadre il campionato è molto più interessante perché anche le piccole possono costruirsi una squadra dignitosa ed eccezionalmente, vedi il Leicester, perfino vincere la massima competizione. Quasi tutte le partite sono interessanti e divertenti perché più equilibrate: ieri ho visto Chelsea – West Ham e mi sono divertito...

La conseguenza di un campionato poco interessante è che i diritti televisivi venduti all'estero calano (o comunque crescono poco) perché se le partite non sono divertenti allora nessuno le vuole guardare: non credo che sia un caso che il campionato inglese abbia ottenuto diritti televisivi da primato questo anno.
Ovviamente non ne ho la riprova ma ho la sensazione che, paradossalmente, se le “grandi” del campionato italiano avessero optato per una spartizione equa degli introiti televisivi, adesso incasserebbero di più di quanto non fanno perché le piccole avrebbero molti più soldi e il campionato sarebbe più equilibrato e, quindi, interessante.

Certo c'è da dire che l'interesse del campionato italiano è comunque calato col crollo delle milanesi che ha lasciato la Juventus come l'unica squadra ricca e capace di investire nel medio lungo termine realizzando il proprio stadio e comprando le migliori promesse giovanili. Per non parlare della situazione economica nazionale che sta impoverendo tutto il paese e, quindi, le sue squadre di calcio: di conseguenza meno giocatori internazionali capaci di richiamare l'interesse (*1).

Un esempio, la prima giornata del campionato italiano:
Di sicuro guarderò solo Juventus-Fiorentina; poi, solo se hanno un orario favorevole e io non ho di meglio da fare, potrei forse guardare una delle seguenti: Milan-Torino, Pescara-Napoli, Roma-Udinese o Chievo-Inter ma in realtà nessuna di queste partite mi attira particolarmente.
Un altro esempio, la decima giornata:
Di sicuro guarderò solo Fiorentina-Crotone (ma senza grande entusiasmo); le altre partite di interesse inferiore mi sembrano ancora più inguardabili del solito: Genoa-Milan, Inter-Torino, Juventus-Sampdoria, Napoli-Empoli e Sassuolo-Roma.
Poi, certo, nello svolgimento del campionato possono emergere altre squadre che mi potrebbe interessare seguire: se ad esempio il Chievo fosse primo in classifica a punteggio pieno allora probabilmente vorrei guardare anche Chievo-Bologna; oppure se una squadra “grande” va particolarmente male mi potrei divertire a guardarla per fare il “tifo contro”.

Ma comunque le partite di mio interesse difficilmente saranno più di due o tre per settimana...

Conclusione: l'anno scorso la Juventus ha dimostrato di poter persino partire con un handicap di dieci o quasi partite in meno e, questo anno, sembra decisamente più forte: Allegri potrebbe permettersi di giocare la maggior parte delle partite con la seconda squadra e vincere comunque facilmente. Quel che resta è solo l'interesse per il secondo e terzo posto: sulla carta dovrebbero giocarseli Roma e Napoli; si inserirà un'altra squadra?

Nota (*1): gli unici fuoriclasse del campionato italiano sono solo Higuain e Dybala, entrambi della Juventus...

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